A denti stretti
Di Fabrizio (del 24/08/2013 @ 09:06:58, in casa, visitato 1778 volte)
Di
Kosice in Mahalla se n'è parlato spesso. Città simbolo della condizione
dei Rom in Slovacchia:
- da una parte culla della classe intellettuale e
imprenditoriale romanì,
- dall'altra sede di quartieri ghetto da incubo.
Una passione slovacca, sono i muri. Meglio, se per dividere rom da non rom.
Nel 2005, questa notizia passò quasi sotto silenzio, almeno in Italia.
Kosice sembra non voler essere a meno di Presov, e anche se
con otto anni di ritardo, voleva adeguarsi. Così i bravi cittadini non-rom (suppongo, assieme a quei rom che sono riusciti a scappare dal ghetto), si son
messi di buzzo buono a costruire un muro che li isolasse da quei disgraziati
rinchiusi nel ghetto di Lunik. Stavolta sono insorti in tanti, in Slovacchia, in
Europa, persino in Italia.
Che fare, il dubbio della giunta comunale?
Leggo su
EUOBSERVER, che il muro, forse in ossequio alle tradizioni romanì,
è stato edificato senza nessun permesso. Non è dato sapere con
quale tempismo l'amministrazione provvederà ad abbatterlo, ma (volendo e con la
dovuta calma), può legalmente farlo. Rimane (ACCIDENTI, CHE SFIGA!) il problema
del ghetto di
Lunik: quello è legale, lo stato lo costruì apposta per inscatolarci la
popolazione più disperata, e l'abbandono (pubblico e privato) l'hanno
trasformato in una discarica con i muri.
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