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Non permetteremo l'allontanamento di un'anziana romnià
Di Fabrizio (del 04/06/2010 @ 09:05:52, in casa, visitato 1774 volte)

Gli zingari rappresentano un pericolo per i cittadini rhodensi?

A prestare attenzione a quanto accade nella vicina Milano e in molti Comuni dell'hinterland confinanti, tutti interessati dalle medesime opere: Expò, Fiera, speculazione edilizia… sarebbe forse più saggio preoccuparsi, in modo grave e legittimo, degli appetiti e dei grandi profitti della 'ndrangheta che prosperano nella produttiva Lombardia, spesso tra la disattenzione generale e le zone d'ombra in cui s'indebolisce l'operato della Pubblica Amministrazione, piuttosto degli orticelli in cui "pascolano" le famiglie rom…

Tuttavia, per tornare ad argomenti più "tranquillizzanti" e che paiono riempire di colore l'operato di facciata di questa Amministrazione, ci chiediamo che cosa avrebbe pensato il Signor Sindaco se fosse transitato dal campo rom di via Sesia, Sabato scorso, imbattendosi in una quindicina di bambini intenti a giocare liberi e gioiosi, tornando con la memoria a ritroso alle strade sterrate battute in campagna elettorale, in visita ad alcune di quelle famiglie zingare che, una volta diventato primo cittadino, avrebbe fatto poi sgomberare (ma allora, che cosa era andato a dir loro in quelle settimane??).

Ma forse si trattava di una spensieratezza solo momentanea, tipica dei bambini, che presto verrà interrotta e riportata alla realtà dal prossimo allontanamento di un'anziana signora non da una casa occupata illegalmente e magari attraverso il pagamento di una mazzetta a chi controlla il racket degli "affitti" (come a Baggio, in via Lorenteggio, a Q.to Oggiaro o v.le Sarca… e a Rho, come stanno le cose?), ma a una persona ammalata, con difficoltà di deambulazione, nemmeno un euro in tasca, insomma, un'anziana come tante che si vedono anche qui rivolgersi ai centri di carità perché i servizi pubblici sono assenti o distratti, forse un po' più malconcia della nostra più nota "vicina di casa".

Nulla di nuovo sembrerebbe suggerirci l'esperienza, considerato anche il sospetto che grava per i ricorrenti "abusi d'ufficio", ai danni dei più deboli s'intende (come l'allontanamento di un dializzato dalla propria casetta, la contestazione impropria di utilizzo delle strutture comunali a due nuclei, il rifiuto della residenza a chi avrebbe tutti i diritti di chiederla e ottenerla, l'abbandono di persone in stato di grave sofferenza psicofisica, le violenze morali a cui vengono sottoposti i minori, non dai propri genitori (!!), ma da chi occupa i Servizi, cioè rappresenta le Istituzioni).

E' Il paradosso imbarazzante di un'Amministrazione che per affrontare la ricollocazione di 7 famiglie rom, l'anno scorso prima presenta un Piano d'Integrazione (per oltre 1 milione di euro) che gli viene assegnato dal Ministro Maroni, come per molti altri Comuni, indirizzando poi (ma forse sarebbe più logico dire "distraendo"?) i finanziamenti statali assegnati verso azioni non finalizzate allo scopo dichiarato (ma non erano i Rom i furbacchioni?!).

E che, invece di affermare con fatti verificabili e tangibili i principi di trasparenza pubblica che contraddistinguono il carattere di ogni buona amministrazione (e che come sappiamo prevengono sul nascere comportamenti e interessi illegittimi di chicchessia), si abbandonano a litigi interni alla maggioranza o a politiche demagogiche e creative, anziché gestire le risorse a disposizione della collettività per dare un sostegno all'abitazione, senza magari ricadere nelle solite pratiche del clientelismo... clericale.

O ancora, forse solo per acquietare una scuola, quella di Via Tevere, che esplode di tensioni e contraddizioni (perché anche la scuola fa parte della società…e ci sono dentro tutti, autoctoni, immigrati, rom, gente perbene, disonesti semplici e disonesti "organizzati" ecc.), si chiude gli occhi per il lavoro di educatori che si occupano dei bambini zingari (ma non, si badi bene, per quelli che frequentano le medie, come se un adolescente non avesse bisogno di un aiuto a quell'età... e infatti ogni due per tre i bravi ragazzi rhodensi, come gli altri, ricadono nel bullismo...), salvo poi togliere a quegli stessi bambini la speranza in un futuro migliore o anche "solo" il container dove abitano... tanto non sono forse "nomadi"?

Sarà per ricambiare la fiducia risposta da un'Amministrazione generosa nei Suoi confronti, prima attraverso un incarico a termine poi con un concorso "fatto a misura", certo è che molti degli atti sottoscritti dal Dirigente ai Servizi Sociali verso i concittadini di via Sesia, che ci mette la faccia oltre che la responsabilità (ma chi gliene chiede conto?), non sembrano rispondere alle finalità di sostegno e aiuto alle persone in difficoltà, ma vengono comunque attuate in modo autoritario quanto avventato, trascurando il proprio ruolo istituzionale, anche solo con il buonsenso... infierendo, in ultimo, contro una persona anziana, non diversa dai tanti anziani che a parole si dovrebbero tutelare.

Pagani Maurizio - Presidente Opera Nomadi Milano