NOMADI: IN 10 ANNI IN TOSCANA PRESENZE NEI CAMPI ROM SCESE DA 2350 A 1850
Di Daniele (del 16/02/2006 @ 11:27:41, in Italia, visitato 2065 volte)
Sui dati segnalati i eri dalla Toscana, ecco un altro articolo, di TOSCANAOGGI
13/02/2006
Diminuiscono i rom nei campi nomadi in Toscana: secondo i dati dell'Osservatorio della Regione e della Fondazione Michelucci, dalle 2350 persone del 1995 si è passati alle 1850 di oggi. L'assessore regionale al sociale Gianni Salvadori ha annunciato che la Regione stanzierà nel 2006 un milione e mezzo di euro, da destinare ai Comuni, per costruire un percorso di accoglienza. Il punto sulla situazione dei nomadi in Toscana è stato fatto in un incontro promosso dall'Arci regionale al quale hanno partecipato, tra gli altri, anche Lucia De Siervo, assessore per l'integrazione del Comune di Firenze e Vincenzo Striano, presidente Arci Toscana. Dai dati forniti, spiega una nota, emerge che aumenta l'inserimento lavorativo, con 272 rom che attualmente hanno un lavoro continuativo e 206 un impiego precario, e che la scolarizzazione è massiccia fino alla terza media. Quando i nomadi vengono inseriti in programmi di edilizia pubblica (nel 2005 è successo in 38 casi), questo avviene senza contraccolpi né sulla famiglia né sulla convivenza con il vicinato. "La nostra intenzione è quella di costruire un percorso di accoglienza per le popolazioni rom - ha affermato Salvadori - che permetta a queste persone di vivere in piena autonomia. Occorrerà però prevedere anche un meccanismo di monitoraggio periodico per verificare che questo percorso abbia concreta attuazione. Mi auguro che nel giro di due anni si possa trovare una soluzione alternativa affinché venga smantellato il campo dell'Olmatello". "Ritengo l'accordo con Regione ed enti locali molto positivo - ha detto Striano - è importante prima di tutto superare i pregiudizi che ormai hanno portato ad una perdita della razionalità quando si parla di rom. Occorre poi uscire da provvedimenti di emergenza e darsi dei percorsi programmatici chiari, come il superamento dei campi e l'avvio di un piano per l'alloggio sociale in Toscana, rivolto ai rom e a tutte le categorie deboli". (ANSA).
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