Segnalazione di Marco Brazzoduro
Popica.org
Questa mattina a Metropoliz, lo spazio meticcio di via Prestina, in seguito
alla segnalazione di alcuni operai dell’Acea che denunciavano un furto di
corrente elettrica da parte degli abitanti, sono arrivate 7 volanti dei
carabinieri.
I militari sono entrati nella parte dello stabile abitata dalla comunità di
Rom rumeni e, dopo aver identificato tutti gli uomini presenti, hanno proceduto
alla perquisizione degli alloggi.
Nonostante l’operazione si sia risolta in un niente di fatto, tra minacce e
esibizioni di armi 7 uomini sono stati fermati e fotosegnalati al comando
dei carabinieri del Torrino, prima di essere tratti in stato di arresto per
furto di corrente elettrica e condotti presso il carcere di Regina Coeli.
Alle donne e ai bambini che in lacrime e spaventati tentavano di impedire che
venissero portati via i loro uomini non sono state date spiegazioni. Si è
inoltre rivelato vano il tentativo di appellarsi alle istituzioni, la Prefettura
in primo luogo, per chiedere la tutela dei diritti di queste cittadine e
cittadini.
Denunciamo il comportamento delle forze dell'ordine che hanno costretto i
bambini ad assistere a scene di violenza totalmente immotivata, dall’estrazione
di armi da fuoco all’irruzione nelle proprie abitazioni, con palese violazione
dei diritti dell'infanzia riconosciuti da convenzioni internazionali che
l'Italia ha ratificato da quasi vent'anni.
Ci opponiamo, inoltre, a questa concezione della legalità a senso unico, per
cui si procede impeccabilmente a difendere diritti di aziende e privati mentre
si continuano a violare i diritti sanciti dalla Costituzione italiana, in primo
luogo quello alla casa e alla salute, in una città messa in ginocchio
dall'emergenza abitativa.
Denunciamo, infine, il pesante clima di razzismo istituzionale e la continua
persecuzione perpetrata a danno di cittadini appartenenti, peraltro, all’Unione
Europea: il provvedimento di arresto risulta infatti ingiustificato perché, per
prassi, analoghe vicende si risolvono con una denuncia a piede libero.
BLOCCHI PRECARI METROPOLITANI
POPICA ONLUS