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Roma_Daily_News
Reuters AlertNet.org - Source: World
Vision Middle East/Eastern Europe/ Central Asia office (Reuters e
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Una delle otto famiglie rom inizia ad insediarsi
nella loro nuova casa. Photo by Isabela Stefan - World Vision MEERO, http://meero.worldvision.org
17/08/2010 - Nuove case per otto famiglie rom nel comune di Cumpana,
distretto di Costanza, hanno non solo cambiato le loro vite, ma hanno anche
avuto un impatto positivo sull'intera comunità. Un anno fa, l'Organizzazione di
Base Comunitaria (CBO) ottenne il suo primo prestito dall'Unione Europea, in
partenariato col consiglio locale ed il municipio, per costruire otto case per
famiglie rom svantaggiate del posto. Settimana scorsa, le otto
famiglie rom selezionate si sono trasferite nelle loro nuove case e hanno
iniziato a decorarle, pulirle e arredare le stanze. E' già evidente che il
progetto ha cambiato l'attitudine dell'intera popolazione rom di Cumpana e sta
nel contempo ricostruendo la fiducia nell'appoggio della comunità ed aumentando
l'auto rispetto dei Rom.
L'aspetto contento dei nuovi proprietari dice tutto. Camminano con orgoglio,
sorridono apertamente e parlano con esuberanza delle loro nuove case. Avere una
casa propria da a queste famiglie un senso di uguaglianza con gli altri nel
comune e con la comunità maggioritaria e le loro facce lucenti rivelano quanto
ciò sia importante.
Nuren, 33 anni e madre di tre bambini, viveva in una baracca di fango e
cartoni, senza servizi e acqua corrente. Il tetto sfondato era una fonte
costante di pericolo per i bambini e quando pioveva la casa spesso si allagava.
Ora, hanno una casa di tre stanze con bagno e cucina interni.
Dice Nuren: "Ero ansiosa di entrare in casa mia e quello che ho provato
quando l'ho fatto è stato meraviglioso. Anche se c'è ancora molto lavoro, è casa
mia e lo farò con tutto il cuore."
A Cumpana vivono circa 900 Rom, e qui i tassi analfabetismo e di
disoccupazione sono molto alti.
Aise Hasan è un'altra madre di cinque bambini, il più piccolo ha solo due
mesi. Questa famiglia è molto povera ma sta facendo ogni sforzo per finire la
casa. Ali Regep, il compagno di Aise, investe ogni soldo risparmiato per
comperare la pittura per decorarla. Dice che celebreranno il trasloco nella
nuova casa appena l'abitazione sarà pronta. Nel frattempo, Aise cura i bambini e
aiuta Ali come può.
"La prima notte sotto questo tetto, ho pregato e ringraziato Dio per un
regalo simile. Persino nei miei sogni più audaci, non avevo il coraggio di
chiedere una casa così bella. Prima, vivevamo in una piccolo stanza in affitto.
Adesso abbiamo tre stanze ed un grande bagno. Ho lavato i bambini nella vasca,
con l'acqua calda. E' bello e ci sentiamo rispettati, come esseri umani. Appena
possibile, mi sposerò con il mio compagno per vivere legalmente insieme sottola
benedizione divina," dice Aise.
Come da accordo, le famiglie rom dovranno coprire i costi di acqua ed
elettricità e dopo cinque anni di locazione soddisfacente, ne assumeranno la
proprietà. Le famiglie che non manterranno le promesse di curarsi dell'alloggio,
perderanno l'opportunità della proprietà - una condizione che i membri
dell'Associazione credono aumentare il senso di responsabilità sin dall'inizio.
"Il processo di selezione è stato duro. Prima, abbiamo selezionato 100
famiglie rom povere, condotto investigazioni sociali per ognuna di loro e poi le
abbiamo ristrette a otto.. Alcuni dei criteri di differenzazione erano: numero
dei bambini, livello di alfabetizzazione, situazione finanziaria, se i bambini
erano iscritti a scuola, possesso di carta d'identità, livello dei debiti,
sanzioni o precedenti penali," dice Marcela Avram, capo referente sociale per il
comune e Manager assistente del progetto.
Scopo del progetto è di di integrare i Rom nella comunità aiutandoli a
qualificarsi per lavori di costruzione ed incoraggiandoli a mandare i bambini a
scuola. Il consiglio locale ha co-finanziato il progetto con 52.725 euro ed
assistito con la raccolta dati e selezione dei beneficiari. Altri 200.000 euro
sono stati forniti tramite i fondi PHARE (Unione Europea).
"Queste otto famiglie rom che andranno nelle nuove case hanno avuto un
effetto straordinariamente positivo sull'intera popolazione rom di Cumpana. I
residenti rom non credevano che i Rumeni li avrebbero aiutati. Ora ci credono,
ed hanno cambiato il loro atteggiamento. Ti salutano differentemente, con
maggior rispetto. E poi, non sono più recalcitranti ed aggressivi. Con questo
progetto abbiamo fatto di passi positivi e le cose miglioreranno dopo che verrà
sviluppato un secondo progetto simile, il cui obiettivo è costruire altre dieci
case per i Rom," dice Mitu Stan, consigliere locale per i Rom e membro
dell'Organizzazione di Base Comunitaria di Cumpana.