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Germania
Di Fabrizio (del 12/01/2011 @ 09:37:48, in casa, visitato 2090 volte)

Da Roma_und_Sinti (i link sono in tedesco) NB: di Hugo Höllenreiner si trova una testimonianza (doppiata in italiano) nel DVD "A forza di essere vento"

Süddeutsche Zeitung von Viktoria Großmann

Hugo Höllenreiner in campo di concentramento fu una vittima di Josef Mengele. Ora sta cercando per sé e la sua famiglia una casa popolare - invano.

foto Vain (© Robert Haas)

Ad agosto 2010 Hugo Höllenreiner ricevette una lettera incoraggiante. Diceva: "Lei ha lasciato un appartamento in affitto ad Ingolstadt, ora abbiamo per lei una casa adatta. La lettera arriva dall'impresa cattolica Sankt Gundekar-Werk Eichstätt, che sta costruendo a Ingolstadt-Hollerstauden 142 appartamenti, 127 dei quali sono alloggi popolari.

Ciò che suona come un avviso di consegna è, tuttavia, per Peter-Stephan Englert amministratore delegato della St. Gundekar-Werk, solo "una lettera di vendita", inviata a tutti e 500 che avevano prenotato, personalizzata con nome e indirizzo. La pubblicità pare necessaria: i primi appartamenti dovrebbero essere abitati a marzo 2011, essendo pronti, ma sono stati siglati solo 45 contratti. Per Hugo Höllenreiner non ci sono appartamenti disponibili.

Höllenreiner ha 77 anni, nel 1943 con la sua famiglia - sono Sinti - fu deportato nel campo di concentramento di Auschwitz. Lì Höllenreiner dovette subire le "visite" del famigerato dottor Josef Mengele. Ne patisce tuttora le conseguenze fisiche e mentali, è considerato disabile grave.

Non lo sembra: Höllenreiner è un bell'uomo con i capelli bianchi, che va a fare una passeggiata con indosso un completo grigio chiaro ben curato. A novembre ha ricevuto un'altra lettera: "Siamo spiacenti di informarla che la sua domanda per i nostri appartamenti non può essere presa in considerazione". In precedenza a sua nipote, che vive con lui, era stato promesso a voce un appartamento.

Peter-Stephan Englert [...] ha detto della sua richiesta: "Il signor Höllenreiner ha 77 anni, si dovrebbe rivolgere all'assistenza sociale".

Dagli anni '90 Höllenreiner gira la Germania in qualità di testimone. Viaggia molto, parla regolarmente in occasione di eventi commemorativi a Dachau, Auschwitz-Birkenau e Bergen-Belsen. La sua storia è stata pubblicata in un libro e ha ottenuto un premio per la letteratura infantile. La sua storia è stata raccontata nelle scuole di Ingolstadt. Là vive assieme alla nipote e alla pronipote in un appartamento, che ora per loro è troppo caro. Perciò, alla fine del 2009 si iscrive a St. Gundekar-Werk. Nel novembre 2010 viene comunicato a sua nipote che non ci sono più appartamenti liberi.

"E' una brutta storia," dice Englert. E dice anche di essere timoroso, perché gli Höllenreiner "non nuotano nell'oro". Una volta che si omette lo stipendio, perché si avrebbe un caso di assistenza, l'ufficio avrebbe dovuto ordinare un appartamento più piccolo ed economico, e gli inquilini si sarebbero dovuti spostare di nuovo. "Vogliamo anche proteggere i nostri inquilini". Englert fa riferimento all'età di Höllenreiner, perché gli appartamenti non erano adatti per inquilini bisognosi di cure o su sedie a rotelle.

Höllenreiner, la nipote Silvana Lauenburger e sua figlia hanno un permesso di soggiorno.  Così Lauenburger si presenta a St. Gundekar-Werk, dicendo che loro vorrebbero vedere un quadrilocale. Più tardi, sembra, che l'appartamento fosse troppo grosso per le tre persone ed i particolari del contratto non erano soddisfacenti. "Ho chiesto allora un trilocale, ma il mediatore ha detto che erano andati tutti".

Per i Sinti non c'è alcun punto di riferimento

Lauenburger si sente discriminata; ritenendo di non ottenere l'appartamento, soltanto perché Sinti. Anche la loro figlia e nipote non hanno avuto nessun appartamento da St. Gundekar-Werk.

Non ci sono a Ingolstadt riferimenti per i Sinti nei bisogni sociali, come in grosse città come Norimberga o Monaco. Silvana Lauenburger si è dunque rivolta, così dice, ad Andreas Lehmann, sindaco di Ingolstadt. Una volta aveva mostrato rispetto per suo zio, andandolo a trovare in ospedale. Ma [stavolta] non aveva voluto riceverla.

"La discriminazione non è con noi", ha detto il sindaco, riferendosi al corpo sociale urbano. Anche St. Gundekar-Werk in settembre ha firmato un impegno volontario per combattere la discriminazione.

Parlando dello sviluppo a Ingolstadt-Hollerstauden, Englert ha detto che si dovrebbe fare attenzione alla selezione degli inquilini. Per questo ha incaricato un libero professionista "che ha talento nella selezione degli inquilini". Così il nuovo sistema automatico di ventilazione non era adatto a tutti. Gli appartamenti sono "case a basso consumo energetico", finanziati dallo stato. Se si rivelano troppo moderni, si rivolgono a lui per chiedere una casa tradizionale "siamo così flessibili". Però ad Höllenreiner ed alla sua famiglia non è stata offerta alcuna alternativa.

L'edilizia popolare è finanziata dal ministero degli interni. Qui non c'è un distaccamento che controlli l'assegnazione degli alloggi popolari. Chi si sente discriminato, riceve aiuto dall'agenzia anti-discriminazione di Berlino. Si verifica spesso che vi si rivolga per la ricerca di appartamenti, ha detto Jens Büttner dell'agenzia anti-discriminazione. In particolare, si sentono svantaggiate del mercato immobiliare, persone dal cognome che suona straniero o coppie omosessuali.