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A Roma come a Gaza, di Piano Nomadi si muore
Di Fabrizio (del 18/02/2011 @ 09:24:48, in blog, visitato 2104 volte)

NO(b)LOGO Feb. 12th, 2011 at 11:17 PM

Dorina, 32 anni e Daniel, 3 anni,
25 dicembre 2008, morti bruciati nella pineta di Castelfusano
Andreia, 18 anni,
27 dicembre 2009, morta bruciata in via Ardeatina 630
Mario, anni 3, (nato in Italia)
26 agosto 2010, morto bruciato in via Morselli, (il fratellino di 4 mesi al momento dell'incendio è ancora in terapia per le ustioni)
Raul 4 anni, Fernando 5, Sebastian 11 e Patrizia 8 anni, (i tre più piccoli nati a Roma)
6 febbraio 2011, morti bruciati su via Appia Nuova a due passi dall'esclusivo circolo del Golf dell'Acquasanta.

L'attenzione sull'emergenza umanitaria per coloro che ci si ostina a chiamare nomadi (e nomadi non sono) si accende con la tragica ricorrenza dei roghi.

L'emarginazione uccide.

A Roma tutta la comunità Rom e Sinti conta poco più di settemila mila presenze. Otto tragiche morti su una popolazione così piccola sono uno sterminio vero e proprio.

Come provocazione si possono mettere a confronto le morti del Piano Nomadi di Alemanno con quelle dell'operazione Piombo Fuso.
Il numero di morti, rapportato alla popolazione, è paragonabile a Gaza ed a Roma, ma a Roma è assai più alta l'incidenza delle morte tra i bambini Rom.
 

  Striscia di Gaza Roma, presenza Rom
Popolazione 400.000 7.200
  Piombo Fuso Piano Nomadi
Morti 455 8
ogni 1.000 abitanti 1,1 1,1
di cui minori 87 6
ogni 1.000 abitanti 0,2 0,8


Giovedì 9 febbraio a piazza del Campidoglio Rifondazione ha partecipato alla manifestazione indetta da varie realtà dell'associazionismo, della politica e soprattutto dai comitati auto organizzate delle comunità dei Rom romani. In particolare hanno fatto sentire la loro voce i Rom che, dopo lo sgombero del Casilino 900, si sono trovati di fronte alla realtà delle false promesse della giunta Alemanno. (vedi il comunicato).

Essere contro il Piano Nomadi di Alemanno significa anche fare i conti con le responsabilità passate delle fallimentari gestioni delle giunte Rutelli e Veltroni.

Superare le politiche segregazioniste, operare per un generale diritto all'abitare.

Intanto la giunta parla di un ennesimo campo... a Malagrotta... nei pressi della discarica... ci si appresta a costruire una nuova discarica umana. Ed i fascisti tracciano i loro orrendi slogan sui muri.

 (il link per chi legge da Facebook)