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Appunti napoletani
Di Marco Nieli (del 01/11/2005 @ 10:42:04, in Italia, visitato 2737 volte)

Ricevo una lettera gradita e inaspettata da Marco Nieli, vicepresidente Opera Nomadi di Napoli. Dopo Barbara, del comitato chi Rom e chi no, è la seconda voce che ci arriva da Napoli.

Comincio riprendendo due comunicati che riguardano prossime iniziative. Seguiranno da qui a domenica, altri racconti che offrono uno spaccato di vita dei Rom di periferia.

A Marco, un sentito grazie e a presto

PROPOSTA DI COSTITUZIONE DI UN COMITATO CITTADINO SULLA QUESTIONE ROM A NAPOLI
 
 
Cari compagni e amici, nell'informarvi che la prima battaglia contro il muretto previsto al campo musulmani di viale della Resistenza di Scampia (per isolare i rom dalla scuola "rosa", il 10° circolo didattico, per questo muro il comune prevedeva di spendere 55.000 euro!!!) è stata dall'assessore Tecce e dall’Opera Nomadi vinta con la sospensione della delibera, cui seguirà la rinegoziazione dell'intervento con accoglimento di alcune richieste minime di vivibilità per i Rom stessi (ormai cittadini napoletani non riconosciuti da circa 15 anni), vorrei rilanciarvi l'idea del comitato cittadino sulla questione Rom, che si potrebbe chiamare COMITATO VIA LUFRANO.
 
Prendendo spunta dalla dramnmatica situazione dei rom di Casoria, via Lufrano (circa 400 Rom rumeni sotto sgombero prefettizio per i lavori della TAV e le infilitrazioni tossiche del sottosuolo; tra l'altro il sindaco gli nega anche l'acqua e la scuola, con i bambini che muoiono sotto treni e auto), il Comitato dovrebbe essere lo spunto per una mobilitazione della società civile allo scopo di fare pressione sulle istituzioni per avviare politiche di accoglienza sul territorio napoletano di questa minoranza europea senza diritti perché ancora a torto ritenuta nomade, nonché per contrastare le uniche misure in atto, vale a dire quelle repressive (sgomberi di baraccopoli, rastrellamenti di minori, espulsioni, discriminazioni).
Come proposta di piattaforma da discutere collettivamente nella plenaria del comitato, mi sento di avanzare i seguenti punti:
-no a tutte le ipotesi di sgombero coatto delle baraccopoli (esperienze particolarmente traumatiche per questa gente pacifica e già discriminata in partenza nelle loro patrie di origine), al contrario, chiusura delle bidonville solo dopo aver preventivato una soluzione di accoglienza anche temporanea (centri di accoglienza, aree attrezzate con roulottes), in attesa di soluzioni di più lungo termine;
-differenziazione dei percorsi di inserimento e accoglienza, abitativa e lavorativa (per i Rom rumeni si è sperimentato positivamente a Napoli il centro di prima accoglienza, per poi passare alla seconda accoglienza o anche alla casa; per gli slavi, piccoli villaggi attrezzati e integrati e/o case)
-stop al rastrellamento razzista dei minori ai semafori, provvedimenti miopi e controproducenti, che su larga scala si configurano come vero e proprio genocidio culturale di un popolo; loro sostituzione con serie politiche di accoglienza, interventi sulle famiglie, sulla scuola, sul lavoro;
-pressione a tutti i livelli, locale, nazionale e internazionale affinché si concordino politiche di accoglienza nei paesi di origine, invece di deportazioni ed espulsioni di massa o individuali (il governo rumeno, che disconosce l'esistenza di una questione rom al proprio interno, non rimuove gli ostacoli a una piena integrazione di questa consistente minoranza nella società rumena, salvo poi sequestrare i passaporti ai Rom clandestini che rientrano, o rendere più difficili le partenze; con tutto ciò, l'Europa è pronta a fare entrare questo paese nella Comunità nel 2007);
-resistenza e rifiuto del razzismo e della discriminazione razziale a tutti i livelli: i Rom saranno pure degradati per l'abbandono e le persecuzioni a cui sono sottoposti da secoli, a volte sono dediti ad attività illegali, ma sono l'unico popolo pacifico per inclinazione, senza stato e senza eserciti da sempre e per questo più vulnerabili e indifesi.
Sono le persone "per bene", in giacca e cravatta, che lavorano per le impersonali multinazionali in giro per l'Occidente a provocare massacri, terrorismo di stato e non, catastrofi ambientali, fame, miseria e analfabetismo per miliardi di persone sul pianeta...
Mi piacerebbe discutere questi e altri punti con voi in un incontro specifico sul tema, in vista di una campagna da mettere in piedi e di altre iniziative che si possono concordare insieme.
Dice un proverbio rom: se vuoi rispetto, dai rispetto!!! Cominciamo a dare rispetto a queste persone, con le loro storie umane, spesso drammatiche e commoventi, per le quali si potrebbe fare moltissimo con poco, se solo se ne avesse la volontà politica!!!
 
Per adesioni e altre proposte, scrivetemi o contattatemi ai miei recapiti:
vicepresidente Opera NOmadi di Napoli,
tel./fax: 081447497 o 3382064347
NO ALLO SGOMBERO DEI ROM RUMENI DI VIA LUFRANO!!!! SI A SOLUZIONI DI ACCOGLIENZA E VIVIBILITA’ PER QUESTA MINORANZA SENZA DIRITTI!!!!
 
 
 
Per Giovedì 3 novembre 2005 si aspetta una gigantesca operazione di polizia ordinata dalla Prefettura di Napoli per i 340-400 Rom rumeni di Casoria, v. Lufrano. Dopo 3 anni di infruttuose e sterili trattative con il Comune, la Provincia e la Regione non si è trovata nessuna soluzione, anche di emergenza, per accogliere queste persone venute in Italia in cerca di una vita dignitosa, non per delinquere o per rubare i nostri figli, come vergognosamente scrivono i giornali.
Di fatto, ancora una volta, lo scenario che si prospetta è quello solito, cui abbiamo già assistito a Torino, a Foggia, a Bologna recentemente con Cofferati, e a Fuorigrotta, Napoli, l’anno scorso. Le uniche misure previste dalle istituzioni nei confronti di questa minoranza senza diritti da sempre sono repressioni, sgomberi forzati, deportazioni e rastrellamenti di minori.
Quello che invece non ci stancheremo mai di chiedere e di ripetere è che con un minimo sforzo si potrebbe realizzare una prima accoglienza per poi canalizzare e regolarizzare i singoli percorsi sulla base delle esigenze della singola famiglia (casa, lavoro, scuola e formazione, permessi di soggiorno). Politiche di accoglienza e sociali, concordate a livello internazionale, sono una soluzione certo più efficace degli sgomberi e delle deportazioni. Ma perché non si vuole arrivare a discutere seriamente queste proposte?
Forse perché l’accoglienza dei Rom non paga in termini elettorali, mentre gli sgomberi sì?
 
Riprendendo la mobilitazione dei Rom di via Lufrano insieme alle forze politiche e sociali che intendono opporsi allo sgombero, chiediamo di riprendere le trattative, coinvolgendo tutte le istituzioni (Comune di Casoria, Provincia, Regione, Prefettura e Questura) per discutere soluzioni serie e ragionevoli di breve e lungo termine.
 
Per tale circostanza, si chiede tavolo interistituzionale urgente con Prefettura, Regione e Provincia.
 
 
MERCOLEDI’ 2 NOVEMBRE ORE 10.00
PRESIDIO
IN PIAZZA DEL PLEBISCITO - PREFETTURA DI NAPOLI
 
 
 
COMITATO IMMIGRATI NAPOLI – COMUNITA ROM RUMENI DI CASORIA - OPERA NOMADI - COLLETTIVO NO BORDER – LaB. INSURGENCIA – LAB. SKA – FED. REGIONALE RdB/CUB –– Ass. SENSA FRONTIERE – RED LINK - Ass. NEW PLANET – Ass. SRI LANKESI IN ITALIA