Da
Sinti Italiani in viaggio per il diritto e la cultura
Una microarea
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Rom e sinti, tra falsi allarmi e integrazione: il docufilm "Mandiamoli a
casa"
Davide Casadio, Sinti Italia Mez-Italia - Verso la Strategia Nazionale, Roma,
6 dicembre
Circa la metà di coloro che risiedono nel nostro Paese sono italiani. Lo dice il
rapporto della Commissione Diritti Umani del Senato, che ha redatto il primo
rapporto sulla situazione di Rom e Sinti in Italia, di cui fa parte integrante
il docufilm "Mandiamoli a casa" (vedi il servizio su Rai News, ndr). In studio
con Luce Tommasi e Josephine Alessio, il senatore Roberto Di Giovan Paolo del
Pd, componente della commissione Diritti Umani e Francesco Mele, uno degli
autori del filmato.
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Rui commenta il docufilm su rom e sinti "Mandiamoli a casa"
Riceviamo da Irene Rui e pubblichiamo un suo commento a
Rom e sinti, tra falsi
allarmi e integrazione: il docufilm "Mandiamoli a casa"
La copertina così come il video è interessante e permette di lanciare un
sassolino nell'informazione riguardante i rom e i sinti, ciò che da qualche anno
cerco di fare in seno locale. Devo però fare una critica ai due interlocutori
Francesco Mele e al Senatore Roberto Di Giovan Paolo, poiché ancora una volta
dimostrano di ragionare da gagé e di non comprendere le culture rom e sinti.
Affermare che visto che ci sono rom che vivono nelle case, anche coloro che ora
risiedono nei campi devono integrarsi e andare ad abitare nelle case ci mostra
una miopia culturale e un poco rispetto di queste minoranze. Culturalmente i
sinti e non i "camminanti" (mezzi gagi e mezzi sinti o rom), sono abituati a
vivere all'aperto, costringerli a vivere all'interno di mura domestiche o
capannoni, significa fare a molti una violenza psicologica e culturale. Altra
cosa per i rom italiani, che sono da sempre almeno negli ultimi secoli, abituati
a vivere in casa. Non si possono accumunare la cultura sinti con quella rom,
perché pur per alcuni aspetti simili, sono diverse. Integrazione non significa
che altri soggetti si devono omologare alla maggioranza dei residenti di un
Paese, bensì significa scambio culturale ed interazione fra i popoli. Spero che
il 6 dicembre al Workshop si tenga conto di questo e che la soluzione per uscire
dai ghetti e dall'emarginazione sono per i sinti le microaree e una politica di
inserimento occupazionale per coloro che non esercitano più la professione dello
spettacolo viaggiante o di raccolta del materiale ferroso.
Nota: Rom e Sinti: Verso la Strategia Nazionale
clicca sull'immagine per scaricare l'invito. L'evento su
Facebook
La Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del
Senato della Repubblica e Open Society Foundation in collaborazione con FIERI,
organizzano un workshop dal titolo "Rom e Sinti, verso la strategia nazionale",
presso il Senato della Repubblica, Aula della Commissione Difesa, Martedì 6
dicembre, alle ore 9,00 in Via degli Staderari, 2. Per gli uomini, obbligo di
giacca e cravatta.
Intervengono:
- Andrea Riccardi (Ministro per la Cooperazione Internazionale e
l'Integrazione)
- Massimo Serpieri (Vicedirettore dell'unità Justice D4 della
Commissione Europea)
- Isidro Rodriguez (Direttore della Fundacion Segretariado Gitano)
- Zeljko Jovanovic (Direttore del Roma Initiatives Office dell'Open
Society Foundations)
- Jeroen Schokkenbroek (Special Representative of the Secretary
General for Roma Issues for the Council of Europe)
Modera:
- Henry Scicluna (Advisor for Roma Issues, Council of Europe)
Conclusioni:
- Pietro Marcenaro (Presidente della Commissione diritti umani)