Lettera aperta da ROMEA ai manifestanti non-estremisti anti-romanì nella
Repubblica Ceca
Prague, 9.7.2013 21:51, (ROMEA)
fk, translated by Gwendolyn Albert
I lavoratori dell'associazione civica ROMEA hanno deciso di tendere la mano a
quanti hanno partecipato alle recenti manifestazioni anti-rom e che non siano
estremisti. L'associazione spera di iniziare un dialogo con almeno qualcuno
di voi, che potrebbe portare a proposte specifiche per le soluzioni e quindi ad
una maggiore tranquillità nella nostra convivenza.
ROMEA renderà pubbliche le idee e proposte che giungeranno in risposta a questa
lettera aperta, e poi le girerà ai politici al massimo livello, chiedendo loro
di farci sapere se intendono utilizzare le vostre idee al momento di predisporre
decreti, legislazioni ed altri regolamenti, o se vogliono beneficiare in altro
modo di questo miglioramento di relazioni. L'associazione ROMEA ringrazia
tutti in anticipo per i vostri commenti e risposte costruttive.
L'associazione ROMEA ringrazia anche ognuno per la pazienza dato che non sarà
possibile rispondere immediatamente a tutte le lettere ricevute. Naturalmente,
non risponderemo a quelle lettere che non saranno costruttive o rispettose.
Lettera aperta ai manifestanti non-estremisti anti-romnella
Repubblica Ceca
A quanti interessati:
Ci rivolgiamo a voi con domande a cui neanche noi sappiamo rispondere. Speriamo
di esse3re capaci di rifletterci assieme a voi, senza recriminazioni reciproche
e in maniera costruttiva, se possibile, nell'interesse del mutuo intendimento e
di aiutare a risolvere questi problemi se malignità reciproche.
Nelle discussioni portate a commento dei nostri articoli, riguardo le
manifestazioni anti-romanì a Rumburk e a Varnsdorf alla fine del 2011, come pure
riguardo i nostri articoli di quest'anno su Cheské Budzejovice e Duchcov, è stata
espressa l'opinione che l'agenzia telematica Romea.cz tratta i manifestanti
anti-rom dipingendoli indistintamente come razzisti o neonazisti. Questa
è, ovviamente, un'impressione sbagliata. Non crediamo una cosa simile e siamo
sempre stati attenti a distinguere nelle nostre cronache i vari tipi di persone
che andavano manifestando.
Condanniamo le generalizzazioni che sono fatte su Romanì da ogni angolo della
società, ed è per questo che facciamo del nostro meglio per evitare noi stessi
di generalizzare. Ciò non significa che ci riesca sempre, almeno dalla
prospettiva altrui, ma su questo stiamo discutendo nell'associazione ROMEA e
cercando, realmente, onestamente di fare del nostro meglio.
Abbiamo parlato con molti di voi, che avete manifestato contro i Romanì in
diverse città del paese, ed abbiamo imparato che tra di voi c'è gente che ha
(alcuni) amici Rom nella vita di ogni giorno. Abbiamo anche imparato che alcuni
di voi sono frustrati per la situazione di deterioramento sociale del paese - ad
esempio, anche voi potreste essere da tempo senza lavoro. Ovviamente, ci siamo
imbattuti anche nei razzisti e gli xenofobi che hanno guidato queste proteste di
odio contro l'etnia rom nel suo complesso.
C' una differenza tra come le persone si comportano nella vita quotidiana e come
si comportano durante queste manifestazioni. A Breclav, Cheské Budzejovice, Duchcov,
Krupka, Novy Bydzhov, Rumburk e Varnsdorf (o almeno durante quelle
manifestazioni), alcuni di voi hanno marciato fianco a fianco con estremisti -
nazionalisti sciovinisti, nazIsti, razzisti e xenofobi.
A Varnsdorf, avete marciato verso lo Sport residential hotel, dove gli
estremisti hanno dato inizio a scontri per strada, ritirandosi in seguito e
lasciandovi preda dell'intervento della polizia. Forse avete imparato qualcosa e
rifiutato di accogliere estremisti sul palco nelle vostre proteste successive.
Da altre parti, ovviamente, è stato differente - non soltanto non vi siete
vergognati di partecipare ad un'azione assieme agli estremisti, qualcuno di voi
li ha anche ospitati, che ne fosse cosciente o meno. E' gente conosciuta per le
motivazioni ideologiche del loro comportamento e della loro violenza primitive,
e molti sono recidivi (e non solo per questo tipo di reato).
Un gran numero di questi estremisti non lavora, spesso sono meno istruiti,
il loro comportamento mostra segni di aggressività e tendenze sociopatologiche.
Criticano le minoranze e i romanì per quello che sono loro stessi, in gran
parte: problematici, ignoranti e disoccupati.
Questa gente vi sta sfruttando per i suoi propri scopi e finalità. Stanno
manipolando la vostra disaffezione per quanto succede nel nostro paese. Vi
stanno manipolando anche perché ogni cosa che abbia a che fare con la
coesistenza - ghetti, edilizia sociale, disoccupazione, ecc. - da tempo è
irrisolto.
Gli estremisti non offrono soluzioni. Offrono conflitti, odio che porta a
brutali aggressioni contro chiunque (ad es. contro gli agenti di polizia).
In ultima analisi, gli interventi della polizia in queste situazioni costano una
somma enorme di denaro, che si potrebbe usare per tenere i cittadini sicuri con
un servizio di pattuglie quotidiane. I comuni potrebbero usare quei soldi per
finanziare piattaforme dove tutti i cittadini potrebbero incontrarsi, al di là
delle rispettive differenze, per parlarsi e condividere esperienze. Forse avete
la sensazione che solo gli estremisti abbiano interesse nei vostri problemi, ma
vi rendete conto di dove potrebbe portare tutto ciò?
A Rumburk e da altre parti, avete urlato slogan razzisti assieme agli
estremisti, e li avete uditi chiamare alla violenza contro l'altra gente. La
stessa cosa è successa a Duchkov, dove due neonazisti hanno organizzato
un'azione anti-romanì che in seguito lodava l'uccisione dei Rom.
A Cheské Budzejovice, in piazza avete intonato il grido razzista di "porci neri"
contro i Romanì. Poi avete marciato con i neonazisti mentre facevano il saluto a
mano tesa (gridando "Heil Hitler") gridando altri slogan razzisti.
In ognuno di questi casi, la situazione ha rischiato di degenerare in violenza
fisica contro i Romanì. Era rivolta a tutta i Romanì, perché la colpa collettiva
che voi ascrivete loro, combinata alla psicosi della folla, comanda di non fare
distinzione tra i destinatari.
Vogliamo porvi le seguenti domande e cercare con voi un dialogo costruttivo. Vi
saremo molto grati per le vostre risposte:
- Comprendiamo che abbia dei problemi con
alcune persone, alcune delle quali romanì. Cosa possiamo fare
assieme nel chiedere ai responsabili di affrontare il problema
reale?
- Esattamente, cosa vi disturba, e dove, nello
specifico? Vi preghiamo di descrivere i vostri problemi
specifici - non andremo da nessuna parte con le generalizzazioni
e con quelle non faremo altro che il gioco degli estremisti.
- Credete sia possibile impedire agli individui
- qualsiasi individuo, sia della società maggioritaria o di una
minoranza - di commettere violenze contro gli altri? Può un
uomo, il presidente della Repubblica - per esempio, impedire che
un altro uomo picchi brutalmente e violenti una donna? Può una
donna, madre Teresa - per esempio, impedire che una donna uccida
il suo proprio figlio? La maggior parte dei Romanì non approvano
le azioni ingiuste di individui specifici, di cui condividono
l'etnia, ma non sono in grado di fermarli.
- Possiamo disquisire sul se e il perché i
Romanì provenienti dai ghetti siano, in misura maggiore di
quanto è consuetudine altrove, non istruiti, disoccupati e non
qualificati. Possiamo anche discutere su come questa gente debba
affrontare i problemi causati da una cultura della povertà.
Possiamo cercare assieme soluzioni, ma che non siano l'odio o la
vendetta contro un'intera minoranza.
- Stiamo dimenticando la nostra storia. Cosa
significano oggigiorno per voi gli orrori del nazismo e della II
guerra mondiale, scatenata dai nazisti?
- Questi "problemi con i Rom" che vi portano a
manifestare, sono per voi meno accettabili dei metodi che una
volta usavano i nazisti contro i membri della società ceca?
- Qualcuno di voi dice di avere avuto brutte
esperienze personali con i Romanì. Queste brutte esperienze
riguardano tutti i Romanì, o solo qualcuno di loro? Davvero
state protestando sulla base di vostre esperienze? Nella vostra
decisione che ruolo giocano le manipolazioni, le bugie, gli
stereotipi su internet?
- Non sarebbe più ragionevole fare del vostro
meglio per risolvere questi problemi con la coesistenza
pacifica, per esempio, negoziando con pazienza con le autorità
romanì locali, attraverso il lavoro di comunità, contribuendo
alla formazione infantile, ecc.?
- Secondo voi, è meglio risolvere i problemi di
coesistenza attraverso le proteste di piazza? Che risultato vi
aspettate? Credete che i Romanì faranno i bagagli e se ne
andranno? Se approvate questo modo di espellere la gente, lo
chiamate un metodo per "risolvere i problemi"?Come altrimenti
queste proteste di piazza contribuiranno a risolvere
effettivamente i problemi di coesistenza, sapreste descriverlo?
- Avete intenzione di usare violenza contro i
vostri vicini romanì? Vi chiediamo di immaginare la seguente
situazione: voi assieme a qualche estremista fate irruzione
nell'appartamento del vostro vicino e spaventate tutta la
famiglia che si accuccia in un angolo. Cosa farete,
parteciperete nel maltrattare quelle persone?
- Non credete che gli estremisti avrebbero
attaccato recentemente alcune persone romanì, anche se le
polizia non avesse bloccato i loro cortei? Non credete che i Rom
avrebbero tentato di difendere le loro famiglie da questi
attacchi?
- Vi rendete conto che fu proclamando il
principio di colpa collettiva che i nazisti diedero inizio de
facto all'Olocausto?
- Voi marciate con gli estremisti, e molto
spesso gridate slogan razzisti assieme a loro. [...] Non vi
importa se stanno facendo appello alla violenza, commettono
violenza contro gli agenti di polizia, o la violenza che può
risultarne contro i Romanì. Non siete infastiditi dai saluti
nazisti o da altre manifestazioni di estremismo... O lo siete?
Perché non avete preso le distanze dagli estremisti?
- Voi non siete estremisti, ma avete pensato a
cosa state avallando e cosa realmente volete, in questo
contesto? Potete raggiungerlo marciando con gli estremisti?
Siamo interessati nelle vostre proposte costruttive, per risolvere questa
situazione. Proveremo a rivederle e trovare una risposta o un partnernella
vostra area particolare per discuterne assieme a voi.
Frantishek Kostlàn
Jarmila Balàzhovà
Zdenehk Ryshavý
Frantishek Bikàr
Renàta Berkyovà
Jitka Votavovà
Jana Baudyshovà
Petra Zahradníkovà
the ROMEA civic association