Venerdì scorso su Facebook girava questo appello: Alle
h.7.30 sarà sgomberato il campo rom di v.le Forlanini. A tutti quelli che
potranno l'appuntamento è per le h.6.45 muro ex caserma Forlanini. Sul blog
di
Luciano Muhlbauer ecco com'è andata:
De Corato i comunicati stampa li produce in serie. In particolare gli
piacciono quelli che aggiornano il suo personalissimo contatore degli sgomberi
di rom. Gli piacciono così tanto che ieri si è fatto prendere la mano,
rivendicando per mezzo stampa uno sgombero immaginario.
E così, per evitare che qualche giornalista se ne accorgesse e per salvare la
faccia al nostro vice, la Polizia Locale è stata mobilitata immediatamente ed ha
eseguito lo sgombero ex post. Ma sabato di solito non si fanno queste cose,
perché i servizi sociali durante il weekend non sono disponibili. E quindi,
stamattina in viale Forlanini, nella zona ex-caserma, non c’era nemmeno un
funzionario dei servizi sociali, ma soltanto poliziotti locali.
Ma andiamo con ordine. Ieri in tarda mattinata il vice della Moratti ha
sfornato un lunghissimo comunicato stampa con il quale annunciavo gli sgomberi
n. 282 e n. 283. "Doppio sgombero" gongolava il vice, uno in via Colico e
l’altro "in un'area privata di via Forlanini vicino all'ex caserma militare.
Amsa ha provveduto a ripulire i luoghi da rifiuti e masserizie".
I più sorpresi della notizia erano i volontari della zona che seguono da
tempo le famiglie rom e che erano presenti sul posto. Infatti, ieri non è
successo assolutamente nulla. Né sgomberi, né Amsa che ripulisce.
A questo punto possiamo soltanto provare ad immaginarci quello che è successo
in Comune. Lo sgombero era effettivamente programmato per ieri mattina –infatti,
questo è quanto si aspettavano i volontari-, ma poi qualcuno dalle parti della
polizia locale si sarà accorto che c’era lo sciopero generale e che forse non
era in grado di garantire il personale necessario. Quindi, rinviato tutto, ma si
era dimenticato di avvertire il capo -oppure anche in polizia locale non ne
possono più di De Corato?- che nel frattempo fremeva nel suo ufficio con il
comunicato stampa già pronto.
Il vice, da parte sua, parla molto di sgomberi, abusivi eccetera, perché
questo fa bene alla sua campagna elettorale permanente, ma poi più di tanto non
gliene frega e così non ha verificato un bel niente. Un ok all’addetto stampa e
avanti con il prossimo comunicato sul prossimo argomento.
Quando qualcuno gli avrà detto come stavano le cose si sarà arrabbiato e così,
sabato o non sabato, servizi sociali aperti o chiusi, che caschi il mondo, ma lo
sgombero andava recuperato ex post. E così è stato.
Ora, per concludere, potremmo farci tutti quanti una bella risata di fronte
alla sempre più farsesca politica degli sgomberi della destra cittadina, se non
fosse che di mezzo ci sono delle persone in carne ed ossa, bambini compresi,
nonché la decenza e il decoro della città.
De Corato dovrebbe chiedere scusa e qualcuno dovrebbe spiegargli che la cosa
pubblica non è cosa sua, da utilizzare per i suoi fini politici privati.
Post Scriptum: se i rom a Milano sono soltanto qualche migliaio,
secondo i dati della Prefettura e del Ministero degli Interni, e se il Comune ha
effettuato 283 sgomberi, cioè praticamente uno sgombero ogni 10 persone, come
mai ci sono ancora insediamenti rom a Milano? Non sarà che tutto è una
gigantesca presa per i fondelli ad uso e consumo dei vari De Corato e Salvini,
con l’inaccettabile conseguenza di un sacco di bimbi costretti a crescere sotto
i ponti e nelle baracche?