Il campo rom in festa per Herdelezi
Segnalazione di Rosi Mangiacavallo
Repubblica.it Palermo - Il via all'alba con canti, balli e la
tradizionale mangiata dell'agnello. "Per una volta anche questo spazio sembrerà
migliore". Si celebra il passaggio all'estate: "Speriamo vengano tanti
palermitani. Vogliamo far conoscere le nostre tradizioni e contrastare così i
pregiudizi"
di CLAUDIA BRUNETTO
Si sveglieranno all'alba. Accenderanno fuochi davanti a ogni baracca.
Raccoglieranno fiori e ramoscelli verdi. E tutti indosseranno abiti nuovi.
Soprattutto i bambini. Domani, nel giorno della festa Herdelezi, la più
importante per il popolo rom, il campo alle porte della Favorita sarà una fiera
di musiche e danze e di cibi tradizionali fino a tarda sera.
Un'occasione per la comunità che vive in città da oltre venti anni di aprirsi
alla città e di fare conoscere il cuore di una tradizione molto antica. "È un
po' come la Pasqua cristiana - dice Alì, uno dei rappresentanti del campo - Si
cuoce l'agnello all'aperto su grandi spiedi oppure in forno. E si mangia tutti
insieme. La carne si accompagna a una focaccia. Al vino e alla birra. Non si
inizia a mangiare se non c'è almeno un ospite attorno alla tavola. E noi
speriamo di averne tanti di ospiti, altrimenti non è festa. Dopo il pranzo si
canta e si balla per ore. Fino a che non si è stanchi".
Lo spirito è quello della condivisione di un momento di gioia, ma anche di puro
divertimento. "Purtroppo - continua Alì - anche se viviamo a Palermo da anni
siamo ancora vittime di banali pregiudizi e di luoghi comuni. Cerchiamo di
affrancarci da questo stile di vita che ci obbliga a vivere di stenti reclusi al
campo nomadi. Ma quando cerchiamo di alzare la testa sembra sempre che cerchino
di bloccarci. Come la storia della casa assegnata a una famiglia rom. Molti di
noi sono in regola. Anche per noi la casa è un diritto".
La festa comincia intorno alle due del mattino. Le quaranta baracche del campo
saranno adornate con nastri e fiori. E gli oltre cento bambini, tutti con un
paio di scarpe nuove ai piedi, gireranno il campo per mangiare dolci da amici e
parenti. Così il giorno di Herdelezi, celebrazione in onore di San Giorgio che
segna per il popolo rom il passaggio dalla primavera all'estate, unisce sia
musulmani che gli ortodossi. Anche la moschea del campo sarà aperta per chi
volesse dedicare un momento alla preghiera. "Cuciniamo fin dal giorno prima -
dice Jeneni - L'agnello soprattutto. Lo prepariamo direttamente al campo e lo
mangiamo tutti insieme. Questa festa è molto antica.
I nostri antenati la celebravano e noi la trasmettiamo ai nostri figli di
generazione in generazione. È l'unico appuntamento fisso che abbiamo ogni anno.
E anche se attorno a noi abbiamo cumuli di immondizia, manca l'acqua e spesso
non sappiamo come andare avanti, non rinunciamo a questo giorno. Speriamo che i
palermitani ci vengano a trovare. Molti hanno paura di entrare al campo. Ma noi
invece siamo ospitali, ci piace condividere. È la nostra natura".
Le donne indosseranno il loro abito migliore, con monili lucenti e stole
colorate. "Ci faremo belle - continua Jeneni - E vedremo il passaggio dalla
notte al giorno. Per una volta anche questo spazio sembrerà migliore di quello
che è in realtà".
(05 maggio 2010)
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