Melito Porto Salvo (Reggio Calabria) - Lo sgombero del campo Rom di via Del
Fortino è stato portato a termine brillantemente nella mattinata di oggi, con
l'abbattimento delle baracche e l'avvio delle attività di bonifica dell'area.
L'operazione coordinata dal sindaco di Melito Porto Salvo, Gesualdo
Costantino, si è svolta in assenza di problemi di ordine pubblico, con le
pattuglie di carabinieri e polizia che hanno monitorato la situazione a distanza
senza alcuna necessità di intervenire. I mezzi pesanti e le maestranze sono
entrati nel campo intorno alle 8,30, provvedendo all'abbattimento delle baracche
ormai disabitate e alla messa in sicurezza dell'area, letteralmente invasa da
enormi cumuli di rifiuti di ogni genere. La decisione dell'Amministrazione
comunale di procedere al definitivo smantellamento del campo non ha incontrato
resistenze. Anzi ha trovato la piena collaborazione da parte di un gruppo di ex
residenti che, forniti di caschi e tute da lavoro, hanno voluto affiancare gli
operai nelle operazioni di pulizia.
Giova ricordare che alle famiglie rom sgomberate dal campo sono stati assegnati
gli alloggi appositamente acquisiti dal Comune. Avviato circa dieci anni, il
processo di delocalizzazione è stato ultimato con successo dall'Amministrazione
comunale a guida Costantino. Dal momento dell'insediamento avvenuto lo scorso
mese di maggio, il sindaco ha inteso dare una forte accelerata al progetto che
ruotava attorno a due capisaldi: l'inclusione nel tessuto sociale delle famiglie
rom; la riqualificazione dell'area, con il recupero del palazzetto dello sport,
l'insediamento della caserma della Polizia Municipale nei locali dell'ex carcere
di via Del Fortino, dove verranno trasferiti anche gli uffici afferenti all'area
delle politiche sociali e dove verrà istituita la biblioteca comunale.
L'operazione odierna è stata concordata nei minimi particolari con la Prefettura
di Reggio Calabria. In queste ultime settimane, il sindaco, dottore Costantino,
ha avuto diversi incontri con il prefetto Piscitelli, seguiti da "vertici" con
il dirigente del Commissariato di polizia di Condofuri Marina, Filippo Leonardo,
con il comandante della compagnia carabinieri di Melito, Gennaro Cascone e con
il comandante della Polizia Municipale, Antonio Onofrio Laganà.
Il campo rom insisteva nell'area di via Del Fortino da altre mezzo secolo. Il
suo quasi totale azzeramento (nella parte alta sono rimaste in piedi un paio di
baracche, occupate da famiglie che avranno assegnata a breve l'abitazione), ha
di fatto rappresentato un evento storico per la cittadina di Melito di Porto
Salvo. Di fondamentale importanza è risultata anche la collaborazione intessuta
dall'Amministrazione comunale con l'Opera Nomadi. La via del dialogo
privilegiata dall'assessore di riferimento, il vicesindaco Annunziato Nastasi,
alla lunga ha consentito di centrare perfettamente l'obiettivo prefissato.
"Per l'Amministrazione comunale di cui mi onoro di essere la guida - ha
dichiarato il sindaco, Gesualdo Costantino - quella di oggi sarà una giornata da
ricordare a lungo. Dopo oltre cinquant'anni è stata cancellata l'autentica
bruttura costituita da questo campo, all'interno del quale centinaia di persone
hanno vissuto in condizioni igieniche-sanitarie pessime. Ringrazio sua
eccellenza il prefetto Vittorio Piscitelli, per il sostegno che ha assicurato a
questa operazione, così come ringrazio le forze dell'ordine per averci
affiancato quest'oggi con assoluta professionalità, la polizia municipale, la
protezione civile e quanti si sono impegnati per chiudere una pagina ingloriosa
delle vicende nostrane. Da oggi si cambia registro. Quest'area sta per diventare
oggetto di interventi importanti. Procederemo, infatti, al recupero del
palazzetto dello sport, alla riqualificazione dell'ex depuratore comunale, al
posto del quale sorgerà un Parco dell'acqua, all'insediamento della caserma di
Polizia municipale, degli uffici delle politiche sociali e delle attività
produttive, nei locali dell'ex carcere. In questo modo avremo raggiunto diversi
obiettivi. In primo luogo avremo favorito l'inclusione sociale dei rom e, in
seconda battuta, restituiremo alla collettività un'area rimasta per troppo tempo
abbandonata al degrado".