Commenti: Come produrre disinformazione sui media cechi -
Prague, 8.4.2013 20:48, (ROMEA)
Zdenek Ryshavy, translated by Gwendolyn Albert
"Spiacenti, ci siamo bevuti una bufala..." - un famoso titolo dal
giornale britannico The Daily Mirror.
"-Quando crescerò, voglio avere l'assistenza sociale- si augura un
povero bambino dai ghetti romanì". Così recita il titolo di un particolare
articolo pubblicato sul news server iDNES.cz qui in Repubblica Ceca alcuni
giorni fa.
Il pezzo entra immediatamente nei dettagli. "Cosa vorrebbero fare i
bambini dei ghetti romanì a Liberec, una volta cresciuti? L'assegno di
disoccupazione o l'assistenza sociale, hanno risposto in molti durante un
recente sondaggio di People in Need (Clovek v tisni).
Va di male in peggio nella città in cui sono in 100.000 a vivere nei ghetti,
soprattutto a causa della loro estrema povertà e mancanza di istruzione, secondo
una ricerca di un gruppo speciale del municipio di Liberec, guidato dal
consigliere David Vaclavik."
Poi l'articolo continua con una descrizione piuttosto precisa della vita
negli ostelli residenziali. Con l'aiuto degli inquilini poveri (la cui maggior
parte sono romanì) i proprietari di questi posti imboscano ogni mese migliaia di
corone a spese dei contribuenti, attraverso i sussidi agli alloggi erogati a
favore di chi si trova in difficoltà materiali. Tuttavia, titolo e inizio
dell'articolo sono completamente estranei al resto del contenuto.
L'informazione di base fornita dai primi due capitoli dell'articolo in
questione è la seguente: C'è stato un sondaggio dell'organizzazione People in
Need che ha stabilito che l'x % dei bambini nei ghetti romanì in futuro vuole
campare di welfare, esiste anche un rapporto del municipio di Liberec condotto
dal consigliere comunale David Vaclavik.
Ho iniziato a cercare questi materiali, dato che sono davvero interessato sui
dati concreti dei desideri dei bambini nei ghetti romanì. Cosa ho trovato?
Non esiste nessun sondaggio di People in Need a riguardo. C'è
solo il rapporto del gruppo del consigliere
David Vaclavik, che non menziona niente su tale indagine. Titolo e parte
introduttiva dell'articolo sono, quindi, disinformazione e menzogna.
In che maniera queste informazioni, menzognere e fuorvianti, diventano
notizia? E' facile.
L'autore ha ricevuto, come "velina" per il suo articolo, un rapporto dal
comune di Liberec sugli ostelli residenziali. Tale rapporto li descrive in
maniera similare a come vengono illustrati in un recente rapporto di Life
Together sulla insostenibile situazione degli ostelli a Ostrava.
Alla fine di queste tre pagine, l'autore ha letto quanto segue: "Un segno
tipico dei luoghi coperti da questo rapporto, è la mancata scolarizzazione dei
residenti. Non dobbiamo sorprendercene, date le condizioni in cui vivono. Questa
gente deve affrontare situazioni di base riguardo i propri bisogni e
l'istruzione è tra queste. Il valore dell'istruzione in queste località è molto
basso. La gente che vive lì basa le decisioni sulla propria esperienza che,
sfortunatamente, è quella dei loro vicini che non lavora o non trova lavoro.
L'opinione generale è che se anche i loro figli raggiungessero un determinato
livello di scolarità, non troverebbero comunque lavoro. Un altro problema è che
l'ambiente in località simili non ispira, per esempio, neanche le famiglie i cui
figli dovrebbero frequentare le scuole primarie e secondarie. I bambini in
questo ambiente spesso non riescono, non tanto per ragioni intellettuali, quanto
a causa dell'influenza ambientale in cui vivono. Sono da considerare anche le
influenze spaziali, dato che la maggior parte non ha un posto proprio dove
studiare. Quando studiano, devono farlo nelle aree comuni, come la cucina."
L'autore dell'articolo non era pigro - prese il telefono e chiamò la sezione
a Liberec di People in Need, da cui apprese, tra l'altro, che i bambini poveri
mancavano di modelli positivi nel loro quartiere, che vedevano la gente attorno
a loro dipendere dal welfare e che l'impressione che potevano ricevere da tutto
ciò era che vivere di assistenza fosse normale. E' chiaro che alcuni bambini
allora dicano che una volta cresciuti, vogliono l'assistenza. Personalmente, li
ho sentiti anch'io. Tuttavia, niente di tutto questo può essere definito
un "sondaggio"!
Com'è consuetudine in internet, questa disinformazione, questo titolo, questa
voce ed i due capitoli d'apertura si stanno diffondendo a valanga. Una blogstar
su iDNES.cz, Bretislav Olsher, ha scritto un post dal titolo: "Conoscono il
significato della vita, Per vivere, come i loro padri, di assistenza." (Maji svuj smysl
zhivota; zhit jako jejich otcové ze socialnich davek)
Il pezzo di Olsher spinge un passo oltre l'originale. Non si tratta più
soltanto del ghetto a Liberec, ma dei bambini romanì in tutta la Repubblica
Ceca. "Raramente vanno a scuola, non si lavano quasi mai, la maggior parte
di loro sono analfabeti, e l'unica cosa che sentono e vedono attorno a loro è
parlare di assistenza e di come imbrogliare i burocrati. Cosa vorranno diventare
una volta cresciuti, questi bambini dei ghetti di Chanov, Janov, Liberec,
Ostrava, Varnsdorf o Vsetin? Diventeranno percettori di assistenza...,"
scrive Olsher.
Un altro blogger su iDNES.cz, Martin Pipek, ha scritto un articolo con un
titolo simile: "Piccoli romanì: Voglio essere come papà! Pigro, mai
lavorare, vivere di welfare!" (Mali Romové: "Chci byt jako tata! Linej, nemakat,
zhit z
davek!"). In questo pezzo traboccante d'odio, Pipek dichiara nel
secondo paragrafo quanto segue: "Non so quanti di voi si siano persi il
rapporto di People in Need sui ghetti romanì e vi abbiano trovato ciò che si
aspettavano. I bambini romanì locali hanno confessato che una volta cresciuti
vogliono campare di assistenza. Da che aktro posto avrebbero preso ispirazione?
Se fossero sinceri, cosa ci aspettiamo da questa minoranza?"
Il rating "karma" del post di Pipek su iDNES.cz, che arriva ad un massimo di
50, indica una valutazione di 40,99 quando l'ho controllato l'ultima volta.
Oltre 2.500 persone l'hanno letto.
Ancora una volta: Non esiste nessuna ricerca di People in Need.
Interessa a qualcuno? Disinformazioni e menzogne continuano a diffondersi.
Il codice dei blogger su iDNES.cz recita quanto segue: "Al blogger non è
permesso pubblicare informazioni che siano incomplete, false o non verificabili,
specialmente se così facendo si possano danneggiare gruppi o individui." I
lettosi giudichino da sé, allora, cosa fare dell'autore dell'articolo originale
e dei blogger su iDNES.cz.