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Continuano le difficoltà al “campo” di S. Maria (Ce)
Di Fabrizio (del 10/01/2006 @ 16:39:57, in Italia, visitato 1678 volte)
Da Romano Lil

A dieci giorni dalla denuncia dell’Opera Nomadi sulle condizioni di disagio in cui vivono i rom Xoraxanè del campo “attrezzato” di via Parisi, nulla è stato fatto. Solo due cassonetti sono apparsi. Come preannunciato è cominciata la protesta del presidente dell’O.N. che trascorre le sua giornate ospite dei rom in attesa di una risposta per la fornitura idrica, revocata dal commissario prefettizio di Capua. Persistono le condizioni di disagio in cui vivono le dieci famiglie residenti dal 24 dicembre: manca l’acqua, che impedisce di utilizzare i bagni e le docce, l’energia elettrica non è a norma, una roulotte ha preso fuoco, manca un medico che visiti gli ospiti e, inoltre, alcune ragazze sono molestate ai semafori.

S. Maria C.V. (Caserta) 9-01-2006. Campo nomadi di via Parisi. I pericoli incombono. Il bagno di una roulotte ha preso fuoco a causa della caduta di una candela, mentre due bambini dormivano. Solo il pronto intervento della sorella quindicenne, con l’utilizzo di un secchio d’acqua, ha evitato, sul nascere, la tragedia. Purtroppo i pericoli incombono anche in strada. Un maniaco sessuale adesca le bambine ai semafori di via Galatina. L’O.N. chiede alle Forze dell’Ordine di indagare e di sorvegliare la zona. Secondo la descrizione delle bambine, il maniaco offre 30 euro, si denuda e le invita a salire nella sua auto avanzando richieste oscene. Secondo la descrizione potrebbe avere una trentina d’anni, i capelli mossi, neri, statura media, robusta corporatura. Sostiene di chiamarsi Michele. Si sta tentando di risalire alla targa dell’autovettura per sporgere denuncia.
L’O.N. ribadisce l’urgente richiesta di un pulmino per il trasporto scolastico per evitare la dispersione scolastica e l’adescamento dei male intenzionati ai semafori. L’O.N. chiede che al campo sia realizzato un impianto elettrico in piena sicurezza. A dieci giorni dalla denuncia dell’Opera Nomadi sulle condizioni di disagio in cui vivono i rom Xoraxanè del campo attrezzato di via Parisi nulla è stato fatto. Solo due cassonetti sono apparsi come per magia. E’ cominciata la protesta del presidente dell’O.N. che trascorre le sua giornate ospite dei rom in attesa di una risposta per la fornitura idrica, revocata, dal commissario prefettizio di Capua. Chiede che l’Enel sia pagata dal Comune di S. Maria C.V. come accade ovunque. Chiede alla Protezione civile, presieduta dal comandante De Rosa, di sostituire le roulotte fuori uso. Chiede che un medico dell’Asl Ce2 visiti il campo per prescrivere medicinali. Si fa presente che il medico assegnato, Claudio Tafuri, non visita la comunità da molti mesi (come segnalato ai vertici dall’O.N.) e si rifiuta di fare prescrizioni sostenendo di non poterle effettuare, essendo solo un dermatologo. Gli accordi con il direttore del distretto Bruno Di Benedetto (ora sostituito da Angela Bonavolontà) erano che lui fungesse da ‘medico di base’ per tutte le prescrizioni. L’O.N., auspicando che i fondi esistenti non siano perduti o spesi con schizofrenia, come avvenuto finora, ricorda che i rom Xoraxanè sono stanziali da venti anni nel territorio di Caserta.

Opera Nomadi Sezione di Caserta: via Galatina S. Maria C.V. Presidenza: Nadia Marino tel. 3334951447. Segreteria: Sara Monfregola 3477590304. Indirizzo di posta elettronica: marinonad@libero.it
Nella foto, Nadia Marino con due ospiti del campo
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