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Allocca riconferma la linea della Regione: "Inutili gli sgomberi dei rom"
Di Fabrizio (del 21/09/2011 @ 09:38:34, in Italia, visitato 1228 volte)

PisaNotizie.it

In occasione del convegno europeo "Senza dimora e flussi migratori", l'assessore regionale al Welfare ha ribadito la contrarietà alla pratica degli sgomberi, e alla riduzione della questione alla sola collocazione delle presenze sul territorio: "Non si risolve il problema spostandolo da un comune all'altro". Si attendono ora le decisioni della cabina di regia regionale che si riunirà la prossima settimana, e la discussione aperta in consiglio comunale a Pisa

Dopo le dure critiche espresse dall'assessore regionale Salvatore Allocca nei confronti della decisione del comune di Pisa di sgomberare 27 famiglie rom dal campo di Cisanello - una scelta definita "sorprendete e preoccupante", anche perché non annunciata all'interno della sede di cabina di regia regionale - continua il confronto tra lo stesso Allocca e l'amministrazione comunale pisana, anche in vista del tavolo regionale previsto per la prossima settimana.

A margine del convegno europeo dal titolo: "Senza dimora e flussi migratori", che si è svolto al Polo Carmignani nella giornata di venerdì 16 settembre l'assessore regionale ha ribadito la linea della Regione rispetto alla presenza di rom nel nostro territorio: "In assenza di risorse dobbiamo avere idee e per questo abbiamo istituito la cabina di regia regionale: servono politiche condivise tra i territori per affrontare la questione rom".

Ma soprattutto da Allocca è stato riconfermata l'idea dello stop agli sgomberi in quanto "inutili": "Mi rifiuto di pensare che quello dei rom sia solo un problema di collocazione sul territorio. E' chiaro che la politica degli sgomberi non serve, perché non si risolve il problema spostandolo da un comune all'altro".

"Servono - ha sottolineato così l'assessore - percorsi comuni e condivisi che coinvolgano i territori e se si decidono politiche condivise anche la Regione può dare un contributo investendo risorse".

"E' necessario quindi - ha concluso l'assessore regionale - lavorare tutti insieme, a cominciare dai comuni più esposti, per favorire percorsi di inclusione sociale e di integrazione vera. Il tavolo regionale serve a questo: a coordinare politiche comuni ed a elaborare una strategia condivisa".

Parole che non sono piaciute all'amministrazione comunale pisana. A replicare a distanza ad Allocca è stata infatti l'assessore alle politiche sociali Maria Paola Ciccone, che dal canto ha ribadito la situazione eccezionale del comune di Pisa: "Noi sul territorio gestiamo, attraverso la società della salute, circa 250 homeless e 800 rom, un numero di presenze di persone che vivono la marginalità superiore almeno del 25% a quelle che possiamo sopportare, anche se naturalmente si tratta di situazioni diverse tra loro".

"E' evidente - prosegue Ciccone - che servono interventi per diminuire questi numeri, per intervenire di più e meglio. Anche perché in realtà come la nostra dove i servizi pubblici funzionano, i servizi stessi diventano elementi attrattori per altre presenze. Quindi la cabina di regia regionale è indispensabile proprio perché tutti devono fare la propria parte".

Sugli sgomberi l'assessore comunale precisa che "le ordinanze dei comuni non sono fatte a cuor leggero, ma sono l'extrema ratio per ripristinare condizione di sicurezza e legalità anche a favore degli stessi rom".

Il confronto tra Regione e Comune di Pisa è quindi aggiornato alla riunione della cabina di regia regionale ma anche alla discussione a tema sui rom che si terrà in consiglio comunale a Pisa, alla presenza dello stesso Allocca, sulla base di mozione, presentata da Prc e Sel, e approvata in occasione dell'ultimo consiglio comunale.

Infine sempre al convegno su senza dimora e flussi migratori la dirigente della Divisione politiche sociali del Ministero del welfare, Cristina Belliri, ha annunciato che "entro dicembre avremo una fotografia precisa della marginalità in Italia: sapremo quanti sono i senza dimora sparsi sul territorio nazionale grazie a un'indagine condotta dall'Istat".

"Sarà un punto di partenza - ha aggiunto - per attuare interventi mirati e politiche di superamento della marginalità sociale. Intanto, a gennaio partirà nelle città sopra i 250 mila abitanti la sperimentazione della carta acquisti di cui saranno soggetti beneficiari gli enti no profit che avranno poi il compito di distribuirla tra gli indigenti".

"L'indagine dell'Istat - ha concluso Belliri - è condotta con una metodologia precisa che censisce tutti gli organismi, pubblici, privati e del privato sociale, che a vario titolo offrono servizi ai senza dimora e consentirà non solo di avere un numero preciso degli aventi bisogno, ma anche del tipo di servizi che si offrono e quelli che si potrebbero offrire".