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U VELTO
Nell'Aprile del 1945 c'erano i tedeschi in ritirata. Molti sinti facevano i
partigiani. Per esempio mio cugino Lucchesi Fioravante stava con la divisione
Armando, ma anche molti di noi che facevano gli spettacoli durante il giorno, di
notte andavano a portare via le armi ai tedeschi. Mio padre e lo zio Rus
tornarono a casa nel 1945 e anche loro di notte si univano ad altri sinti per
fare le azioni contro i tedeschi nella zona del mantovano fra Breda Solini e
Rivarolo del Re (oggi Rivarolo Mantovano), dove giravano con il postone che il
nonno aveva attrezzato. Erano quasi una leggenda e la gente del luogo li aveva
soprannominati i "Leoni di Breda Solini"...
Questo è il racconto di Giacomo "Gnugo" De Bar, sinto emiliano, che bambino è
stato rinchiuso con la sua famiglia nel campo di concentramento di Prignano
sulla Secchia, in Provincia di Modena, nel settembre del 1940. Dopo l'8
settembre 1943, con l'armistizio, la sua famiglia riusci a fuggire dal campo di
concentramento, insieme a tutte le altre famiglie sinte. E' infatti dall'autunno
del 1943 che in particolare sinti italiani, maggioritari nel Nord Italia, si
danno alla macchia e si uniscono alle brigate partigiane.
Molte famiglie sinte e rom scappate dai campi di concentramento, nel Nord Italia
vengono rastrellate e inviate verso il campo di concentramento di Bolzano per
poi essere deportati in Germania e in Polonia. Alcune riescono a sfuggire ai
rastrellamenti dei Carabinieri e delle Forze tedesche nascondendosi nelle
campagne grazie all'aiuto delle famiglie contadine, come per esempio la famiglia
di Candida "Bianca" Ornato, sinta mantovana.
Particolare è invece il caso della famiglia di Gnugo che riesce a riprende
l'attività circense e con altri sinti costituisce la Formazione partigiana dei
Leoni di Breda Solini che operò sul confine tra Mantova, Modena, Cremona e
Reggio Emilia.
Di seguito l'elenco dei sinti e dei rom che hanno partecipato alla Liberazione
nel Nord Italia:
Giuseppe "Tarzan" Catter, eroe partigiano sinto, ucciso dai fascisti
nell'Imperiese, il suo distaccamento ne prese il nome, decorato al valore
Walter "Vampa" Catter, eroe partigiano sinto, Martire di Vicenza, fucilato l'11
novembre 1944
Lino "Ercole" Festini, eroe partigiano sinto, Martire di Vicenza, fucilato l'11
novembre 1944
Silvio Paina, eroe partigiano sinto, Martire di Vicenza, fucilato l'11 novembre
1944
Renato Mastini, eroe partigiano sinto, Martire di Vicenza, fucilato l'11
novembre 1944
Giacomo Sacco, partigiano sinto, partecipa alla liberazione di Genova
Giuseppe "Tzigari" Levakovich, partigiano sinto nella Brigata "Osoppo" in Friuli
Venezia Giulia
Rubino Bonora, partigiano sinto nella Divisione "Nannetti" in Friuli Venezia
Giulia
Amilcare "Corsaro" Debar, partigiano sinto, staffetta e poi partigiano
combattente nella 48° Brigata Garibaldi "Dante Di Nanni"
Vittorio "Spatzo" Mayer, partigiano sinto in Val di Non
Mirko Levak, partigiano rom, scappato dal campo di sterminio di
Auschwitz-Birkenau si unisce ai partigiani
Fioravante Lucchesi, partigiano sinto nella Divisione Modena Armando
Formazione partigiana I Leoni di Breda Solini, formato unicamente da sinti
italiani, fuggiti dal campo di concentramento di Prignano sulla Secchia (MO),
operò nel mantovano