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Sanità in Serbia
Di Fabrizio (del 20/02/2006 @ 09:17:07, in blog, visitato 1806 volte)
Un precedente scambio di commenti (e anche qui) con Alessandra, è continuato per email.
Ci siamo scambiate opinioni su situazione di emergenza e, come dire, progetti condivisi?
Credo che alcuni suoi spunti siano interessanti per molti:

So benissimo che ci sono purtroppo moltissime gravi situazioni e che sarebbe utopico seguirle tutte; qui ci sono molti casi di grave disagio anche nella comunità maggioritaria serba che a vari livelli soffre ancora le conseguenze del conflitto. In questi giorni, oltre a seguire Fatima, stiamo provando ad aiutare una signora serba con una bambina disabile nata senza i piedini, costretta su una carrozzina, senza amici e che tra poco sarà sottratta alla madre dai servizi sociali perchè non ha più diritto di lavorare part-time e dovrà scegliere di dare le dimissioni e morire di fame con sua figlia o lavorare a tempo pieno ed affidare la bambina ad un istituto. Era solo un esempio...bambini mutilati o nati deformi a causa della radiazioni di uranio impoverito, orfani, rapiti, venduti, malati senza possibilità di essere curati, abbandonati, abusati...
caro Fabrizio, se questo non è l'inferno ci somiglia molto...
Saluti di Pace

Sempre sua la segnalazione da:

La miseria dell’handicap in Serbia

16.02.2006
Nessuno conosce il numero esatto delle persone con handicap che in Serbia vivono in istituti. Queste strutture sono sovrappopolate, con scarso personale, a volte senza medici né medicine. I bambini che vi entrano spesso ci restano per tutta la vita. Viaggio nel mondo del grande oblio
Di Marija Vidic, Vreme, 21 gennaio 2006

Traduzione di Persa Aligrudic (Le Courrier des Balkans) e di Rosita Zilli e Marco Furfaro per Osservatorio sui Balcani
La strada che porta all’istituto di Kulin è molto ripida e spesso inaccessibile in inverno a causa della neve, ragione per cui vengono fatti grossi rifornimenti di gasolio in modo...
continua

e ancora:

Da noi a Prokuplje mancano del tutto strutture che possano accogliere persone anche con lievi handicap che non avrebbero necessità di stare in istituto; come ti dicevo l'altra volta, una bambina nata senza piedi ma per il resto normale, sarà per questo motivo allontanata dalla madre; sto cercando di raccogliere informazioni sul caso per vedere se in qualche modo posso evitare questa separazione, magari offrendo alla madre di portare la bimba al nostro asilo quando va al lavoro; i bambini rom non la discriminerebbero come fanno quelli serbi. Mi ha commosso vederla in tv e sentirle dire "nessuno vuole giocare con me"...
Ciao
Ale

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