Barzaghi che vieni, Barzaghi che vai
Di Fabrizio (del 04/04/2006 @ 09:37:48, in Italia, visitato 2634 volte)
Ad una settimana
dal trasloco, ho telefonato a Ernesto Rossi di Aven Amenza, per sapere come
è cambiata la situazione:
L'area del trasloco è praticamente una spianata non asfaltata ottenuta con
materiale di recupero per far filtrare l'acqua piovana. Il giorno stesso del
trasloco sono arrivati 12 bagni chimici. Come previsto già nella prima mattinata
di settimana scorsa, l'area predisposta non poteva accogliere tutti i residenti.
Facendo una stima approssimativa, attualmente "ospita" circa 150/200 persone;
circa altre 200/250 (quelli che risultano residenti, ma da meno di 4 anni) sono
accampate in un prato ricavato all'ultimo momento.
Facile prevedere che il prato finirà allagato alle prime piogge. In compenso
la prima area attrezzata è fornita di un solo punto di prelievo idrico (l'acqua
viene prelevata da un tubo), i tecnici comunali stanno valutando se vale la pena
prevedere un altro sistema sempre di tubi di plastica, per avere qualche punto
di prelievo in più. Mancano totalmente le bocchette anti-incendio, davanti ad
alcune roulottes ci sono degli estintori, parte dei quali sono quelli
distribuiti dal Comune anni fa. In ogni caso, su tutta l'area non ci sono
allacciamenti alla corrente elettrica e non sono previsti per tutta la durata
dei lavori.
Nessuna variazione riguarda la situazione igienica: 3 cassoni per la raccolta
dei rifiuti, che sono svuotati in maniera irregolare.
Si suppone che il gruppo dei Rom rumeni rimarrà in questa situazione per
circa 6 mesi, quindi i lavori di sistemazione dovrebbero terminare entro la data
prevista (14/09/06).
La spesa rientrerà nei 611.349,78 euro stanziati. Tuttora, il Comune non ha
fornito planimetrie o relazioni su come sarà l'area al termine dei lavori. Si sa
solo che verrà attrezzata con container, come nel settore adiacente dei Rom
Khorakhané, quindi si presume con pezzi vecchi di una quindicina d'anni. Ultima
annotazione per chi sinora era in roulotte o ha perso le sue proprietà
nell'incendio dell'8 marzo scorso: i container vengono forniti vuoti e ogni
assegnatario dovrà provvedere al mobilio.
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