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Milano, segretario della Lega Nord rapinato dai rom. "Ora basta, devono andarsene"
Di Fabrizio (del 12/07/2010 @ 09:21:33, in Italia, visitato 1555 volte)

Del fatto avevo letto in settimana. Ecco un articolo che qualche dubbio lo solleva

IL LEVANTE - DOMENICA 11 LUGLIO 2010 07:51 DI SONIA DI MAURO

Via Martirano, zona alla periferia di Milano, è lo scenario dello "strano" furto di cui è stato vittima lo scorso 6 giugno, Igor Iezzi, segretario della Lega Nord Milano, insieme ad una giornalista con la quale organizzava un documentario sui rom.

Ancora poco chiari i fatti. Secondo il racconto del diretto interessato, il leghista Iezzo, si trovava insieme alla giornalista nel campo rom, quando, durante l'organizzazione delle riprese, sono stati avvisati della presenza dei vigili che stavano multando le loro automobili parcheggiate poco distante. Recatisi sul posto, il segretario e la giornalista, hanno appreso che in realtà i vigili erano lì perché insospettiti dall'armeggiare di alcuni rom intorno alle auto. "A me hanno spaccato il vetro e rubato due cellulari, mentre alla giornalista hanno forzato il baule portando via la borsa con tutti i documenti, un navigatore e mille euro in contati. Poi è arrivata la polizia e tutta la refurtiva è stata recuperata. Tutta tranne i mille euro che la giornalista aveva con sé perché sarebbe dovuta andare a pagare l'affitto" racconta Iezzi.

Diversa la ricostruzione dei fatti fornita da diversi giornali locali che parlano di un invito ad allontanarsi, che le due vittime avrebbero ricevuto da un rom e al quale sarebbe seguito la scoperta del furto. Solo dopo sarebbe stata chiamata la Polizia locale che avrebbe condotto una "lunga ‘trattativa' con i nomadi" fino a giungere "al ‘ritrovamento' di gran parte del bottino".

Al di là di qualche strana incongruenza, (i vigili c'erano o non c'erano?), è inevitabile porsi qualche quesito: se la Polizia ha contrattato a lungo con i nomadi, come mai si legge che "nessuno è stato riconosciuto"? e soprattutto, come mai non c'è stato alcun arresto?e le telecamere che riprendevano il campo per il documentario?

Senza contare che è altresì strano che un uomo tanto ostile agli immigrati di ogni razza ed intenzionato a "continuare con gli sgomberi", come lui stesso ha più volte affermato, lasci due cellulari in macchina nelle immediate vicinanze di un campo rom.

La scarsa simpatia che Iezzo già provava per i rom è deducibile, inoltre, dalle affermazioni che hanno immediatamente seguito il furto: "Questa è la dimostrazione che i rom se ne devono andare e che non hanno alcuna intenzione di integrarsi. Dobbiamo proseguire con la politica degli sgomberi perché l'unico numero da associare alla parola nomadi deve essere lo zero".

Gli fa eco l'assessore alla Sicurezza della Provincia di Milano, Stefano Bolognini il quale afferma che il furto "dimostra ancora una volta che nonostante il contributo per l'integrazione predisposto dal ministro Roberto Maroni, questa gente preferisca delinquere piuttosto che intraprendere la strada della legalità. Il piano che prevede da qui al 2011 la chiusura dei campi nomadi - aggiunge Bolognini - deve andare avanti in modo più deciso. E coloro che non rispettano il patto della legalità devono essere espulsi con fermezza".

Solidarietà anche da parte del presidente del Consiglio regionale Davide Boni che con toni più pacati prosegue sulla scia dell'assessore milanese : "Tutta la mia solidarietà al segretario Iezzi - ha affermato - per la brutta vicenda che l'ha visto protagonista e che ancora una volta ha evidenziato come qualcuno non sappia minimamente cosa significhi vivere nel rispetto delle regole".

Se zero valgono i rom, zero varranno anche i dubbi di coloro che hanno riflettuto sull'accaduto eppure la libertà di pensiero dovrebbe essere ancora consentita.