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L'Italia deve proteggere i diritti delle persone rom con i fatti e non solo con le parole!
Di Fabrizio (del 18/05/2012 @ 09:27:51, in Italia, visitato 1477 volte)

campo rom, Roma © Amnesty International - Data di pubblicazione dell'appello: 15.05.2012
Status dell'appello: attivo - La petizione può essere firmata anche sul sito internazionale

L'attuazione dell'"emergenza nomadi" ha condotto a gravi violazioni dei diritti umani di migliaia di donne, uomini e bambini rom residenti nei campi e ha permesso una maggiore impunità per le violazioni di norme internazionali in materia di alloggio adeguato.

Centinaia di famiglie rom in Italia sono intrappolate in un circolo vizioso di sgomberi forzati. Bambini, uomini e donne che vivono in campi informali vengono sgomberati ogni giorno senza alcuna tutela giuridica, molto spesso restando senzatetto e vedendo aumentare ulteriormente la discriminazione nei loro confronti.

Anche le persone rom che vivono nei campi autorizzati e tollerati sono a rischio di sgomberi illegali. I piani per la chiusura di diversi campi a Roma e Milano sono stati stabiliti durante l"emergenza nomadi", un provvedimento discriminatorio adottato dalle autorità nazionali nel maggio 2008. Anche se l"emergenza nomadi" è stato ufficialmente dichiarata illegittima lo scorso novembre dal Consiglio di stato, le autorità italiane sono ancora impegnate a portare avanti questi piani, invece di fornire rimedi per coloro che hanno subito le violazioni, attraverso gli sgomberi forzati, la segregazione in campi inadeguati e l'insicurezza della loro condizione abitativa.

Il governo italiano ha la responsabilità di rispettare, proteggere e garantire la realizzazione dei diritti umani delle persone rom, compreso il loro diritto a un alloggio adeguato. Tuttavia, a sei mesi dal suo insediamento, il governo deve ancora dimostrare il suo impegno per la tutela dei diritti umani delle persone rom non solo con le parole, ma con i fatti.

Anna Maria Cancellieri
Ministero dell'Interno
Palazzo Viminale
Via Agostino Depretis 7,
00184 Roma
Email: scrivialministro@interno.it
Prof. Andrea Riccardi
Ministro per la Cooperazione internazionale e l'integrazione
Largo Chigi 19
00187 Roma
Email: segreteria.ministroriccardi@governo.it

Egregio Ministro,

Sono un simpatizzante di Amnesty International, l'Organizzazione non governativa che dal 1961 agisce in difesa dei diritti umani, ovunque nel mondo vengano violati.

Vorrei esprimere la mia preoccupazione per il fatto che centinaia di famiglie rom sono intrappolate in un circolo vizioso di sgomberi forzati in Italia. Bambini, uomini e donne che vivono nei campi informali sono stati sgomberati senza una previa consultazione né un adeguato preavviso e senza accesso a un alloggio alternativo accettabile o via di ricorso efficaci.

Mi preoccupa inoltre il fatto che le autorità locali sembrino impegnate a portare avanti i piani di chiusura dei campi anche se l"emergenza nomadi" è stata dichiarata illegittima dal Consiglio di stato lo scorso novembre, e che nel febbraio 2012 il governo abbia presentato ricorso contro questa decisione alla Corte di Cassazione.

I piani di chiusura dei campi autorizzati e tollerati a Roma e Milano hanno già portato a continui sgomberi forzati, al sovraffollamento, alla segregazione delle persone rom in campi inadeguati e a una sempre maggiore insicurezza della loro condizione abitativa. Queste azioni violano trattati internazionali e regionali sui diritti umani di cui l'Italia è parte.

Le scrivo per chiederle di fare tutto in quanto in suo potere affinché:

  • vengano interrotti immediatamente gli sgomberi forzati e sia promossa una nuova legislazione che ne recepisca il divieto, per garantire che tutti gli sgomberi forzati siano effettuati nel rispetto del diritto e degli standard internazionali;
  • vengano adottate misure, incluse linee guida, per garantire che tutti i funzionari coinvolti negli sgomberi forzati siano dotati di indicazioni chiare sulle garanzie che devono essere prese in considerazione affinché uno sgombero avvenga legalmente, in conformità con gli obblighi esistenti;
  • siano sospesi i piani per la chiusura dei campi "autorizzati" e "tollerati", stabiliti a livello locale in base all'"emergenza nomadi", tra cui quelli di Roma e Milano, fino a quando piani alternativi che rispettino pienamente i diritti umani siano stati sviluppati in consultazione con tutte le persone interessate;
  • sia ritirato il ricorso contro la decisione del Consiglio di stato del novembre 2011 e forniti rimedi efficaci, attraverso la creazione di meccanismi e procedure adeguate, a tutti coloro che hanno subito violazioni dei diritti umani come conseguenza dell'"emergenza nomadi".

La ringrazio per l'attenzione.

Scarica l'appello in favore dei diritti dei rom (8.75 KB)