E' passata un settimana da quando il Consiglio di Stato ha dichiarato
illegittimo il
Piano Emergenza Nomadi. Accanto alla giusta soddisfazione di quanti in
questi anni l'hanno contrastato perché antidemocratico ed incostituzionale,
registro reazioni diverse e contrastanti su quello che potrà succedere da ora in
avanti.
VEDIAMO DI CAPIRE COSA POTRA' SUCCEDERE
La destra più becera (e non è una novità) ha immediatamente coniugato
la notizia con un
attacco alla sinistra. Se questi sono i loro ragionamenti, non posso che
essere felice, perché se leggete la risposta che ho lasciato
loro, questi dopo due anni non hanno ancora capito di cosa scrivono, o
peggio mentono sapendo di mentire.
Ma... la sinistra cosa dice? Se scorro quest'articolo
del Corriere, al solito dice tutto ed il suo esatto contrario. Leggendo
tutto, sono presenti anche le altre reazioni: da quella del duo Salvini-De
Corato a quella di segno opposto della Consulta Rom milanese. Ma la parte più
interessante è nel titolo: il rischio è che non ci siano più soldi per gli
sgomberi! (povero Granelli...) Solo alla fine dell'articolo, il
grande giornale nazionale, in un sussulto di obiettività, fa presente che
parimenti mancheranno anche i fondi per quei Sinti e Rom che avevano scelto un
percorso di superamento del campo. Insomma: la logica
desolante è che per l'informazione il Rom è "notiziabile" se sgomberato, ma se
volesse autosgomberarsi non lo è più tanto.
E' o non è un'emergenza anche quella?
Il concetto rispunta (apparentemente simile) in un polemico articolo
di
Tempi (rivista che mi risulta vicina a CL). La tesi è che i fondi stanziati
sarebbero serviti ANCHE a migliorare le condizioni di vita di chi abita nei
campi nomadi. MI PERMETTO UNA CONSTATAZIONE: nei due anni in cui è rimasto in
vigore il Piano Emergenza Nomadi, la situazione è rimasta grossomodo lo stessa.
E MI PERMETTO UN DUBBIO (da quel malfidente che sono): non sarà che la vera
preoccupazione sia il taglio dei finanziamenti al solito privato sociale,
piuttosto che le condizioni di vita dei poveri Rom e Sinti?
Il dubbio mi nasce da un
comunicato dell'AIZO, storica associazione di "tutela" dei Rom e dei Sinti,
che aveva appena ottenuto un
cospicuo finanziamento dal comune di Torino per la gestione di alcuni campi
cittadini. Ora che il Consiglio di Stato si è espresso, c'è il timore che anche
quei finanziamenti siano a rischio, così leggo su quel comunicato: "Dopo
tanto lavoro, ora, con questa sentenza, si rischia di tornare indietro di 20
anni, con il sorgere di campi abusivi in ogni angolo delle periferie, dove
sporcizia e degrado regnano sovrani" che, guardacaso, è esattamente la tesi
espressa dal nostro ex sceriffo De Corato.
In realtà, il discorso è + complesso ed inizia un
paio di anni fa. Una famiglia allargata intende sfruttare il Piano Maroni (13
milioni di euro a disposizione x Milano). Alcuni di loro hanno qui in città un
contratto di lavoro a tempo indeterminato, quindi possono aprire un mutuo x
acquistare una cascina diroccata in Lomellina. Nel loro campo vivono su un
terreno di proprietà comunale da circa 20 anni, ed in questo tempo hanno speso i
loro soldi per costruirsi un riparo che sia più decente della roulotte con cui
arrivarono. La cascina è da ristrutturare, le loro abitazioni + che dignitose, e
lasciarle sarebbe una perdita secca. Sino qua, i soldi arrivano tutti da loro.
Quindi approfittano del Piano Maroni, gestito dalla maggioranza Moratti-De
Corato (non da Pisapia), per farsi finanziare la ristrutturazione e rendere la
cascina abitabile (attualmente non ne avrebbe i requisiti). I soldi sono gli
8.000 euro a 40 Rom (non 40 famiglie!), promessi sempre dal duo Moratti-De
Corato, verranno sbloccati solo con l'avvento di Pisapia (che tecnicamente, si
limita a mantenere un impegno assunto dalla giunta precedente). La partita di
giro prevista dal piano prevede che il comune affidi i soldi al gestore del
campo (Casa della Carità) che li investe in cambio della presentazione del piano
di spesa.
Nel frattempo, i lavori di ristrutturazione sono partiti solo quest'anno, e le
famiglie sono tuttora al campo.
Giudicate voi