Da
British_Roma (cronologia della vertenza di
DALE FARM)
I Viaggianti di Dale Farm: "Non ci arrenderemo e non ce ne andremo" by
Rachel Stevenson
A Dale Farm nell'Essex, il più grande sito in GB di Zingari e Viaggianti,
le famiglie si oppongono ad uno dei più grandi sgomberi della storia britannica
27/07/2010 - Per il momento, regna la pace nei pomeriggi di Dale Farm, che
ospita circa 1.000 persone ai margini di Basildon, nell'Essex. I cani dormono
nei vicoli, le donne vanno avanti e indietro, stendono il bucato, riordinano
casa. Quando finisce la scuola, il ronzio della vicina A127 viene soffocato dai
giochi dei bambini, che corrono attorno in bici. Nei caldi giorni estivi, ci
sono le grida e le delizie delle lotte con l'acqua. Potrebbe sembrare
qualsiasi sistemazione estiva in Gran Bretagna.
Ma tutto ciò è lontano da un idillio suburbano. Qui vengono disegnate le
trincee di uno dei più grandi sgomberi della storia britannica. Dale Farm è il
più grande sito in GB di Romanì e Viaggianti Irlandesi, e una parte di esso sta
per essere demolita.
Un certo numero di Zingari e Viaggianti ha vissuto a Dale Farm del tutto
legalmente dagli anni '60. Negli anni, si sono aggiunte più famiglie dopo che i
consigli iniziarono a chiudere i siti pubblici ed i Viaggianti furono obbligati
a cercare posti permanenti dove insediarsi. Ma il terreno che i nuovi arrivati
comprarono a Dale Farm è cintura verde protetta, rendendovi lo sviluppo
illegale. Dopo una quinquennale battaglia legale col consiglio, sono stati
nominati gli ufficiali giudiziari per sgomberare circa 90 famiglie dai lotti non
autorizzati.
"Non ce ne andremo," proclama uno striscione appeso all'ingresso. Oltre il
filo spinato avvolto attorno alle impalcature, fervono i preparativi per
resistere agli ufficiali giudiziari. Recentemente, il consiglio ha demolito dei
lotti di un sito più piccolo e non autorizzato lì vicino, cosa che ha messo
tutti in allerta. Si profila un brutto confronto.
"I nostri ragazzi sono pronti a quando arriveranno gli ufficiali giudiziari.
Non intendiamo alzarci ed andarcene - ci sarà una lotta terribile e non vogliamo
che succeda," dice Mary Ann McCarthy, nonna di 69 anni che con la sua famiglia
ha vissuto a Dale Farm per otto anni. "Sono passata attraverso gli sgomberi e ho
visto cose - gente che urlava e donne che si strappavano i capelli. Questo non
dovrebbe succedere mai."
Alcuni dei residenti dei villaggi vicini, d'altronde, applaudiranno ai
bulldozer. Ci sono denunce di reati e per comportamento antisociale ed
intimidatorio da parte dei Viaggianti. Un uomo del posto, che non vuol essere
nominato, ha detto. " Dobbiamo rispettare le leggi sulla pianificazione - non
possiamo costruire dove ci piace, perché dovrebbero farla franca?"
I Viaggianti dicono che le leggi sulla pianificazione sono discriminatorie
nei loro confronti, e che non hanno altro posto dove andare. "Qui ci sono
persone davvero malate, che non possono tornare sulla strada," dice McCarthy.
"Senza un indirizzo, non puoi avere dottori, i nostri bambini non possono andare
a scuola. I nostri campi sono stati chiusi e barriccati. La vita del nomade è
finita per i Viaggianti."
Anche se rimangono come un gruppo etnicamente definito, con le loro pratiche
culturali e lingua, circa i due terzi della popolazione zingara e viaggiante
britannica ora vive nelle case. Il problema dei siti non autorizzati è
minoritario, e la gran maggioranza di quanti vivono in roulotte lo fanno in
terreni di loro proprietà o affittati da privati.
Basterebbe un miglio quadrato di terreno a fornire a tutte le famiglie
zingare e Viaggianti in GB un posto dove stare, secondo una relazione della
Commissione sull'Eguaglianza ed i Diritti Umani, ma c'è carenza di piazzole
autorizzate. Tuttavia, il governo ha tagliato 30 milioni di sterline per il
finanziamento di nuovi siti.
Il consiglio di Basildon sta facendo tutto il possibile per evitare uno
sgombero a Dale Farm. Ha offerto ad alcuni residenti una sistemazione
alternativa e sta incoraggiando la gente ad andarsene volontariamente. Ma i
Viaggianti dicono che questa non è una soluzione realistica.
"L'unica cosa che ottengono è di spostarci da un'altra parte, cosa sperano di
ottenere mandandoci fuori da qui?" chiede McCarthy. "Tutti devono avere un posto
dove vivere, un posto dove andare. Perché non ci lasciano restare in pace e
tranquilli sulla terra che abbiamo comprato e pagato?"