Stanotte rileggevo il mio vecchio blog, Pirori, e tra i
vecchi post ho ritrovato questo del
maggio 2004. Chissà se quel razzista è ancora in circolazione, e chissà se è
cambiato qualcosa...
Io odio i neri, gli zingari (e un po' anche i gialli): non mi sento più
sicuro di girare in città. Sono Italiano e me ne vanto.
Me ne vanto di meno quando incontro un francese o un inglese: mi guardano sempre
con quella superiorità di chi è un popolo da almeno 1000 anni, mentre di
Italia se ne è cominciato a parlare da neanche 200. Ma in casa ho il TV color,
il DVD, l'HiFi e tutte quelle cose col nome inglese. Se me le portassero via, mi
sentirei un po' nero anch'io. E ho paura.
Gli zingari non hanno tutte queste cose, ecco mi sentirei un po' zingaro...
Loro non pagano le tasse come me, per scacciare la paura loro rubano i TV color,
e poi li rivendono a noi italiani, o ci allevano dentro le galline. Io,
piuttosto che rimanere senza TV color, lo comprerei persino da uno zingaro (e
magari ci risparmio, basta stare zitti).
Io pago le tasse per stare in pace, e con le tasse mando i figli a scuola.
Adesso, anche gli zingari vogliono mandare a scuola i figli (con i soldi che
paghiamo noi!) Abbiamo fatto un presidio, alla fine alcuni loro genitori li
hanno ritirati dalla scuola. Poi, andando a lavoro, ho trovato uno di questi
bambini zingari per strada. Magari quel bambino andava a chiedere il mangel, o a
rubare. M'è venuto un pensiero strano in testa: e se quello andava a rubare, io
con quelli del presidio (tutti italiani, lavoratori, padri di famiglia) non è
che ce l'abbiamo mandato noi??
A scuola, con gli zingari, stanno succedendo cose strane: prima, o i soldi (le
mie tasse!) non venivano spesi, oppure dovevamo pagare di tasca nostra quello
che lo stato ci doveva. Adesso la scuola ha tutta una serie di finanziamenti che
neanche mi aspettavo. Però gli zingari sono sporchi: adesso a scuola hanno
chiesto persino una lavatrice. Ho fatto 2 conti: se ci tassiamo noi genitori,
avremo la lavatrice a scuola, e forse ci risparmiamo su quello che pagavamo
prima (o almeno andiamo in pari).
La lavatrice: è un idea che ho avuto parlando col dottore; però si è aperto un
nuovo problema. Il campo degli zingari fa schifo solo ad immaginarlo... non c'è
acqua o corrente, certo che i bambini arrivano sporchi a scuola. Ma, se per caso
lì dentro scoppiasse un'epidemia, le malattie (che non sono razziste come me),
prima o poi arrivano anche da noi. Potremmo fare un nuovo presidio, perché gli
zingari vadano via, magari al posto del campo, non faranno un parco, ma speriamo
almeno in un supermercato (ce ne sono già altri otto). E poi, mi sono detto:
"Quelli" dove vanno? Non che me ne importi, ma lo so già, staranno qui attorno e
gireranno nuovamente nel quartiere. Anche ad arrestarli tutti, poi dove li si
mette? Io non so più se sono razzista, o se è solo la paura che scrivevo all'inizio...
ma tra uno zingaro che ho già visto e uno sconosciuto che verrà poi, forse
preferisco quello che ho già visto, che il figlio va a scuola, che magari gli ho
dato dei vestiti alla mamma… Cercate di capirmi!
Credo che il Comune non ascolterà questi pensieri di un razzista, e sgombererà
il campo con la polizia e con le ruspe (che io pago con le mie tasse). Si
aspetterà che gli sia grato di questo quando ci saranno le elezioni. Dopo le
elezioni, avremo un altro accampamento abusivo, poco distante dal primo, e
dovremo ricominciare ad odiarci da capo, come se niente fosse successo.
Odiare per me non è un problema, sono abituato. Sono molto più preoccupato
perché le mie tasse da anni sono finite in un giro vizioso: polizia, ruspe,
sgombero dell'immondizia quando non se ne può più. Ogni anno senza che niente
possa cambiare. Gli zingari montano un campo, il Comune lo smonta, il Comune
monta un campo, gli zingari lo demoliscono.
Forse sarebbe meno pesante per le mie tasche, se il Comune li pagasse per
montare, e tenere in ordine, dove li manda. I soldi, ho scoperto ci sono, ma se
non vengono spesi, non è che saranno investiti per fare quel parco che avremmo
bisogno. No! Tornano in tesoreria, o a Bruxelles o chissà dove. Ho il sospetto
che per farmi un favore, mi nascondano i soldi... e questo non è bello, se sei
convinto che i ladri siano gli zingari!
Insomma, caro diario, sono sempre razzista, ma a ragionare mi è venuto una gran
mal di testa. Cosa mi rimane di sicuro? La mia paura. Se non ne avessi così
tanta, parlerei con gli zingari per capire chi è il ladro. Ma non ne sono
capace, e forse anche lo zingaro avrà paura di parlare con me. Saremo condannati
ad odiarci, e per fortuna è quello che sappiamo fare meglio.