\\ Mahalla : Articolo : Stampa
Parole antiche e nuovi lettori
Di Fabrizio (del 13/03/2006 @ 10:08:44, in blog, visitato 1951 volte)

Sul termine Mahalla (o Mahala: i puristi non hanno ancora deciso quale sia la forma giusta), avevo dato una prima spiegazione lo scorso 25 maggio.
Più recentemente avevo aggiunto delle informazioni che mi arrivavano dall'Egitto, dove avrebbe avuto origine e sussiste tuttora in altre forme.
L'ultimo spiritoso contributo arriva da Ernesto Rossi:

MAHALA le s.f. 1 periferia, borgata; de – triviale/volgare/da piazza/plateale 2 plebe, gentaglia; popolazione di una borgata

mahalagioaicăe s.f. (peggiorativo) ciana, comare, pettegola, donna volgare; donnaccia

mahalagism s.n. 1cianata, ciarla, pettegolezzo 2 becerata, comportamento triviale 3 parolaccia

mahalagiu -i s.m. 1 (raro) abitante di borgata 2 (per estensione) villanzone, tanghero, becero

(da Dicţionar Român – Italian, di Doina Concrea Derer. 2002, Bucureşti, Editura 100+1 Gramar)

Nota: le lettere sottolineate portano l’accento tonico, che in romeno non s’indica graficamente.

Le mahalà erano i quartieri periferici delle città romene, prima di tutte di Bucarest, prevalentemente abitate, quando non esclusivamente da Rom. Furono distrutte durante il regime di Ceauşescu, nell’ambito di un programma di risanamento e ammodernamento. Ma ai loro abitanti furono date le case popolari.

Commento: nessuna novità. Basta cercare zingaro sul vocabolario d’italiano.


...insomma, tranquilli che siamo tutti brava gente!