Un piano per abbattere le ville abusive dei sinti
Di Fabrizio (del 09/12/2012 @ 09:08:05, in casa, visitato 1469 volte)
La Stampa di
GIUSEPPE LEGATO 30/11/2012 - IL CASO Il "quartiere" sarà ricostruito lontano dalla tangenziale
Una delle villette realizzate a Tetti Rolle. Quattro sono state condonate o
semicondonate: i sinti, pagando, potranno ricostruirle altrove
NICHELINO
Il villaggio quasi interamente abusivo realizzato dai sinti a ridosso della
tangenziale Sud - tra le uscite Debouchè e La Loggia - verrà abbattuto.
L'amministrazione di Nichelino ha presentato nei giorni scorsi in commissione un
progetto ribattezzato «di normalizzazione» di un'area edificata in barba a molte
delle regole urbanistiche vigenti.
L'insediamento
Si tratta di una quindicina di case basse (un piano al massimo con mansarda) di
cui quattro condonate (o semi-condonate). Sono state erette una ventina di anni
fa e con il tempo hanno finito per costituire un autentico mini quartiere della
città. Non è un luogo con tutti i comfort: l'illuminazione è scarsa, le fogne
assenti. Ma il problema principale è che la maggior parte delle costruzioni
siano state realizzate a una decina (al massimo una ventina) di metri dalla
carreggiata della tangenziale. A dividerli dalle tre corsie d'asfalto (direzione
Savona-Piacenza) c'è solo un guard-rail, poi più nulla. Una situazione
rischiosissima che potrebbe trasformarsi in tragedia da un momento all'altro: se
un camion o un'auto dovessero uscire di strada proprio in quel tratto
piomberebbero dentro le case. E cosi all'idea del Comune di sanare un abuso
clamoroso si è unito l'appello del presidente dell'Ativa (la società che
gestisce la tangenziale di Torino) Giovanni Ossola, che tempo fa aveva lanciato
l'allarme: «Quelle case rappresentano un pericolo enorme».
Il progetto
Ora si vara il piano che consentirà di abbatterne almeno dodici. Così spiega
Domenico Sibilla, dirigente dell'ufficio tecnico all'interno del Comune:
«Moltissime delle case in questione sono costruite al di fuori della fascia di
rispetto». L'idea è quella di consentire ai sinti «di ricostruire interamente a
loro spese le case in una zona, sempre a Tetti Rolle, lontana dalla carreggiata.
Pagheranno tutto loro: per il Comune - assicura - questa sarà un'operazione a
costo zero».
I tempi
Il sindaco Giuseppe Catizone definisce questa soluzione «una sintesi tra
ripristino della legalità e garanzia di equità sociale. I problemi non si
risolvono soltanto con le ruspe, ma anche con il dialogo». Il Comune anticiperà
le spese di urbanizzazione dell'area, che saranno recuperate sul costo dei
fabbricati a carico dei sinti. Solo dopo aver pagato potranno entrare nelle case
nuove. Il piano presentato da Palazzo Civico offre anche dettagli
architettonici: gli alloggi saranno realizzati all'interno di edifici disposti a
corte e si affacceranno su un cortile interno con giardino, ipotesi progettuale
che pare soddisfi anche le richieste delle famiglie. Il documento arriverà in
Consiglio comunale entro l'anno, poi si aspetteranno le osservazioni della
Provincia e infine partiranno i cantieri.
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