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Sinti, c'è il "Patto di cittadinanza"
Di Fabrizio (del 06/11/2010 @ 09:33:52, in casa, visitato 1568 volte)

quiBrescia.it venerdì 05 novembre 2010

(red.) Potrebbe finalmente trovare una soluzione la questione che ha visto contrapposti comune di Brescia e comunità sinti sulla questione del campo di via Orzinuovi (leggi qui, qui e qui).

La parola fine potrebbe essere definitivamente messa con il cosiddetto "Patto di cittadinanza", un documento, approvato da entrambe le parti, che consente la permanenza temporanea delle famiglie di sinti nel campo alla periferia della città e obbliga l'Amministrazione a bonificare l'area entro febbraio 2011.

Secondo quanto previsto nell'accordo, che è al centro di un incontro promosso da Arciragazzi, Cgil e Fondazione Piccini in programma sabato alle 21 nella Casa del Popolo di via Risorgimento 18, la Loggia "procederà alla chiusura del campo allo scadere dell'anno di validità del Patto, prorogando eventualmente i tempi dello sgombero per massimo tre mesi, in funzione del rispetto o meno delle regole stabilite e dell'impegno assunto nella ricerca di proposte alternative di collocazione".

Il Patto ha ottenuto il sì anche di Damiano Galletti, segretario della Cgil di Brescia (leggi qui) che si era battuta per una bonifica del campo, e da Donatella Albini, consigliere comunale.

Le venti famiglie attualmente nel campo di via Orzinuovi vi potranno rimanere fino al completamento dei lavori, al termine dei quali cinque di esse saranno trasferite in un altro contesto con il supporto del comune.

I sinti, per rimanere nel campo, saranno tenuti a rispettare il pagamento di alcune quote (leggi qui).

L'accordo prevede anche che in ogni piazzola possano sostare due caravan, mentre nell'area attrezzata per famiglie non potranno fermarsi altri mezzi.

Una volta avvenuta la bonifica dell'area, ogni nucleo familiare dovrà versare al comune 150 euro al mese per i consumi elettrici. 50 euro in più nel caso in cui nella piazzola fosse presente più di una famiglia.

La spesa per l'acqua, invece, sarà suddivisa in base al numero degli occupanti, calcolato al 50% per i bambini al di sotto dei 12 anni e secondo i consumi effettivi.

Inoltre, i sinti dovranno pagare 47 euro mensili per lo spazio occupato. La manomissione e/o il danneggiamento delle strutture presenti nell'area comporteranno invece l'allontanamento delle famiglie responsabili.