Dal diario di un dirigente della polizia municipale di Roma Capitale...
(segnalazione di Carlo Stasolla)
Continua lo sgombro degli insediamenti abusivi con la bonifica dell'aerea nel
territorio del V Municipio. Oggi abbiamo sgombrato quattro insediamenti abusivi
tra la Palmiro Togliatti e Ponte Mammolo, ove al nostro arrivo i nomadi si sono
allontanati alla spicciolata. Nel corso dell'operazione, all'interno di una
baracca, sono stati rinvenuti dei testi e quaderni scolastici. Una piccola e
immediata indagine ha dato la possibilità ad un bambino che chiameremo Sandro,
di rientrare in possesso almeno dei libri e quaderni rubati nel pomeriggio,
unitamente allo zainetto e autoradio dall'interno dell'auto della mamma. Il
piccolo studente è rimasto molto soddisfatto riavere i suoi libri e quaderni
da
Vicini Distanti cronache da via Idro (pagg. 96-97):
La più giovane, una ragazzina, sgranocchia un pezzo di focaccia:
Sono arrivati alle 7 di mattina. Ti lasciano sotto la pioggia. Dovevo scaldare
il latte per mio figlio di 4 mesi e non potevo, perché avevano tolto
l'elettricità. Ma intanto davano da mangiare ai cuccioli di cane. "Che carini!"
dicevano.
La più anziana è come un fiume in piena. Ci conosciamo da oltre 20 anni; i miei
figli e i suoi nipoti sono praticamente cresciuti assieme. Mi investe con
frammenti di frase, ripetendomi cose che io e lei sappiamo a memoria.
Mi hanno portato via la mia casetta. Capisco se fosse stata rubata, ma l'avevo
pagata tutta coi miei soldi.
Ho 62 anni, sono italiana e non rubo. Quando io e mio marito avevamo un negozio,
ci siamo dissanguati con le tasse, e siamo finiti qui.
Mi hanno messo per strada solo perché sono una zingara. Mi cacciano e non ho più
dove andare.
Mi hanno detto vai via, e poi mi hanno chiesto "Dove dormirai
stanotte?". "Sotto quell'albero," ho risposto...
Ma ti rendi conto? Sono cardiopatica, ho il pace-maker e mi hanno dovuto mettere
nell'ambulanza perché stavo male, e la dottoressa mi ripeteva che dovevo andare
via. Ma con che cuore?? Io ho forse cacciato di casa quella dottoressa?
Se avessi rubato, non sarei qui. Ma se fossi stata una ladra o una
extracomunitaria, avrei avuto un aiuto.
Vorrei avere un mitra qua tra le mani. Farei una strage, credimi, ho perso ogni
speranza.
I miei vestiti, sono nella casa che mi hanno sequestrato, ed io sono qui...
Eppure questo campo l'ho fatto anch'io, sono andata in piazza assieme a tutti
quando chiedevamo acqua e luce. Guardami in che condizione sono...
E poi ricomincia, arrabbiandosi con me, con i politici, con i giornalisti. Deve
sfogarsi, sa che nessuno vuole ascoltarla.
Io, forse ho fatto troppa abitudine a ragionare, mediare, spiegare. Ma poi torno
a casa con la stessa rabbia di questa gente e mi stanco di dover essere sempre
diplomatico. Non servirà a nulla, ma uno sgombero sono persone, beni, affetti,
sicurezze, che ogni volta sono messi in discussione. Ecco cosa state leggendo.