Premessa: un paio di giorni fa, ho ricevuto la mail seguente, che riporto
come mi è arrivata:
Sequestrato e picchiato degli Carabinieri: Marin Costantin
(Ventila) cittadino Rumeno (Rom) 56 anni residente lavoratore edile in
Italia da 16 anni padre di cinque figli picchiato e sequestrato per 3 ore al
reparto di Carabinieri di zona Bongola Milano
Nuova Multietnica 2001
a cui è seguito un rapido e concitato giro di telefonate, perché Ventila è
rispettato e conosciuto da tutti nella comunità dei Rom rumeni di Milano, è
socio attivo di diverse associazioni e partecipe a manifestazioni ed iniziative
a Milano ed in Italia. Al momento, non ho divulgato la notizia, sia per
ricostruire i fatti, sia per capire se Ventila intendeva sporgere denuncia o
informare i mezzi di comunicazione.
I fatti, dopo aver sentito un po' di persone, sono di una semplicità
disarmante: Ventila ha portato la macchina (di sua proprietà, in regola con
bollo e documenti) all'autolavaggio, ma per qualche
disattenzione la macchina al posto di incamminarsi nel tunnel è scivolata
indietro, ammaccandosi. Alle proteste di Ventila, il benzinaio ha telefonato ai
carabinieri di Rho (non di Bonola), che l'hanno trattenuto qualche ora in
centrale, tirandolo per la barba, scaricandogli un po' di botte nel costato e
minacciandolo di rimpatrio.
Ora, col consenso del diretto interessato, è uscito un primo comunicato,
firmato da Opera Nomadi Milano. Non escludo che a breve ne seguano altri:
Gent.le Direttore,
in merito al grave episodio denunciato
dal nostro socio e componente del Direttivo dell’Opera Nomadi di Milano, Sig.
Constantin Marin, vogliamo innanzitutto esprimere pubblicamente al medesimo
Constantin detto “Ventila”, il nostro incondizionato sostegno perché è persona
stimata e conosciuta per la propria onestà e il proprio generoso impegno in
campo sociale, profusi sempre nel rispetto delle persone e delle istituzioni di
questa città.
Il fatto da lui denunciato, ovvero un
presunto atto di abuso e intimidazione subito da parte di un ufficiale del
Comando dei Carabinieri nel corso di una normale operazione di accertamento di
responsabilità per un danno materiale di modesta entità, per altro subito
passivamente dallo stesso Ventila, provoca la nostra indignazione e solleva dei
seri interrogativi di carattere più generale circa la condizione dei cittadini
socialmente più “deboli”di questa città.
L’episodio in sé và certamente
circoscritto in un misero atto arrogante e offensivo della dignità personale da
parte di un singolo tutore dell’ordine che, per altro, avrebbe potuto riguardare
anche un qualsiasi altro nostro concittadino.
Tutto ciò ci riporta però alla
constatazione di come molti Rom subiscano, in forme molteplici, delle
sistematiche angherie, particolarmente odiose e inaccettabili se perpetrate da
esponenti delle forze dell’ordine, rappresentanti dei pubblici poteri o da
singoli cittadini, come i molti datori di lavoro che senza scrupolo alcuno e
approfittando di una condizione di “oggettiva diversità o discriminazione” di
fronte all’applicazione e al rispetto delle leggi, favoriscono il lavoro nero e
lo sfruttamento attraverso il più bieco “caporalato”.
Non possiamo quindi non sollevare
l’attenzione su un più generale stato di involuzione dei rapporti tra la
comunità cittadina, gli apparati di controllo addetti all’ordine pubblico e le
molte minoranze, tra cui quella dei Rom continua ad essere la più stigmatizzata,
relegata com’è in una condizione di esclusione ed emarginazione che non ha
precedenti.
Non solo quindi ci sentiamo allarmati
dagli ultimi tragici episodi di cronaca cittadina, è di pochi giorni or sono la
notizia della morte di una bambina di appena un mese di età in via Triboniano,
ma ci facciamo portavoce di una indignazione morale e di una denuncia pubblica
che troppo poco e faticosamente viene raccolta dalle istanze civili di questa
città.
Non è un caso che tale argomento non
trovi spazio, se non in termini prettamente scandalistici, nemmeno nella
imminente competizione elettorale per il governo della città, che pure potrebbe
essere una buona occasione per manifestare l’intenzione concreta di sviluppare
un diverso approccio ai problemi che ogni giorno vengono sollevati dai nostri
concittadini rom e dagli abitanti dei quartieri delle periferie.
A noi semplici cittadini dunque il
compito di vigilare e intervenire con attenzione e puntualità nella condanna di
quelli che sono piccoli o macroscopici episodi di intolleranza e discriminazione
quotidiana, ma anche l’onere di saper indicare modalità e contenuti diversi che
aiutino a costruire e migliorare la convivenza e la coesione sociale tra tutti i
cittadini di Milano.
Il Vicepresidente – Opera Nomadi
Sezione di Milano
(foto pubblicata il 22 luglio 2005) da destra: Bogdan Kwappik (allenatore di Multietnica2001), Ventila (scrittore e carpentiere Rom rumeno) e quello vestito di nero potrebbe essere Direktor, sullo sfondo Milano, via Barzaghi.