Al
MedFilm Festival 2010
Tony Gatlif
vince uno dei due premi più importanti, ovvero Amore e Psiche "Menzione
speciale" con la pellicola di produzione francese "Korkoro" (Liberté),
sulla tragedia di cui furono vittime le popolazioni sinte e rom durante il
nazismo e il fascismo.
Il film racconta le vicende di una famiglia probabilmente sinta manouche che
vaga in Francia nel 1940. Sono gli anni dell’inizio del Porrajmos. Dal 1940 al
1945, infatti, almeno 500.000 rom e sinti furono internati e sterminati nei
campi di concentramento e nei campi di sterminio, insieme a ebrei, handicappati
e omosessuali.
Il film di Gatlif ci mostra nella sua crudezza la storia di alcuni di loro. Si
potevano salvare i nostri protagonisti, grazie ad un francese che lottava contro
il nazismo. Ma loro scelgono la libertà e quindi andranno verso morte sicura.
Il regista ci porta in un mondo dove sinti e non sinti possono vivere insieme e
lottare per gli stessi ideali di libertà. Il tutto è visto con gli occhi
innocenti del piccolo Claude, orfano francese, che trova tra i sinti una nuova
famiglia e soprattutto uno zio pazzo di nome Taloche. È un film assolutamente
attuale che speriamo arrivi presto nelle sale italiane con una distribuzione
all’altezza dell’importanza della pellicola.