Da
Czech_Roma
Le reazioni al verdetto di Vítkov (vedi
QUI ndr) e la lunghezza della sentenza non hanno sorpreso. Quanti
concordano con quella la trovano giustificata, e quelli che non sono d'accordo
si pongono delle domande. Oltre alle legittime opinioni sulla lunghezza della
condanna in relazione al crimine in questione, ci sono anche opinioni
(soprattutto su internet) che ripetono all'infinito le aperte invenzioni, le
bugie e gli stereotipi sulle vittime.
Tali ripetizioni evidentemente aiutano qualcuno ad evitare il doloroso
riconoscimento che siamo capaci della peggior sorte di atrocità, inclusa mandare
a fuoco un'intera famiglia. Questo vale per tutti quanti, che pur non
approvando le atrocità, tentano nei fatti di giustificarle riferendosi alle
"malefatte degli zingari" nel loro complesso. Sono guidati a ciò dall'antiziganismo,
che nella Repubblica Ceca si basa sulla nostra classica invidia. Durante le loro
generalizzazioni, gli antiziganisti spesso spandono bugie e calunnie sui Rom
[...]. Amano prendere esempi dai media sui Rom coinvolti in crimini. A loro non
importa che anche i non-Rom commettano i medesimi crimini, perché non è il
crimine in sé che loro importa - sono gli "zingari". I loro interlocutori in
queste discussioni su internet includono, naturalmente, neonazisti, razzisti, e
sociopatici incapaci di empatia. E' sintomatico che tutti si riferiscano agli
incendiari razzisti come ai "ragazzi di Vítkov".
C'è, tuttavia, un segno di speranza. Persone comuni e ragionevoli hanno
iniziato a partecipare a queste discussioni sempre più spesso. Questa gente non
si fa prendere dal gioco a chi grida più forte, e dai suoi soliti trucchi, e
sembra sentire un bisogno di esprimersi più forte che nel passato.
Tutto ciò sta avvenendo sulla pagina Facebook "Non sono d'accordo con la
condanna per i Ragazzi di Vítkov", o durante "eventi" in Facebook come quello
chiamato "Nel caso di Vítkov chiediamo la stessa punizione per i genitori di
Natálka!"
"I genitori che lasciano bruciare il loro figlio non meritano milioni di
corone, ma la prigione". Questa è la richiesta di Petra Ramešová, František Fanz
e Bára Pertlová, fondatori dell'evento Facebook intitolato "Nel caso di Vítkov
chiediamo la stessa punizione per i genitori di Natálka!" Tutti e tre, e non
sono soli, stanno ovviamente commettendo il reato di diffamazione ma, ancora più
importante, stanno cinicamente mentendo per parlare male dei Rom e giustificare
il tentato assassinio della famiglia rom.
Le testimonianze rese in tribunale dai genitori e dai nonni di Natálka
differiscono tra loro in alcuni dettagli, ma ci sono diverse possibili ragioni
per questo: la commozione per il fuoco stesso, il fatto che gli eventi accaddero
più di un anno fa, ed altre ragioni naturali. In nessuna circostanza la loro
testimonianza o quella di chiunque altro ha portato alla conclusione che abbiano
"lasciato bruciare la loro bambina". Al contrario, sono stati loro che hanno
portato via Natálka dal fuoco. Non ci sono neppure indicazioni, come sostenuto
da qualcuno, che durante l'assalto non fossero a casa ma nel pub, o che avessero
in casa merce rubata, a cui tenevano più della loro figlia. Tutto ciò è pura
diffamazione inventata da chi odia i Rom nel loro complesso. Molti di loro
presentano anonimamente le loro opinioni.
Il comportamento di questi antiziganisti, neonazisti e razzisti porta
tensioni sociali e violenza come gli incendi ed altri attacchi violenti commessi
contro i Rom. Il tentato omicidio di Vítkov è stato solo uno dei tanti. Dal
punto di vista dei media, ci ha mostrato solo la cima dell'iceberg della
crociata anti-Rom. Dove finirà, nessuno lo sa - e per questo è un bene che i
"Ragazzi di Vítkov" siano stati condannati dal sistema giudiziario (la sentenza
non ha ancora avuto effetto). Attraverso il tribunale, la società ha fatto
sapere che l'antiziganismo, il razzismo e le violenze ad essi collegate sono
fenomeni completamente inaccettabili.
František Kostlán, translated by Gwendolyn Albert