Campo Cricoli, trasloco vicino
Di Fabrizio (del 20/07/2011 @ 09:03:07, in casa, visitato 1831 volte)
Il giornale di Vicenza 19/07/2011 NOMADI. L'assessore Giuliari ha chiesto ai
tecnici del Comune di individuare un'area adatta (notizie
precedenti NDR)
Il campo nomadi di via Cricoli
Il recente sequestro di un terreno agricolo in via Mantovani da parte della
polizia locale di Vicenza, e i dubbi conseguenti che fosse destinato a diventare
un campo nomadi, hanno riportato alla ribalta la questione dell'ospitalità alle
famiglie Sinti e Rom che vivono nel capoluogo.
Si torna a parlare, in particolare, della riqualificazione dei campi di via
Cricoli e di via Diaz, dove vivono rispettivamente una trentina e una decina di
famiglie. Il Comune ha ricevuto un finanziamento ministeriale di 400 mila euro
per i lavori, che naturalmente potranno essere avviati solo dopo che le famiglie
verranno temporaneamente spostate in un altro luogo.
«Sto aspettando una proposta da parte della struttura comunale - spiega
l'assessore Giovanni Giuliari - che suggerisca una soluzione, cioè un'area dove
accogliere le famiglie in via temporanea. Una cosa del genere è già stata fatta
quand'era assessore Sante Sarracco, allora venne utilizzata l'area in via
Cairoli dove ora c'è il parcheggio». Dopo la riqualificazione, il campo di via
Cricoli sarà necessariamente più piccolo «e non può essere altrimenti - dice
Giuliari - altrimenti rischiano di cadere nel fiume. Alcuni nuclei hanno già
trovato collocazione in un'abitazione, vedremo al momento come risolvere la
cosa». L'assessore sottolinea il positivo percorso fatto con le famiglie:
«Abbiamo fatto installare, e ringrazio Aim per la collaborazione, dei contatori
dell'energia elettrica, uno per ciascun nucleo, in modo che ciascuna famiglia
paghi ciò che è giusto. Abbiamo fatto degli incontri per dare le opportune
istruzioni. Non solo: ci sono stati due inserimenti lavorativi di giovani Sinti
in aziende, stanno andando molto bene. Collaboriamo con scuole e volontari per
seguire i bambini, anche dal punto di vista igienico. Con le famiglie del campo
abbiamo fatto un patto: basta atti contro la legge. Lo stanno rispettando. Mi
aspetto che ci siano polemiche - conclude Giuliari - ma vogliamo che la nostra
sia la città dell'accoglienza».
G.P.
|