Kumunisti
Di Fabrizio (del 30/01/2006 @ 13:19:18, in Italia, visitato 2707 volte)
da RomanoLil: Documento inedito, 1943. “Già la 3^ internazionale comunista, tra i nuovi sistemi escogitati per intensificare l’attività comunista … provvide ad affidare a carovane di zingari speciali incarichi per la propaganda di partito. La vita nomade degli zingari e la loro facilità di spostamento… consente contatti con gli ambienti operai e dei contadini e permette d’assolvere gli incarichi sovvertitori”.
REGIA QUESTURA DI ROVIGO
Rovigo 28-5-1943 OGGETTO: Carovane di zingari
Ai Podestà e Commissari Prefettizi della Provincia Ai Comandi Compagnia CC. RR. Ai Comandi tenenza CC. RR. Al Comando Reparto Agenti di P.S.
Viene segnalato a questo Ufficio che, in questi ultimi giorni, delle carovane di zingari, più o meno numerose, sostano e transitano indisturbate nel Polesine, malgrado le disposizioni da tempo impartite e, da ultimo, con circolare 12-8-1942, circa il loro rastrellamento, l’assegnazione ai campi di concentramento, e la corresponsione dei sussidi. Occorre subito e nella maniera più energica che sia ripresa l’attività di tutti gli Organi di Polizia della Provincia, diretta a combattere tale fenomeno. Come è noto, gli zingari sono sempre stati pericolosi alla sicurezza pubblica quali autori di reati comuni, ed alla pubblica sanità quali apportatori di malattie contagiose ma, nell’attuale momento, in cui la nostra nazione è impegnata in un conflitto di vita o di morte, occorre considerare il fenomeno anche e specialmente dal punto di vista politico. Già la 3^ internazionale comunista, tra i nuovi sistemi escogitati per intensificare l’attività comunista nei paesi dove il comunismo vive ed opera in forma clandestina, provvide ad affidare a carovane di zingari speciali incarichi per la propaganda di partito. La vita nomade degli zingari e la loro facilità di spostamento da un centro all’altro, consente, se vengono tollerati tali spostamenti, contatti con gli ambienti operai e dei contadini e permette d’assolvere gli incarichi sovvertitori di cui sopra. Pertanto si rivolge viva raccomandazione agli Uffici ed ai comandi d’indirizzo, perché provvedano senza indugio ai fermi di tali zingari, alla loro identificazione, al loro interrogatorio, trasmettendo a questo ufficio, con le generalità complete e gli estremi dei documenti di identificazione, gli atti assunti, per i provvedimenti da adottare a loro carico, secondo risultanze.
Resto in attesa d’un cenno di ricevuta e di assicurazione.
30 maggio 1943 (Anno XXI) Il Commissario Pref.zio Bruno Nedella Il Questore A. Lazio
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