Partito Comunista del lavoratori: La gente non vuole i rom ma accetta la diossina dell'inceneritore
Di Fabrizio (del 03/06/2013 @ 09:09:30, in Italia, visitato 1303 volte)
ILGIUNCO.net 1 GIUGNO 2013
FOLLONICA - "L'impatto della diossina sulla salute umana non è forse è più
nocivo, non ha forse più capacità di respingere le frotte di vacanzieri delle
due famiglie Rom?" Il partito Comunista dei lavoratori interviene sulla polemica
del campo rom a Follonica "Ecco che si cala l'asso che a Follonica fa sempre
colpo, la tesi che due famiglie rom produrrebbero tremende conseguenze
sull'impatto turistico, flagello periodicamente ventilato dai soli noti
interessati imprenditori. Ecco chiuso il cerchio: da una parte si ammette che la
crisi esiste e se ne vedono le conseguenze sul turismo locale in forte discesa
da tempo, dall'altra se ne rimuovono le cause trovando infine come capro
espiatorio due nuclei familiari di ‘diversi', i Rom, per un totale di 10 persone
che spaventerebbero villeggianti e sconsiglierebbero investimenti in loco".
"All' indignazione profonda aggiungiamo invece quanto sia sempre più necessario
focalizzare l'attenzione locale sulla necessità di una difesa strenua della
salute pubblica, non solo dei turisti ma di tutti gli abitanti del territorio –
prosegue la nota -: è da giorni che Scarlino Energia ha spento l'impianto
d'incenerimento per la fuoriuscita anomala dal camino E2 di diossine. L'impatto
di queste sostanze sulla salute umana non è forse è più nocivo, non ha forse più
capacità di respingere le frotte di vacanzieri delle due famiglie Rom?"
"E il ricatto occupazionale usato ogni volta per far digerire progetti
inquinanti (Inceneritore, area Tioxide-Solmine), le devastazioni ambientali
dovute alla cementificazione continua del comune follonichese (villaggi
turistici lungo la SS Aurelia) col consenso bipartisan di due schieramenti
ugualmente latori di interessi della borghesia, il continuo esproprio di spazi
collettivi per favorire la rendita edilizia (l'ultimo, quello dell'area
ex-Florida), oltre che calpestare intelligenza e dignità umana – conclude la
nota -, non sono forse causa di impatto devastante sul turismo?"
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