25 aprile. A Pisa il Comune ricorda la festa della Liberazione, sgomberando i rom
Pisanotizie
Ieri pomeriggio un'ingente dispiegamento della Polizia Municipale si è
recato sotto il Ponte delle Bocchette per intimare di allontanarsi da Pisa alle
poche famiglie che lì hanno trovato riparo dopo lo sgombero dai Frati Bigi.
Momenti di tensione con una signora che ha avuto un malore ed è stata condotta
in ambulanza al Pronto Soccorso. Atteso nella giornata lo sgombero definitivo
dell'area
Come si celebra il 25 aprile a Pisa, giorno della Liberazione dal
nazi-fascismo? In molti modi, si direbbe. Il nostro giornale negli scorsi giorni
ha pubblicato la notizia di innumerevoli commemorazioni ed eventi organizzati
sul territorio cittadino e provinciale, legati a una delle "festività" più
importanti della nostra democrazia. Eppure il 25 aprile 2012 rimarrà nella
storia della città non solo per essere stato il 67° anniversario della
Liberazione.
Nella giornata di ieri infatti, in località "Il Tondo", dove da meno di 72 ore
avevano trovato un rifugio di fortuna alcune famiglie in emergenza abitativa che
avevano lasciato negli scorsi giorni l'ex convento dei Frati Bigi, si sono
recate cinque auto e due moto della polizia municipale per un totale di quasi
venti agenti. Un dispiegamento di forze ingente con il solo scopo,
all'apparenza, di intimare ai presenti di abbandonare il proprio giaciglio.
Un primo "avviso" da parte della polizia municipale c'era stato nella giornata
di lunedì e ieri la nuova "visita". "Sono scesi dalle auto e subito hanno
indossato guanti di pelle nera", così raccontano i testimoni presenti a "Il
Tondo".
"Ci hanno intimato - proseguono - non solo di lasciare il campo entro domattina
(oggi per chi legge, ndr.), ma di lasciare Pisa e alle nostre insistenze sul
fatto che non abbiamo un posto dove andare si sono fatti aggressivi. Una donna
per il forte spavento dopo l'aggressione verbale di uno dei vigili si è sentita
male. E' stata chiamata un'autoambulanza e la signora è finita al pronto
soccorso". Ed è proprio intorno a questo episodio che la giornata di ieri
ritrova, purtroppo, una sua sintesi.
Secondo quanto riportato dai presenti, a provocare il malore della donna
sarebbero stati i modi usati dal vicecomandante Migliorini e dall'ispettore
Derri, che già in in occasione del recente sgombero dell'ex convento dei Frati
Bigi, ricordano ancora i presenti, avevano tenuto un "atteggiamento
particolarmente duro" nei confronti dei rom.
Vittima delle "escandescenze" dei due è stato anche uno dei giovani presenti al
campo che, nel tentativo di riprendere la scena, ha visto - raccontano ancora i
presenti al campo - letteralmente "volare" il suo cellulare in seguito a una
manata.
La donna è stata subito condotta al Pronto Soccorso di Cisanello dove è rimasta
in osservazione fino alle 18, poi rilasciata con un referto che riportava
"stress psicologico (per sgombero della polizia)" . Al Pronto Soccorso sono poi
arrivati anche Derri e Migliorini si sono recati nel tardo pomeriggio al Pronto
Soccorso per verificare lo stato di salute della donna. Da quanto hanno
raccontato i parenti di quest'ultima i due avrebbero incontrato anche i medici
che l'hanno tenuta in osservazione.
Ma che il clima di ieri fosse tutto tranne che sereno, nonostante si trattasse
di una decina di persone che da alcuni giorni dormono su dei materassi a cielo
aperto, senza tende o baracche dove ripararsi, lo dimostra anche il fatto che
dalla macchina della polizia municipale, dove erano presenti Migliorini e Derri,
abbiamo sentito pronunciare insulti non si sa bene se rivolti agli occupanti del
campo o ai redattori che erano giunti sul posto.
Sembra che l'Amministrazione pisana abbia ormai smesso di santificare le feste,
sacre o laiche che siano. Dopo lo sgombero del venerdì santo, arriva quello del
25 aprile, quasi la logica delle liberalizzazioni commerciali abbia toccato da
vicino anche i tempi di interventi e di azione .
Intanto il problema di fondo rimane irrisolto: "Continuiamo a essere vittime di
vessazioni - affermano le famiglie - ma non sappiamo ancora dove andare per
trovare riparo. Senza casa non ci fanno un contratto di lavoro e senza un
contratto di lavoro non riusciamo a prendere una casa. Molti di noi lavorano al
nero ma ormai sempre meno, perché il lavoro scarseggia".
Forse che l'unica Liberazione - si fa per dire - che si è festeggiata ieri a
Pisa è stata proprio quella de "Il Tondo"?
|