\\ Mahalla : Articolo : Stampa
Americhe
Di Fabrizio (del 01/12/2005 @ 04:20:09, in Kumpanija, visitato 2456 volte)

PRIMER CONGRESO DEL PUEBLO ROM (GITANO) DE LAS AMÉRICAS

San Luis de Potosi- Mexico - Noviembre 22, 23, 24 y 25 de 2005

DICHIARAZIONE DEL POPOLO ROM (GITANO) DELLE AMERICHE

Le sottoscritte organizzazioni e kumpaniyi Rom, riunite a San Luis Potosí (Messico) dal 22 al 25 novembre 2005, dichiarano quanto segue:

  • Distinte kumpaniyi e gruppi familiari Rom vivono in vari paesi delle Americhe sin dall'epoca coloniale e questo rende fondante la nostra presenza come popolo, anche come preesistente alla formazione di molte delle attuali Repubbliche.
  • Che collettivamente il popolo Rom non è di recente arrivo o comunque alieno o straniero, ma vanta una lunga storia e presenza in quasi tutti i paesi del continente americano.
  • Che abbiamo fornito un apporto incommensurabile e mai riconosciuto dalla società gadyi (non Rom) ai processi di formazione nazionale dei distinti paesi del continente.
  • Che mai il popolo Rom ha preteso di dominare altri popoli o di imporre la propria cultura, contrariamente si è sempre caratterizzato per il rispetto della diversità e della pluralità.
  • Che la popolazione Rom nelle Americhe oltrepassa la cifra di tre milioni di persone, ma a fronte di questa significativa presenza demografica, vive sommerso in un'invisibilità obbligata.
  • Che attraverso la storia, tanto di ieri come di oggi, il nostro popolo è stato la vittima privilegiata di pratiche e procedure razziste, discriminatorie, xenofobe ed intolleranti, che hanno portato gli altri popoli e culture a considerarci con i peggiori e appellativi.
  • Che riferendosi alla diversità dei popoli e delle culture del continente americano, sistematicamente si omette e cala il silenzio sull'esistenza del popolo Rom.
  • Che siamo un popolo millenario, con storia, tradizioni e idioma nostri propri, quindi nel pieno diritto all'esercizio dell'autodeterminazione.
  • Che rifiutiamo la qualifica di "minoranza etnica", in quanto pur garantendoci alcuni strumenti internazionali, non rispecchia la nostra situazione di popolo in situazione di dominazione.
  • Che richiediamo e rivendichiamo per il Popolo Rom il riconoscimento pieno ed integrale dei diritti collettivi, reiteratamente negati ed infranti, e

per quanto il nostro popolo non si identifichi nel cammino della civiltà che sfocia in un progetto statuale definito, ciò non deve essere d'impedimento ad essere appropriatamente rappresentati nelle istanze internazionali e nel sistema delle Nazioni Unite.

In merito a quanto su esposto, come organizzazioni e kumpaniyi Rom delle Americhe esprimiamo il nostro fermo impegno militante a lavorare attivamente sui seguenti principi:

RICHIESTE:

  1. Che gli Stati e i Governi delle Americhe riconoscano il diritto all'autodeterminazione del Popolo Rom.
  2. Che gli Stati e i Governi del continente riconoscano, promuovano e garantiscano i diritti collettivi del Popolo Rom.
  3. Difendere, recuperare e valorizzare la storia e le tradizioni etniche e culturali del nostro popolo, come anche proteggere i diritti patrimoniali e/o il patrimonio culturale e intellettuale del Popolo Rom.
  4. Evitare qualsiasi forma di discriminazione negativa, di razzismo, di xenofobia, di intolleranza e di esclusione verso il Popolo Rom.
  5. Promuovere e difendere di fronte alla società gadye le conoscenze e i saperi tradizionali del Popolo Rom, al pari dei suoi valori etnici e culturali.
  6. Che gli Stati e i Governi delle Americhe applichino rigorosamente le norme giuridiche internazionali che in tutte le forme proteggono i diritti del Popolo Rom.
  7. Lottare per l'ampliamento degli spazi di autonomia e autogoverno del Popolo Rom, mirando al riconoscimento delle sue proprie autorità e validando l'esistenza e il campo d'intervento della giurisdizione speciale o Kriss.
  8. Favorire l'apertura dei necessari spazi interculturali per garantire lo sviluppo autonomo dell'opzione civilizzante propria del Popolo Rom nelle Americhe.
  9. Che gli Stati e i Governi del continente americano consultino in maniera adeguata il Popolo Rom, tramite le sue organizzazioni rappresentative, prima di elaborare Piani di Sviluppo, specialmente per quanto riguarda vita, cultura, identità, necessità fondamentali, e perché si approntino le misure necessarie al pieno sviluppo delle sue istituzioni, cultura, autonomia e scolarizzazione.
  10. Che gli Stati e i Governi regionali garantiscano appropriati programmi di educazione bilingue ed interculturale, come anche l'accesso dei giovani e delle donne alla scolarizzazione media e superiore, in condizioni favorevoli e che venga garantita la loro permanenza.
  11. Che gli Stati e i Governi delle Americhe sviluppino modelli alternativi di attenzione alla salute per il Popolo Rom, che garantiscano un accesso adeguato ai servizi della salute, che dovranno essere opportuni, compatibili, autosostenibili, efficaci, efficienti, mantenere la qualità e l'igiene, le cui azioni si orientino a rafforzare la promozione, prevenzione, trattamento e riabilitazione della salute.
  12. Agire di modo che i piani e programmi statali per la salute tengano conto delle diverse conoscenze, pratiche e usi diagnostici e di trattamento del Popolo Rom.
  13. Che gli Stati e i Governi promuovano e garantiscano la sicurezza alimentare e il miglioramento sostanziale della qualità di vita del Popolo Rom.
  14. Che gli Stati e i Governi garantiscano la libera autoconsultazione del Popolo Rom, attraverso le sue proprie autorità e istituzioni rappresentative, ogni volta che si prevedano progetti di sviluppo, soluzioni legislative o amministrative che lo riguardi direttamente.
  15. Che il Popolo Rom abbia un approccio paritario, permanente ed appropriato ai media di comunicazione sociale di massa.
  16. Che i rappresentanti del Popolo Rom abbiano accesso alle diverse istanze di partecipazione create dalle istituzioni governative e dai poteri pubblici.
  17. Contribuire alla creazione e al consolidamento delle istituzioni e istanze che permettano al Popolo Rom di progredire nel processo di riconoscimento dei suoi diritti collettivi.
  18. Accelerare i meccanismi e le istanze necessarie a stabilire contatti, relazioni ed interscambi fluidi e permanenti tra i Rom nelle Americhe e il resto della comunità Rom internazionale.
  19. Garantire che le forme di vita nomade ed itineranti, mantenute da molti gruppi familiari Rom nelle Americhe, continuino ad essere praticabili nel tempo, quindi che gli Stati e i Governi approntino luoghi speciali atti all'accampamento e e norme che facilitino il libero transito attraverso le frontiere continentali ed internazionali.
  20. Che gli Stati e i Governi della regione riconoscano lo status di asilanti ai membri del Popolo Rom che per ragioni politiche, sociali, culturali, etniche, religiose, siano rifugiati o immigrati nel continente americano, e che siano predisposti piani politici, programmi ed azioni adeguate.

In ragione di queste legittime richieste:

RICHIEDIAMO ALLE NAZIONI UNITE - ONU, CHE:

  1. Si dia inizio a un ampio e profondo processo di democratizzazione di tutta la struttura delle Nazioni Unite, perché le sue istanze più significative non vengano controllate da un numero ridotto degli Stati più potenti, che nella maggiora parte dei casi assumono decisioni controverse e senza il consenso della comunità internazionale.
  2. Vengono progettate istanze, meccanismi e procedimenti che rendano possibile la partecipazione del Popolo Rom al sistema delle Nazioni Unite, in condizione di eguaglianza con gli altri Stati. Come primo passo proponiamo un "Foro Permanente per il Popolo Rom", che ai livelli più alti possibile, con una composizione mista e ampio mandato includa i diritti civili, politici, economici, sociali, culturali, ambientali, sanitari, educativi, linguistici, di genere, di sviluppo, prevenzione dei conflitti... ecc., faciliti il dialogo tra gli Stati membri, il Popolo Rom e le agenzie e le organizzazioni specializzate sui temi e interessi che riguardano direttamente il nostro popolo.
  3. Inizi un processo di partecipazione ampia e paritetica dei delegati del nostro popolo, perché venga redatta, discussa ed approvata una "Dichiarazione delle Nazioni Unite per i Diritti del Popolo Rom", che sia uno strumento internazionale che garantisca, con standards accettabili, tutti i diritti del nostro popolo.
  4. Venga riconosciuto dall'ONU e dagli Stati Membri il giorno 8 aprile come "Giornata Internazionale del Popolo Rom", a memoria del "Primo Congresso della Unione Romani Internazionale" tenutosi a Londra tra il 7 e il 9 aprile, che segnò l'inizio del movimento associativo odierno del nostro popolo.
  5. Come parte delle riunioni e attività preparatorie alla "Conferenza Mondiale Contro il Razzismo, la Discriminazione Razziale, la Xenofobia e Altre Forme di Intolleranza", l'Ufficio dell'Alto Commissariato per i Diritti Umani, propizi e faciliti un "Incontro Continentale del Popolo Rom delle Americhe", in cui si possano unificare criteri, costruire consensi e disegnare strategie a partire dalle distinte realtà del nostro popolo che si presentano nel continente.
  6. Che termini l'occultamento del Popolo Rom delle Americhe nei differenti processi ed istanze del sistema delle Nazioni Unite, e viceversa che venga coinvolto attivamente nelle riflessioni e discussioni sui temi che direttamente o indirettamente lo riguardano.

ALL'ORGANIZZAZIONE DEGLI STATI AMERICANI - OSA:

  1. La costituzione di un'istanza permanente che incorpori l'esistenza del Popolo Rom delle Americhe e mantenga relazioni su basi egualitarie col nostro popolo.

  2. Un coinvolgimento attivo del Popolo Rom delle Americhe in tutto il processo riguardante la riflessione e discussione del "Progetto della Dichiarazione InterAmericana dei Diritti dei Popoli Indigeni", come anche che le disposizioni legali contenute nell'art. 1 di detta Dichiarazione , siano estese al Popolo Rom, per le sue condizioni di popolazione tribale.

  3. Tramite un'adeguata partecipazione del Popolo Rom, si realizzi uno studio esaustivo sulla situazione attuale in materia di diritti umani, civili e collettivi.

AGLI STATI E AI GOVERNI DELLE AMERICHE:

  1. Pieno riconoscimento della nostra esistenza come popolo e garanzia di esercitare i nostri diritti collettivi e civili. Causa la sua proiezione transnazionale e l'ampia mobilità geografica, il Popolo Rom dev'essere riconosciuto esplicitamente dai Governi e dagli Stati del continente, come popolo pienamente americano per tradizioni e presenza storica.

  2. Che si approntino, previo nostro libero e fondamentale consenso, strumenti legali e normativi che garantiscano i nostri diritti collettivi e civili, come pure l'integrità etnica e culturale.

  3. Ratifica del Convenuto 169/1989 dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro "Sui Popoli Indigeni e Tribali nei Paesi Indipendenti" e applicazione estensiva delle sue disposizioni legali al nostro popolo.

  4. Garanzia di ampia ed adeguata partecipazione dei delegati del Popolo Rom alle iniziative che saranno predisposte (riunioni mondiali, regionali e continentali) a seguito della "Conferenza Mondiale Contro il Razzismo, la Discriminazione Razziale, la Xenofobia e Altre Forme di Intolleranza".

  5. Accoglienza solidale ai rifugiati Rom, fuggendo da persecuzioni e guerre, approdino sul continente americano in cerca di sicurezza e garanzie per rifarsi una vita.

ALLE ORGANIZZAZIONI NON-GOVERNATIVE E ALLE AGENZIE DI COOPERAZIONE:

  1. Nei propri progetti e programmi d'azione e intervento, tengano conto delle necessità e problematiche attuali del Popolo Rom delle Americhe.

  2. Si impegnino assieme alle organizzazioni Rom delle Americhe ad appoggiare con ricorsi tecnici e finanziari, le iniziative e progetti volti a concretizzare le principali richieste del nostro popolo.

AI POPOLI INDIGENI E AFRODISCENDENTI, COME PURE AGLI ALTRI POPOLI TRADIZIONALI CHE SI SONO STABILITI NEL CONTINENTE:

  1. Appoggio solidale e fraterno delle aspirazioni, richieste e rivendicazioni del nostro popolo, sul cammino per uscire dall'invisibilità in cui è stato sommerso e per il riconoscimento pieno ed integrale di tutti i suoi diritti collettivi.

  2. Azioni di mutua e reciproca conoscenza e "scoperta" perché il Popolo Rom delle Americhe sia riconosciuto come popolo, che non è nativo o originario di queste terre, ma la cui antica presenza e traiettoria ha portato a condividere strutturalmente gli stessi problemi che affrontano i Popoli Indigeni e afrodiscendenti.

  3. Riconoscimento del Popolo Rom come attore sociale nelle Americhe, che dalla sua invisibilità intende uscire per l'edificazione di una società diversa, pluralista e inclusiva, più democratica, libera e giusta.

  4. Il Popolo Rom da grande valore alle domande e rivendicazioni elaborate dai Popoli Indigeni e afrodiscendenti, come dagli altri popoli tradizionali che vivono nel continente, così come riconosce i sentieri da loro aperti e che oggi stiamo percorrendo. Per questo, il Popolo Rom si ritiene in qualche modo l'erede del lavoro organizzativo dispiegato da questi popoli e pertanto lo fa proprio.

Infine, alle organizzazioni presenti a Questo Congresso e kumpaniyi Rom delle Americhe del "Consiglio delle Organizzazioni e Kumpaniyi Rom delle Americhe", che tengono come missione fondamentale:

  1. Contribuire in modo decisivo a dar visibilità al Popolo Rom delle Americhe, come al riconoscimento dei suoi diritti collettivi.

  2. Consolidare maggiormente il movimento associativo del nostro popolo nel continente e in tutto il mondo, portando il processo di visibilità nel contesto della comunità internazionale.

  3. Consolidare organicamente e potenziare politicamente il Processo Organizzativo del Popolo Rom come organizzazione rappresentativa del nostro popolo in questo Continente.

  4. Ottenere la discussione sulla situazione attuale delle relazioni tra gli Stati e il Popolo Rom.

  5. Condividere esperienze con le organizzazioni Rom delle Americhe, per avanzare nel consolidamento delle istanze di coordinamento del nostro popolo.

  6. Dotare il Popolo Rom delle Americhe di una sede internazionale e creare il suo statuto.

En constancia se firma en San Luis Potosí (Mexico) a los 25 días del mes de noviembre de 2005 por los delegados de las organizaciones y kumpania Rom de las Américas presentes:

Shona Paramush, LOLO DIKLO (EE.UU)
Ana Dalila Gomez, PROCESO ORGANIZATIVO DEL PUEBLO ROM (GITANO) DE COLOMBIA, PROROM
Mario Ines Torres, WESTERN CANADIAN ROMANI ALLIANCE, WCRA
Alexandre Flores, PROCESO ORGANIZATIVO DEL PUEBLO ROM (GITANO) DE BRASIL, PROROM-BRASIL
Lorenzo Armendariz, LATCHO DROM, MEXICO


JUANCARLOS GAMBOA MARTÍNEZ
Móvil: (57-1) 315-2255905
Dirección Electrónica: juancarlosgamboamartínez@yahoo.es

"Se non faremo l'impossibile, dovremo affrontare l'inconcepibile".