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Bulgaria
Di Fabrizio (del 04/07/2012 @ 09:24:11, in conflitti, visitato 1712 volte)

Roma buzz monitor Bomba al quartier generale di Euroroma. Ferito attivista

Lunedì (scorso, ndr.) protesta a Londra.

Un attivista si trova in ospedale gravemente ferito, dopo lo scoppio di una bomba venerdì (29 giugno) al quartier generale del partito Euroroma, a Sandanski, l'unica città bulgara ad eleggere un consiglio comunale composto solo da Rom.

Quando Malin Iliev (59 anni) è andato a rimuovere un pacco sospetto lasciato davanti al palazzo alle 6 del mattino, l'ordigno è esploso strappandogli il braccio. Ricoverato nell'ospedale locale, è poi stato trasferito in terapia intensiva a Sofia.

La maggior parte delle finestre degli uffici di Euroroma, che si trova nei pressi della piazza del mercato, sono andate distrutte per la violenza dell'esplosione. Secondo l'agenzia di stampa Novinite anche altri edifici hanno subito danni.

La polizia sta esaminando i resti per determinare il tipo e la quantità di esplosivi usati. Al momento di questo articolo non sono stati ancora effettuati arresti (lunedì 2 luglio, arrestato un ventiduenne, QUI, in bulgaro. Aveva preso parte anche agli incidenti di Katounitsa dell'anno scorso, ndr.). 

"Iliev era uno dei nostri candidati alle elezioni locali," dice Toni Angelov, responsabile della sezione locale di Euroroma. "Riteniamo che si tratti di un attacco a sfondo politico e razziale."

Ma Tsvetan Tsvetanov, ministro degli interni, sosteneva già dal giorno dell'esplosione che la politica non c'entrava, parlando di "atto puramente criminale", sicuro che entro una settimana il commissario di polizia Georgi Kostov avrebbe catturato i responsabili.

L'ex parlamentare Tsvetelin Kanchev, presidente di Euroroma, rilasciato dalla prigione per indulto all'inizio dell'anno, critico con l'amministrazione afferma di temere che la soppressione dell'attività politica romanì continui a tempo indefinito.

Da Londra, Toma Nikolaev, direttore dell'agenzia Defacto, dice che il dipartimento di stato USA ritiene la marginalizzazione dei 700.000 Rom bulgari come la questione dei diritti umani più urgente nel paese. Aggiunge che sono diffuse la corruzione nel governo e nella magistratura, oltre che ai maltrattamenti dei carcerati.

"Parlo per esperienza personale," dice Nikolaev. "I miei uffici sono stai distrutti, sono stato picchiato per strada e una bomba è stata piazzata sul mio balcone. Ecco perché sono fuggito e ho chiesto asilo."

Nikolaev sta affrontando un procedimento di estradizione da Londra su richiesta dei procuratori bulgari. Dicono che dovrebbe scontare ulteriori cinque settimane dell'anno di carcere a cui era stato condannato per piccoli reati di ordine pubblico. Lunedì 2 luglio l'udienza al Westminster Magistrates Court.

Si terrà una protesta davanti al tribunale, contro la sua estradizione e contro l'attentato in Bulgaria.

Nikolaev, presidente di Roma London BG, sta conducendo una campagna contro quello che definisce il regime del primo ministro Boykov Borisov. La segregazione scolastica è ancora comune, con molti bambini che vivono ancora nelle baraccopoli senza aver mai ricevuto nessuna istruzione.

Inoltre, afferma che sotto Tsvetanov la polizia stia conducendo un vero regno di terrore contro gli attivisti rom. Molti sono in carcere, inclusi i suoi colleghi di Kupate (Assieme), un gruppo politico di quattro organizzazioni romanì che ha presentato candidati alle elezioni generali.

Inizialmente, dopo la caduta del comunismo, i Rom vennero spinti a votare per i partiti tradizionali. Se non si votava come indicato, si potevano perdere il lavoro, la pensione o l'appartamento, dice Nikolaev. C'era molta compravendita di voti, cosa che era un handicap per l'attività politica romanì.

Euroroma venne registrata nel 1998 e l'anno seguente i Rom a Silven fondarono Futuro, guidato da Rusi Golemanov. Seguirono Bulgaria Libera ed una ventina di altri gruppi, che portarono ai primi successi nelle elezioni locali.

Bulgaria Libera vinse tre elezioni comunali, ottenendo 60 seggi nei consigli municipali. Nel 2001, vennero eletti due Rom al Parlamento, ma tramite le liste dei partiti tradizionali. Tittavie, dopo le elezioni del 2005, un solo parlamentare rom entrò nel Sobranie. (parola che in molte lingue slave indica il Parlamento; per kla Bulgaria il termine esatto è Assemblea Nazionale, ndr.)

Due anni dopo, grazie anche ad una campagna per l'iscrizione nei registri elettorali condotta da Amalipe e altri, una colaizione tra Euroroma, Drom e PLAM ottenne un centinaio di seggi.

Molti altri Rom sono stati eletti come candidati dei partiti tradizionali. A Sandanski, anche se la comunità rom locale è relativamente piccola, Euroroma ha ottenuto una chiara maggioranza in consiglio comunale, creando un precedente nella storia politica della Bulgaria.

Ma questo successo, in una città che ha preso il nome dal rivoluzionario Yane Sandanski - accusato di aver ucciso numerosi avversari, per ora sembra per ora il segno culminante dei progressi politici romanì. Dozzine di Rom sono stati uccisi dalla polizia e da teppisti neofascisti, molti feriti durante spedizioni paramilitari e pogrom. Nell'attuale clima di repressione pochi osano parlare, mentre la maggioranza è inchiodata al suolo da un tasso di disoccupazione del 70% e dalla spirale di povertà.