\\ Mahalla : Articolo : Stampa
Vicenza 2012 o Svizzera 1958
Di Fabrizio (del 22/02/2012 @ 09:20:37, in Italia, visitato 2262 volte)

La notizia è stata resa pubblica l'altroieri da Il Giornale di Vicenza, VicenzaToday e da TMnews

immagine da Giornalettismo

questa invece viene da L'Orda - Vietato l'ingresso agli italiani: Una fotografia scattata nel 1958 a Saarbrucken, alla finestra di un club. Il divieto d'ingresso per gli italiani era bilingue. Si tratta solo di un esempio: simili avvisi, in Germania e soprattutto in Svizzera, erano frequentissimi.


Aggiornamento delle 13.45: Vicenza si interroga. Sempre da Il Giornale di Vicenza

«Quel divieto intollerabile No alla giustizia fai-da-te» ASSOCIAZIONE SINTI. Il presidente condanna il cartello del negozio - 22/02/2012 E-MAILPRINT

Davide Casadio, presidente Sinti

«Non sono tollerate le discriminazioni razziali o etniche così come non sono ammessi i furti: tutti devono rispettare le leggi e se qualcuno delinque bisogna fare denuncia, non una pseudo-giustizia fai-da-te». Davide Casadio, presidente dell'associazione sinti italiani e vicepresidente della Federazione rom sinti insieme, alza le barricate. «Quel cartello non è tollerabile, è razzista anche se la ragazza dice che il suo intento non è razzista: non si possono discriminare alcune categorie». E aggiunge: «La legge è uguale per tutti, chi ruba va punito, ma anche la giovane commessa deve attenersi alle regole». Se qualcuno ruba nel suo negozio? «Deve chiamare le autorità». E se sono i bambini a rubare? «Ne rispondono i genitori». L'Unar, Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, ha aperto un'istruttoria e chiede al Comune di adoperarsi per togliere il cartello, cosa cui ha già provveduto la commessa.

UDC: «I TAGLI DELLA DESTRA». Sul tema interviene anche Antonio De Poli, deputato Udc: «Capisco gli intenti della commessa ma francamente si tratta di un'iniziativa che sta al di fuori delle regole. Non si può, in un Paese civile, esporre un cartello che ricorda ben altri tempi. La gente è stanca di vedere i delinquenti in giro e spesso, troppo spesso, è costretta a mettere in atto delle iniziative, a volte anche discutibili, per tutelarsi e proteggere le proprie attività. Tutto questo perché alle forze dell'ordine mancano la carta per stampare e la benzina per le volanti. L'ultimo taglio risale ad agosto con la manovra Tremonti quando al governo sedevano i paladini della sicurezza, ovvero i leghisti. Questo è il risultato: la gente è esasperata».

LETTERA DI PRC. Irene Rui, di Rifondazione comunista, scrive una lettera aperta: «Cara Fatima, tu non sei razzista... sei il risultato di una società, di quei cittadini che passano davanti alla tua vetrina e menano la testa per la disapprovazione e poi non vogliono sentir parlare dei "zingari". Il tuo però è un atteggiamento razzista. D'altronde cosa puoi fare tu, sola in quel bazar del centro, contro la microcriminalità che aumenta... Tu che razzista dici di non essere lo sei diventata per aver osato dichiarare ciò che gli altri nascondono sotto il carbone "I zingari sono ladri"».M.SC.