Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 12/08/2006 @ 10:34:07, in Europa, visitato 2054 volte)
ROMEA.CZ - ROMANI INFORMATIONAL SERVICE - Romano vodi - NEWSLETTER No. 23 (4. 8. 2006)
26. 7. 2006 Slovacchia: A Košice il primo ufficio regionale di aiuto legale Il Centro offre i propri servizi agli abitanti di Košice e della regione di Prešov. Il Centro di aiuto legale è un'emanazione governativa, che opera a Bratislava dal 1 gennaio 2006. Ulteriori uffici verranno istituiti nelle altre regioni, a partire da Banská Bystrica. Come primo passo l'ufficio prende in esame i documenti dei richiedenti, per controllare se possono accedere o meno al mercato del lavoro e di quale consulenza abbiano bisogno. Sinora ha vagliato 764 domande, principalmente riguardo le relazioni civiche, domestiche e lavorali. D'altro canto, il Centro non fornisce consulenza nella sfera della legge criminale, sicurezza sociale. pensioni e non accetta domande provenienti dai richiedenti asilo. Fonte: www.rpa.sk
27. 7. 2006 L'agenzia Luma ricerca impiego per i Rom della provincia di Mladá Boleslav Origine etnica, bassa scolarizzazione e sotto-occupazione sono gli ostacoli più grossi nel trovare lavoro per i Rom della provincia di Mladá Boleslav. [...] L'agenzia è finanziata dall'EU e da fondi governativi. Dopo un anno di esistenza conta 81 clienti nel suo database. Fonte: ÈTK, www.romea.cz
30. 7. 2006 Il Castello Svojanov per 4 giorni dedicato alla cultura Rom [Ha ospitato] il Festival internazionale Gypsy Celebration, che è giunto alla sesta edizione. Hanno partecipato bande e cantanti provenienti dalla Repubblica Ceca e da altri paesi. Il festival è stato organizzato dalla nota cantante da Kelerová e dalla sua associazione Miret. Vi hanno preso parte, tra le altre Kale, Bengas, Therne Èave, Andre peste, Gondolánovci. Decine di artisti hanno suonato durante tutti i quattro giorni. Fonte: ÈTK, www.romea.cz
28. 7. 2006 Il regista Jiøí Vejdìlek inizierà lunedì a girare un film sulle tematiche Rom In passato ha girato con successo la commedia Úèastníci zájezdu (Partecipanti all'escursione). Il film sarà ambientato in località densamente popolate da Rom, particolarmente in Most, Ústí nad Labem ed altre città. "Alcune scene saranno girate a Praga e dintorni. Potremmo fare delle riprese in Slovacchia," ha detto il regista Fonte: ÈTK, www.romea.cz
31. 7. 2006 I Rom a Brno hanno interesse per il PC e l'inglese Questo il risultato di un progetto per migliorare la loro integrazione nel mercato del lavoro. Circa un terzo dei 600 partecipanti, che vi hanno preso parte attivamente, hanno fatto ricorso all'ufficio per il lavoro. Il progetto, finanziato dalla EU e da fondi governativi, è terminato il 31 luglio scorso. Fonte: www.romea.cz
31. 7. 2006 4 domande sulle discriminazione verso i Rom L'Ispettorato Commerciale Ceco (CCI) ha valutato quattro lettere di protesta di discriminazione nei ristoranti e nei negozi, accadute nella prima parte del 2006. Un caso appare giustificato. Le conclusioni sono apparse sul sito del CCI. Gli ispettori hanno avuto a che fare con 7 casi simili risalenti all'anno scorso. CCI ha impiegato ispettori di origine Rom a Ústí nad Labem e Ostrava. In totale hanno effettuato 260 controlli in totale. CCI inoltre coopera con le associazioni Rom nel controllo costante di questi casi. Tra l'altro durante un controllo, è stata aiutata una famiglia.. Fonte: ÈTK, www.romea.cz
1. 8. 2006 La scuola Králíky istruirà studenti provenienti da ambienti svantaggiati La scuola Králíky ha battezzato un progetto focalizzato all'educazione di studenti provenienti da aree a rischio o marginali, tramite corsi, garantiti dal Ministero per l'Istruzione, che permetteranno di accedere alle scuole superiori. [...] Le spese di tasferte, cibo e alloggi verranno coperte dallo stesso Ministero. Fonte: www.romea.cz
1. 8. 2006 La polizia cerca agenti Rom, Vietnamiti ed Ucraini Il piano si svilupperà l'anno prossimo e la campagna di informazione inizierà il prossimo autunno, con la seconda fase dell'arruolamento che dovrebbe avvenire prima del 2007. Fonte: ÈTK, www.romea.cz
2. 8. 2006 n circa 200 si sono ritrovati per la commemorazione della liquidazione del settore Rom di Auschwitz Sono arrivati presso l'ex campo di sterminio di Auschwitz-Bøezinka, per il 62° anniversario della liquidazione del settore "famiglie Rom". Vi perirono circa 21.000 Rom, inclusi quelli che arrivavano dal Protettorato di Boemia e Moravia. Il campo fu uno dei tanti dove i Rom trovarono la morte, ad esso vanno aggiunti quelli di Sobibór, Belzec, Hodonín, e Lety u Písku, I primi Rom furono portati ad Auschwitz nel 1941. Nel 1943 a 3 Km. da Bøezinka, venne nominato il "Campo familiare" per i Rom. Venne riempito con Rom provenienti da 14 paesi. Iniziarono a morire di fame e di stenti. Inoltre furono usati dal professor Josef Mengele per i suoi esperimenti "scientifici" sulla razza. Il campo venne liquidato nel 1944, nelle camere a gas finirono i 2.897 superstiti, principalmente donne e bambini. Fonte: ÈTK, www.romea.cz
3. 8. 2006 Slovacchia: a Ĺarovce i bambini Rom studiano durante l'estate Il programma riguarda i bambini che hanno frequentato l'asilo e la scuola dell'obbligo nell'anno corrente, lo spazio viene messo a disposizione dal centro comunitario La volontaria Mrs. Katarína Gurvaiová dice: "I bambini si ritrovano qui assieme a due insegnanti di origine Rom. I bambini sono quelli che già hanno frequentato la scuola durante l'anno e qui ritrovano un ambiente a loro familiare. Le materie sono: lingua slovacca, matematica, scienze naturali ed altro. Si tenta un approccio divertente alle materie, cosicché i bambini possano anche godere della vacanza. I bambini dell'asilo passano il tempo all'aperto, ma d'altra parte anche quelli della scuola dell'obbligo passano buona parte del tempo all'aperto, ad esempio per imparare canzoni e ritmi musicali. Ogni giorno arrivano circa 25 bambini, di età tra i 5 e i 18 anni. La comunità locale conta 1.658 abitanti, con il 45% di origine Rom. Fonte: www.rpa.sk
Di Fabrizio (del 14/08/2006 @ 10:41:31, in Europa, visitato 1922 volte)
By Oliver Bradley Updated: 09/Aug/2006 18:28
BRADLEY (EJP) - Per oltre un decennio il Consiglio Centrale dei Sinti
e dei Rom di Germania (CCGSR), che rappresenta i due primari gruppi zingari
nell'Europa di oggi, ha inviato petizioni al Governo centrale perché costruisse
un monumento a Berlino in ricordo dei loro morti.
L'idea cominciò a prendere sostanza all'inaugurazione del
Monumento per gli Ebrei Assassinati [durante l'Olocausto], due anni fa a Berlino.
Nel suo discorso all'inaugurazione, Paul Spiegel, ex presidente del Consiglio
Centrale Ebreo, chiese al Governo di non dimenticare gli obblighi verso le altre
minoranze che avevano subito le atrocità naziste - ora che aveva fatto la sua
parte con il suo impegno verso la comunità ebraica. Si riferì in particolare agli
Zingari e agli omosessuali..
"Ora il Governo deve indicare quando intenderà costruire un monumento alla
memoria dei Sinti e dei Rom in Europa," continuava nel suo discorso.
Da quando ha preso il timone del Consiglio Ebreo nel 2000, Spiegel ha assunto
l'incarico di parlare anche per tutti i gruppi di minoranza la cui voce, secondo
lui, non arriva al Governo. Così ha appoggiato Romani Rose, presidente storica
del CCGSR, per fare azione di lobbying per la costruzione del monumento a Rom e
Sinti.
Progetto a lungo termine
Scelta la locazione del monumento, l'accordo cominciò a prendere forma a
febbraio 2005, ma solo a maggio di quest'anno il governo federale e CCGSR
hanno finalmente raggiunto un accordo definitivo sul monumento.
Il monumento dovrebbe essere eretto a sud del Reichstag, dove è ospitato il
Parlamento. Il Governo si è impegnato per finanziare la costruzione con 2
milioni di euro.
Il segretario federale alla cultura, Bernd Neumann, ha affermato in una
conferenza stampa che il lavoro svolto sinora ha permesso di concordare quanto
dovrà essere scritto sulla piastra alla base del monumento.
Ha sottolineato che il suo incontro a maggio con Romani Rose era ancora
consuntivo e che i partiti politici dovevano essere consultati sul piano finale.
Rose dice che non era a conoscenza di ciò. Cioé:la costruzione del monumento
avrebbe potuto cominciare con il semplice benestare governativo, una volta
stabilito che la targa non facesse menzione alla parola "Zigeneur" - termine che
Rom e Sinti non riconoscono e legato a stereotipi negativi. [...]
Lotta continua
All'ultima riunione di maggio un piccolo gruppo, Alleanza Sinti, si disse
contraria alla proposta di omettere i nomi dei diversi gruppi Rom sulla placca.
Riteneva che tutti quanti avevano patito la persecuzione nazista, dovessero
essere ricordati, e per questo ha cercato alleanze tra il partito Liberale e
quello Socialdemocratico.
Il 17 luglio, Neumann chiese a Romani Rose di tornare al tavolo negoziale,
perché venisse presa in considerazione la proposta di Alleanza Sinti. Ma Rose
ritiene il CCGSR l'unica voce rappresentativa di Sinti e Rom, e quindi ha
rifiutato di continuare i negoziati, cominciando invece una campagna contro i
ritardi del governo.
Gli esperti ritengono che oltre 15 anni di baruffe tra gruppi ebraici,
organizzazioni civiche e parlamento occorse in passato per la costruzione del
Monumento per gli Ebrei Assassinati, possono essere un barometro delle attese di
Rom e Sinti per il loro monumento.
L'architetto israeliano Dani Karavan ha vinto il concorso per il progetto: sarà
un moderno obelisco che in cima diventa una fontana. Ha già eretto altri
monumenti in Germania, incluso quello che fa bella mostra di sé davanti al
Parlamento a Berlino.
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Altri articoli:
Di Fabrizio (del 16/08/2006 @ 10:19:31, in Europa, visitato 1907 volte)
European Roma Rights Centre (ERRC) ha allertato il Comitato delle Nazioni Unite per l'Eliminazione della Discriminazione Razziale (CERD) sulla situazione dei diritti umani dei Rom in Ucraina.
[...] Il governo ucraino ha risposto che "La discriminazione razziale in Ucraina è stata eliminata in tutte le sue forme e l'uguaglianza di ogni cittadino davanti alla legge è assicurata, senza distinzione di razza, colore della pelle, origine etnica o nazionale." Il governo rimprovera i Rom stessi per le condizioni in cui vivono, come pure per la mancanza di opportunità per l'avanzamento economico o sociale. "In molti casi," continua "ci troviamo davanti alla mancanza di volontà da parte dei Rom di osservare le norme usuali di condotta, e per la violazione delle regole di convivenza comuni. Non conoscono i loro diritti e, quello che desta maggior sorpresa, non fanno alcun tentativo per conoscerli." Inoltre i genitori Rom "Non mostrano intenzione di provvedere all'istruzione dei loro figli, nemmeno quella elementare." Termina il governo, "Le accuse che i Rom siano deprivati dei loro diritti, praticamente, non ha ragione d'essere."
L'assenza di una specifica legge anti-discriminazione in Ucraina rende virtualmente impossibile per le vittime di discriminazione di ricorrere allo stato.
ERRC nella propria lettera fornisce l'evidenza di pratiche discriminatorie in numerosi settori della società. [...] In particolare sulle violenze esercitate dall'autorità e dagli stessi cittadini Ucraini, la mancanza cronica di accesso ai servizi di base, all'impiego e alla scolarizzazione, aggiunto a ciò il linguaggio dei mezzi d'informazione. Di seguito alcuni punti:
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Le ripetute detenzioni su base razziale, con presa delle impronte digitali, sesso avvenute nel cuore della notte, di un gran numero di Rom, senza nessuna accusa specifica.
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L'incendio doloso che nel 2002 ha coinvolto Jurij Fedorchenko e la sua famiglia, si vocifera che l'incendio sia stato applicato dalla polizia stessa, per aver mancato di pagare un debito, con l'autorità ucraina che ha sempre rifiutato di aprire un'inchiesta sul caso.
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La situazione di senza casa a lungo termine di Yevgenia Kutsenko nella città di Kremenchug, situazione che riguarda molti altri Rom.
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La segregazione scolastica dei bambini Rom nel villaggio di Nyerubayskoye, in condizioni peggiori dei loro coetanei non Rom.
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La sistematica mancanza di documenti personali, che preclude ai Rom l'accesso a diritti fondamentali, incluso il diritto di voto.
ERRC chiede un'azione urgente perché la situazione possa cambiare. [...] La documentazione allegata è frutto di un monitoraggio accurato della situazione a partire dal 1996 [...]
La lettera inviata: http://www.ohchr.org/english/bodies/cerd/docs/ngos/ERRC.doc
Il rapporto del governo: http://daccessdds.un.org/doc/UNDOC/GEN/G06/419/96/PDF/G0641996.pdf?OpenElement
Per ulteriori informazioni: Ms. Zemfira Kondur at: E-mail: zola.kondur@errc.org ; ssidd@skif.com.ua ; tel. +380973395974, +380672497119
Di Fabrizio (del 17/08/2006 @ 10:28:11, in Europa, visitato 1836 volte)
ÚSTÍ NAD LABEM, NORTH BOHEMIA - Milan Huòák cammina lentamente attorno ad un edificio popolare dell'era comunista, ai margini della città. La minaccia di pioggia tiene la gente in casa, ma chi è fuori getta sguardi carichi di sfiducia a quel poliziotto di 36 anni -forse perché è uno sbirro, forse perché è di origine Rom, forse per entrambe le cose.
Il poliziotto Milan Huňák, 36 anni, Rom, dice che solo la metà dei Rom ad Ústí nad Labem hanno fiducia in lui o nei suoi colleghi.
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A dire il vero, poliziotti come Huòák sono rari qui e altrove nella Repubblica Ceca. Meno del 2% tra i 189 poliziotti della città sono Rom.
Il Ministro degli Interni spera che questa iniziativa significhi che poliziotti Rom - e di altre minoranze etniche - non siano più una stravaganza. Il prossimo mese lancerà un programma di arruolamento (vedi precedente ndr).
La portavoce ministeriale Jana Matďjusová dice che il reclutamento non è impostato per migliorare la comunicazione con le minoranze. "E' dovuto al fatto che la polizia deve rappresentare la società, e devono essere presenti anche le minoranze."
Il progetto si appoggia ad una campagna pubblicitaria-informativa che chiede alle minoranze di considerare l'opportunità di arruolarsi. E' indirizzata a cinque città, incluse Praga ed Ústí, e costerà 1,6 milioni di corone sino al 2007.
La legge anti-discriminazione non permette al Ministero di riferire quanti siano i poliziotti appartenenti ad una minoranza, e Matďjusová rifiuta di dire che le minoranze siano sotto-rappresentate nei quadri di polizia.
Il grande albero Il Ministero tenterà di formare poliziotti per ogni minoranza presente, ma le cifre si focalizzano su Rom, Ucraini e Vietnamiti - i tre gruppi più numerosi.
Sono 11.000 i Rom censiti, ma si stima che la cifra reale dei Rom cittadini cechi sia 200.000. Poi ci sono oltre 90.000 Ucraini e 37.000 Vietnamiti, secondo il Ministero degli Interni
Ucraini e Vietnamiti sono al secondo e terzo posto dopo gli Slovacchi, nella conta dei crimini commessi da stranieri. In totale ammontano a 1.053 i crimini nel 2004, l'ultimo anno di cui sono disponibili le cifre. In base alla legge anti-discriminatoria, non ci sono cifre riguardo i Rom.
Le opinioni dei gruppi minoritari sull'iniziativa della polizia variano da un moderato scetticismo alla sorpresa vera e propria. Quando The Prague Post ha chiesto l'opinione ad una OnG Ucraina, sono letteralmente caduti dalle nuvole. Ma la maggior parte la considera un gradino nella giusta direzione.
"L'impatto sarebbe positivo" dice Eva Pechová di Klub Hanoi, un'associazione che fornisce aiuto legale. "I Vietnamiti avrebbero più fiducia nella polizia."
Viktor Rajèinec, di Iniziativa Ucraina, è favorevole all'iniziativa ma dice che il Ministro avrebbe potuto fare qualcosa già prima. "Hanno i soldi per farlo, ma erano come addormentati e non hanno fatto niente."
Il Ministero inventò e approvò l'iniziativa nel 2003, ma Matďjusová dice che solo ora è stata messa in agenda per l'implementazione.
"Non è vero che non vogliamo impiegare i Rom" dice. "In molti sono interessati, ma mancano di qualificazione, e non saprebbero neanche compilare i moduli d'adesione."
La maggior parte di quanti di loro hanno fatto richiesta a Ústí nad Labem non hanno la preparazione di base oppure hanno avuto delle grane con la legge.
Ivan Veselý, dell'organizzazione Dženo, dice che l'iniziativa è un passo avanti, ma non si va molto avanti se non si affronta il tema della mancanza di qualificazione. "E' per questo che piuttosto raccomanderei un sistema di lezioni e letture per andare incontro a chi vorrebbe far domanda per un posto." ci dice. "That is why I would rather recommend a system of lessons and lectures for possible applicants so that they would be properly prepared for the job," he says.
Sfiducia storica Il Ministro degli Interni deve affrontare una lunga serie di sfiducie di questi gruppi verso la polizia.
The Prague Post ha parlato con tre Vietnamiti, che avevano un banchetto all'aperto sotto il passaggio Wilsonova, vicino alla stazione dei bus Florenc. Parlavano con noi in buon inglese, sin quando non è arrivato l'argomento polizia, a quel punto il loro linguaggio si è fatto più cauto, hanno detto in ceco "Non capisco" e sono andati via.
La sfiducia verso la polizia può essere comprensibile. Due poliziotti a Brno, nella Moravia del sud, sono sotto processo per quanto accaduto lo scorso 30 giugno, un incidente in cui sono accusati di aver picchiato un Rom e averlo minacciato con la canna delle armi alla bocca.
Huòák dice di non aver mai trovato razzismo nei suoi colleghi e di essere a favore dell'iniziativa anche se non si riuscisse ad assumere nessun poliziotto dalle file delle minoranze.
"E' una cosa buona, nessuno può parlare di iniziativa razzista"
- Hela Balinová and Vladimír Weiss contributed to this report. Brandon Swanson can be reached at bswanson@praguepost.com
Di Fabrizio (del 18/08/2006 @ 10:56:42, in Europa, visitato 1660 volte)
16 Agosto 2006, Budapest, Berlino: Ignorando un appello diretto a bloccare l'espulsione, come pure le evidenti prove di stato fisiologico estremo, le autorità tedesche hanno espulso forzatamente un donna Rom e i suoi cinque figli (di età tra i 6 e i 17 anni) verso la Serbia.
ERRC ha ricevuto l'informazione il 14 agosto dall'OnG di Berlino "Iniziativa contro l'Espulsione e la Detenzione" (Initiative gegen Abschiebehaft)[...] La famiglia è musulmana, un gruppo particolarmente preso a bersaglio nella Serbia ortodossa. Il marito della donna si è suicidato per impiccagione nel 2002, per paura di espulsione dalla Germania, da allora la donna K.T. ha cresciuto i figli da sola.
La donna soffre di gravi problemi psichici, per cui è da anni in cura a Berlino. Secondo il suo psicologo, K.T. è estremamente instabile. In situazione di stress, è soggetta a iperventilazione, che può trasformarsi in convulsioni delle mani, delle braccia, piedi e gambe. Inoltre, la donna dice di aver sempre davanti l'immagine di suo marito suicida, e di pensare di fare lei la stessa fine. Anche la figlia 16enne, L.T. ha raccontato al lo psicologo che anche lei ha continue visioni del padre morto, e la sua più grande paura è che la madre faccia la stessa fine. K.T. è stata ricoverata a Berlino in diverse occasioni, l'ultima tra il 22 e il 28 giugno 2006.
Il tribunale di Berlino, rivedendo l'appello di K.T. di rimanere in Germania con i figli, ha rifiutato di riconoscerle la malattia psicologica, nonostante le testimonianze mediche sulla serietà delle sue condizioni.
Nel fax del 15 agosto, inviato al Ministero degli Interni Ehrhart Körting, ERRC richiede:
- Intervenire per fermare l'espulsione forzata di K.T. e dei suoi figli, e
- assicurarsi che, senza indugio, sia fornito alla famiglia un permesso di residenza a lungo termine, cosicché a K. T. possa ricevere un trattamento sanitario, senza applicazioni arbitrarie o pressioni indebite.
ERRC nota che l'espulsione di K.T. sarebbe crudele e degradante, e contravverrebbe all'Art.3 della Convenzione Europea sui Diritti Umani, e alle relative leggi e norme internazionali, sottoscritte dalla Germania.
ERRC nota che a fronte dell'espulsione in Serbia, K.T. avrebbe scarsissime probabilità di accesso alle cure mediche e psicologiche [...]. A ciò va aggiunta la doppia discriminazione come Eom e come musulmana in Serbia, che potrebbe portarla ad essere oggetto di veri e propri attacchi fisici. ERRC chiede di essere informata dal governo su tutte le azioni che il Ministro Körting intende prendere.
Il 16 agosto, senza rispondere a nessun appello, ha forzatamente espulso K.T. e la sua famiglia verso Belgrado.
Le vostre proteste possono essere inoltrate a:
Senator für Inneres Dr. Ehrhart Körting Minister of Interior for Berlin Klosterstraße 47 10179 Berlin Germany Fax: (030) 9027-2715 E-Mail: senator@seninn.verwalt-berlin.de
Ulteriori informazioni sulle politiche tedesche riguardo le espulsioni e più in generale, verso gli stranieri di pelle scura, sono disponibili a: http://www.errc.org/db/01/08/m00000108.pdf.
Nota: K.T. e L.T. non sono le vere iniziali delle persone coinvolte. ERRC è in possesso dei loro veri nomi edi contatti con le persone coinvolte.
Di Fabrizio (del 20/08/2006 @ 10:00:08, in Europa, visitato 2434 volte)
Voci dal ghetto
Agosto 2006 - meno di 6 mesi all'ingresso della Bulgaria. In ogni aspetto i Rom in Bulgaria sono soggetti a seri attacchi e le voci d'odio nazionalistiche stanno diventando più forti. I rappresentanti dei media prendono parte nella campagna anti-Rom che propaga di loro un'immagine primitiva, criminale e marginale, coinvolgendo la comunità in ogni scandalo politico ed economico che arriva agli onori del pubblico.
Le formazioni politiche vanno a caccia dei voti nazionalisti e le analisi politiche mandano messaggi ai leaders politici che i votanti Rom sono fraudolenti. Nella campagna elettorale scorsa per la presidenza, la grande paura risiedeva nei voti "criminali" delle due più larghe minoranze - i Rom e i Turchi.
Nei ghetti l'attitudine verso l'ingresso della Bulgaria nella UE è di scetticismo, i problemi legati agli impegni dello stato verso i socialmente deboli, i disoccupati e quelli senza casa, stanno peggiorando e solo nel campo della scolarizzazione ci sono sforzi da entrambe le parti, nonostante questo non porti sicurezza al livello economico della comunità.
Sofia, quartiere di Fakulteta - in molti lavorano ad ore nel settore delle costruzioni, vendono verdura ai mercati, o come operatori nella pulizia urbana e una minima parte nella fabbricazione e commercio di tappeti nel ghetto. Cresciuti lì, tendono a rinchiudersi all'interno ghetto-quartiere, e tra gli effetti c'è quello della crescita di attività criminose, alla soglia dell'inverno 2006. Le priorità dei progetti e programmi delle OnG e delle istituzioni sono in grave conflitto con le aspettative dei Rom nel risolvere i loro problemi. Il primo e più importante è quello della disoccupazione e la situazione sociale insicura, mentre le loro proprietà (case, auto, ori ecc.) vengono messe in discussione dagli sgomberi. Un numero ristretto di Rom e non-Rom traggono vantaggio dalla situazione e creano le condizioni per sviluppare attività criminali. Il risultato inevitabile è tensione tra le famiglie estese a causa di debiti non pagati, perdita della casa o dei beni mobili ecc. In molti casi il servizio sociale non riesce ad intervenire e le tasche degli "squali" si gonfiano del 50% di interesse per prestiti di 15 giorni. Altro serio problema il matrimonio con gli stranieri, in cambio di un "pizzo" di 100 EUR per ottenere la cittadinanza e i conseguenti diritti. Le conseguenze legali per le donne sono la patria potestà sui figli di uno straniero e l'esclusione da tutti i programmi sociali. Altre grave questione legale è la proprietà - quando non intervengono gli strozzini - che viene disputata tra acquirenti e banchi pegno. E' con serio dispiacere che elenchiamo questa lista di problemi della comunità - in diverse occasioni le famiglie più marginalizzate stipulano un contratto di scambio informale con una famiglia adottiva per vendere a una nuova madre i propri figli.. Tutto questo viaggia all'interno di una struttura criminale, i cui membri agiscono come intermediari tra il donatore e la famiglia adottiva.
Connesso a tutto ciò, chiederemmo a tutti i partners, donatori, amici e colleghi un impegno e una presenza nel ghetto molto più profonda e di redirigere i nostri sforzi verso l'educazione civica della comunità rispetto alle elementari norme di cultura legale. Gran parte delle attività andranno orientate nel moderare e diminuire i conflitti interni, senza perdere d'occhio i diritti umani, economici e sociali. Le priorità delle attività sono attualmente selezionate da un gruppo di responsabili delle OnG, e disgraziatamente non corrispondono ai problemi e alle esigenze reali della comunità nel suo complesso.
Saremo grati se riceveremo suggerimenti pratici e supporto da chi è entrato recentemente in Europa, riguardo alle soluzioni trovate nell'affrontare questi progetti.
Mihail Georgiev e Iskra Stoykova, saranno disponibili per tutto agosto
Romani Baht Foundation
Di Fabrizio (del 22/08/2006 @ 10:31:15, in Europa, visitato 2875 volte)
Dosta! Campaign
"Dosta", una parola che in romanès significa "abbastanza", è il nome di una campagna di consapevolezza che punta al portare i non-Rom più vicino ai cittadini Rom.
"Dosta" significa che vogliamo fermare pregiudizi e stereotipi non con la denuncia ma affrontandoli, mostrando chi siano realmente i Rom. Non sono perfetti, naturalmente, ma "chi è perfetto?" Ciò che è certo, è che i Rom sono cittadini europei, un gruppo di 8-10 milioni di abitanti che sono rappresentati come stato membro nel Consiglio d'Europa, in alcuni paesi dell'Europa Centrale ed Orientale rappresentano il 5% della popolazione.
Essere cittadini europei significa che i Rom non hanno soltanto doveri, ma anche diritti ed aspirazioni come tutti gli altri, per questo vanno riconosciuti la loro cittadinanza e diritti umani. Inoltre, la cultura rom è parte integrante del patrimonio culturale europeo: ha sempre contribuito all'arricchimento delle società europee. E' tempo di riconoscere questo contributo.
L'attività di Dosta non è concepita esclusivamente nel raggio d'azione del Consiglio e della Commissione Europee. Sono benvenuti i cittadini dei paesi membri e degli altri paesi europei..Rom e non-Rom che condividano gli obiettivi della Campagna possono unirsi e contribuire!
Se volete contribuire, ci sono diverse forme per supportare la campagna, diffondendo i nostri messaggi e combattendo gli stereotipi!
Governi, municipalità, OnG o compagnie private possono collaborare alla campagna e stabilire partnership. Informazioni: info@dosta.org
Come cooperare:
- facilitando i contatti tra le OnG che operano con i Rom nei paesi membri;
- diffondendo (anche elettronicamente) i nostri opuscoli (la versione cartacea può essere richiesta a: Council of Europe Roma and Travellers Division;
- informando sulle attività Dosta (contest video, scolastici, nella società civile, progetti ecc.), le attività sono aperte a Rom e non-Rom;
- divulgando e/o linkando l'indirizzo del sito www.dosta.org ;
- facilitando i contatti con testimoni nei singoli paesi;
- raccogliendo esempi di pratiche positive nel campo della scolarizzazione iniziative nella società civile che promuovano l'integrazione dei Rom e il dialogo interculturale. Progetti ed iniziative verranno promosse attraverso i mezzi del Consiglio d'Europa.
Partecipazione finanziaria:
- Partecipazione al Roma Division Secretariat con il concepimento/produzione/distribuzione di materiale promozionale;
- partecipazione al Festival Regionale della cultura Rom, prendendo parte all'organizzazione finanziaria/logistica;
- prendendo parte alle riunioni del Festival;
- siamo alla ricerca di partners che contribuiscano finanziariamente alle spese del Festival (spostamenti e sistemazione per due giorni) di 50 giovani Rom e non-Rom per ogni paese partecipante;
- contattare possibili testimonials Rom e non-Rom (politici locali, attori, sportivi, musicisti) e produzione di interviste digitali (max 3 minuti), da divulgare attraverso il sito internet e newsletter elettroniche.
Contatti: Council of Europe Roma and Travellers Division Contact person: Ivana D'Alessandro Adress: Council of Europe F-67075 STRASBOURG CEDEX Standard : [+33] (0) 3 88 41 38 54 Fax : +33 3 88 41 27 31
E-mails:
Di Fabrizio (del 23/08/2006 @ 14:43:51, in Europa, visitato 1472 volte)
E' uscito l'aggiornamento di agosto 2006 di PICUM.org con le notizie e l'evoluzione politica riguardanti i diritti sociali fondamentali degli immigranti non documentati in Europa. Disponibile nel formato Word nelle seguenti lingue: inglese, tedesco, olandese, spagnolo, francese, italiano e portoghese.
Di Fabrizio (del 27/08/2006 @ 11:39:47, in Europa, visitato 2411 volte)
COMMUNIQUE par Saimir Mile:
Stamattina (22 agosto 2006) verso le 6.00, un gran numero di forze di polizia si
sono schierate su un terreno occupato da Rumeni (principalmente Rroms) a
Saint-Denis, accompagnate da quattro giovani Rroms. Scopo ufficiale
dell'operazione: smantellamento di un'eventuale rete di mendicanti. Non avendo
trovato componenti di questa rete, i poliziotti hanno lo stesso fermato 45
persone, uomini e donne, e parecchio materiale da riciclare. Nel programma,
l'abituale sfondamento delle porte delle baracche, come pure degli oggetti
all'interno, compreso il vasellame, le donne fatte uscire a forza in abiti da
notte e senza potersi coprire, la classificazione di baracche e caravans...
Delle 45 persone arrestate: 4 sono sospettate di furto di oggetti in
rame (evidentemente, non possono che essere rubati, se trattasi di zigani, i
poliziotti hanno anche interrogato il proprietario di un cane se non fosse stato
rubato). Agli altri 41 è stata contestata l'infrazione di "falsi turisti".
Questo malgrado le somme di denaro mostrate ai poliziotti e che la loro data
d'entrata in Francia fosse inferiore ai tre mesi. Molti tra loro hanno i figli
iscritti alle scuole francesi, ed uno abbia depositato domanda di
regolarizzazione nel quadro della recente circolare. In aggiunta, la
municipalità di Saint-Denis ha firmato una convenzione di sosta provvisoria su
quel terreno, per permettere ai bambini di frequentare la scuola.
Qualcuno cerca una spiegazione? Ne non possiamo dare altro che una cifra:
25.000, che è il numero dei rinvii da raggiungere entro la fine dell'anno,
altrimenti il sig. Sarkozy ha promesso ai prefetti che "ci saranno danni" (La
Canard Enchaîné, 2 agosto 2006). Per raggiungere l'obiettivo, bisogna scegliere
delle vittime facili. SecondoYannick Blanc, direttore generale di polizia alla
prefettura di Parigi, c'è incompatibilità tra l'essere Rumeni e frequentare la
scuola in Francia. Ha così dichiarato a Le Monde il 7 luglio 2006: "La
scolarizzazione di un bambino manifesta dopo diversi anni la -regolare volontà
d'integrazione- contenuta nella circolare. Niente a che vedere con i famosi
"turisti" rumeni, dove i bambini mendicano nel metrò." (sull'argomento il
nostro comunicato). E' vero, una sola famiglia ha avuto il coraggio di
presentare domanda, anche se sono in molte che rientrano nei criteri. Il padre
di questa famiglia è oggi in un CPT assieme agli altri, come ricompensa per
essersi fidato delle istituzioni. Un colpo serio che rafforza la malfidenza!
Contact : lavoixdesrroms@yahoo.fr
Di Fabrizio (del 05/09/2006 @ 13:15:07, in Europa, visitato 1877 volte)
Alla prossima edizione del Festivalettaratura di Mantova sarà presente una delle autrici della casa editrice ferrarese Tufani. Mariella Mehr, scrittrice svizzera di origine zingara, ha pubblicato con la Luciana Tufani Editrice il romanzo "Il marchio" che, in forma onirica ed esasperata, racconta dell'amore tra due ragazze: una di origine zingara e l'altra ebrea. Il luogo claustrofobico in cui si svolge la vicenda...
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