da: British_Roma
Sunday Herald - 16 October 2005 - By Rachelle Money
Copyright © 2005 smg sunday newspapers ltd. no.176088
|
(Riassunto)
Il regista Peter Mullan girerà un documentario sulla vicenda della famiglia
Vucaj, che il mese scorso ha perso la causa come richiedente asilo in Scozia ed
è stata rimpatriata in Kossovo.
La troupe settimana scorsa si è recata nell'Europa dell'Est al seguito di Robina Qureshi,
attivista per i diritti umani, per raccogliere materiale e informazioni da
sottoporre al Ministero degli Interni perché riveda il caso. [...] La BBC e
Channel4 hanno già mostrato interesse per questa inchiesta.
Mullan racconta delle "condizioni indescrivibili" del rimpatriuo
della famiglia Vucaj: "Vivono in una baracca in cima ad un monte [...]
quattro mura e un pavimento di terra. Non ci sono acqua, elettricità, mobili,
niente."
La famiglia, cinque persone, originaria del Kossovo, dopo cinque anni in
Scozia è stata sfrattata dalla casa che avevano a Glasgow quattro settimane fa,
durante un'operazione all'alba. Il caso aveva sollevato le proteste dello stesso
Primo Ministro scozzese, Jack McConnell, che aveva richiesto un diverso
protocollo per il trattamento dei minori nei casi di deportazioni forzate.
Continua Mullan: "Non mi sentirei una persona umana se non mi fossi
mobilitato per la storia della famiglia Vucaj. E' un'enorme ingiustizia,
un'inumanità verso quei bambini.
Vogliamo mostrare cosa succede quando un richiedente asilo viene
rimpatriato, i collegamenti che ci sono, le implicazioni che riguardano il
sistema scolastico e sanitario. Vogliamo che quei ragazzi facciano ritorno in
Scozia."
Isen e Nexhi Vucaj, coi figli Elvis, Nimet, Saida, (18, 16 e 13 anni), sono
stati deportati in Albania il 30 settembre, nonostante gli appelli a loro
favore, anche degli insegnanti e dei loro compagni di scuola.
[...]
Mullan, aggiunge anche che il luogo dove è adesso la famiglia Vucaj è
tristemente noto per il traffico di minori, e che Saida ha paura di uscire di
casa. Aggiunge Robina Qureshi che il documentario intende sensibilzzare il
pubblico scozzese anche sul caso del traffico di minori in generale: "Non
mendichiamo i favori di nessuno, ma vogliamo che si aprano gli occhi sulla paura
e la sofferenza di questa e altre famiglie della comunità di Glasgow, e che sia
dato loro il permesso di rimanere in Scozia".
Patrick Harvie, del partito dei Verdi, dice di essere lieto per la
programmazione del documentario e ammonisce di non dimenticare gli altri
richiedenti asilo in Scozia. "E' una grande idea quella di sfruttare la
potenza dei media [...] Spero che ciò ci aiuti a comprendere come da persone si
possa diventare dei richiedenti asilo."
Un portavoce del Ministero degli Interni ha detto che non gli è concesso
esprimersi sui singoli casi, ma aggiunge: "Tutti i casi [di richiesta
d'asilo] vengono accuratamente vagliati. Il governo vuole rendere chiaro che
farà tutto il possibile per espellere quanti non hanno il diritto legale di
rimanere qui. Quando ciò avviene, si deve adoperare quanta più sensibilità
possibile, nel rispetto della dignità altrui."
[...]