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Rom, al Cep l'ennesimo sgombero
Di Fabrizio (del 16/07/2012 @ 09:31:13, in Italia, visitato 1207 volte)

Segnalazione di Agostino Rota Martir

PisaNotizie 14-07-2012

E' ripresa a pieno regime in città la politica degli sgomberi. Ieri 37 persone di cui 16 minori sono state allontanate da sotto il Ponte dell'Impero

Riprendono gli sgomberi dei campi rom in città da parte dell'amministrazione comunale. Già l'anno scorso il periodo estivo era stato fortemente segnato da azioni di questo genere, e così questa estate non sembra essere diversa.

Infatti ieri mattina un ingentissimo schieramento di vigli urbani, polizia e carabinieri con al seguito ruspe e altri mezzi, ha proceduto ad allontanare le famiglie che da alcuni mesi avevano trovato riparo attorno alla casa cantoniera dell'Anas dell'Aurelia all'altezza del Ponte dell'Impero.

Secondo quanto riferisce l'amministrazione comunale nell'area si trovavano "37 occupanti (21 adulti e 16 minori), tutti rom originari della Romania".

"Da questa mattina (ieri per chi legge, ndr) - si legge in una nota del Comune - sono entrati in azione gli uomini e i mezzi dell'Avr per l'intervento di radicale pulizia di tutta la porzione di golena attorno alla casa cantoniera (la quale, invece, non era stata oggetto di occupazione dato che porte e finestre erano state in precedenza proprio per evitare questa eventualità). Una vera e propria «task force», composta da cinque operai attrezzati con tre camion scarrabili (di cui due dotati di gru), che hanno cominciato a rimuovere tutti i rifiuti ingombranti quali lamiere e tavole delle baracche, ma anche televisioni ed altri elettrodomestici inutilizzabili, un lavoro lungo che li vedrà impegnati almeno fino a metà della prossima settimana. Sul posto era presente anche gli operatori sociali della SdS che hanno distribuito acqua e succhi di frutta alle famiglie rom e convocato alcune delle famiglie occupanti ad un incontro con i servizi sociali per la prossima settimana in modo da verificare la possibilità di accesso ai percorsi di sostegno e assistenza promossi nella Zona Pisana".

Di fatto ieri sera intorno alle 20.30 le famiglie si trovavano quasi tutte lì, senza avere più nulla né un posto dove andare. Come sempre è avvenuto anche in occasione dei precedenti sgomberi, alle famiglie - molte con minori - non è stata fatta alcuna proposta alternativa di luoghi dove poter andare a vivere, alimentando una spirale perversa e anche pericolosa per cui gli stessi nuclei familiari passano in poche settimane da uno sgombero all'altro peggiorando ogni volta le proprie condizioni di vita.

Anche in questo caso si profila una situazione per cui lo sgombero, visto che si tratta di persone che vivono a Pisa da almeno 7-8 anni, non farà altro che spostare il problema da una parte all'altra della città. Ogni volta che vi è uno sgombero, le famiglie alle quali viene distrutto praticamente tutto quel che poco che hanno, non sanno dove andare e, in assenza di un'offerta alternativa, ricominciano la ricerca di un luogo dove potersi riparare.

La decisione da parte del Comune di procedere a questo sgombero è anche di fatto la risposta all'appello lanciato nelle scorse settimane dal convegno "Rom: sgomberiamo il campo dai pregiudizi", organizzato all'Università nello scorso fine settimana da Africa Insieme, Rebeldia e Arciragazzi in collaborazione con Amnesty International. Un appello che chiedeva sostanzialmente una tregua con la sospensione di tutti gli sgomberi sul territorio e al contempo l'apertura di un tavolo di confronto con la Regione Toscana, e in particolare con la "cabina di regia" regionale che raccoglie tutti gli enti locali del territorio.

Un appello che è caduto nel vuoto mentre alcune decine di persone da ieri non hanno un tetto dove ripararsi.