Nomadi senza quartiere, insediati e sloggiati in poche ore da Idroscalo e Rubattino
Di Fabrizio (del 16/04/2010 @ 09:24:19, in Italia, visitato 1680 volte)
MilanoToday La mattina si erano abusivamente insediati in uno dei
parcheggi dell'Idroscalo, a Peschiera Borromeo, ma i militari li hanno
allontanati. Poi la carovana si è diretta in zona Rubattino, a Milano ma la
polizia locale l'ha scortata sulla tangenziale di Redazione - 14/04/2010
Una carovana di 70 rom spagnoli, con una sessantina fra auto e roulottes, si è
insediata ieri nel parcheggio sud dell'idroscalo di Peschiera Borromeo. Il campo
abusivo, però, è stato subito smantellato dai carabinieri che, in un paio d'ore,
hanno identificato i rom e li hanno scortati sulla tangenziale est, seguendoli
fino al limite del territorio con il comune Milano.
Ma sulla tangenziale, i rom, erano destinati a tornarci dopo poche ore. Come
secondo accampamento (anch'esso abusivo) avevano infatti scelto un'area
abbandonata in zona Rubattino, in via Caduti di Marcinelle. La polizia locale di
Milano, però, li ha fatti sloggiare, scortandoli fino alla tangenziale fuori
Milano.
Un problema, quello dei campi rom abusivi che continua a gravare sulla città e
che non ha mancato, nei mesi scorsi, di suscitare attriti a Palazzo Marino. Solo
ieri, oltre al campo di Rubattino, sono stati smantellati altri due
insediamenti: all'Alzaia Naviglio Grande e alla stazione San Cristoforo.
Il vicesindaco De Corato ringrazia gli agenti della polizia locale e anche i
cittadini "che continuano a indicare insediamenti non autorizzati, baraccopoli o
edifici dismessi usurpati. Le loro costanti segnalazioni - ha specificato De
Corato - segnano la mappa che la Polizia Locale, su autorizzazione del Prefetto,
sta seguendo per ripristinare legalità e decoro".
Ma "Senza politiche compensative adeguate gli sgomberi messi in atto da Palazzo
Marino non portano a niente - aveva dichiarato il Consigliere comunale del Prc,
Patrizia Quartieri, riferendosi allo sgombero di Chiaravalle, lo scorso
febbraio. La polemica allora infuriò per i continui rimpalli dei rom sloggiati e
intervenne anche la Caritas, per chiedere al Comune di sospendere gli sgomberi
nei mesi invernali. Il sindaco Moratti rispose che le leggi "non si possono
rispettare a seconda delle stagioni". Adesso è primavera, ancora in attesa di un
piano sgomberi adeguato che possa arginare il problema.
Sul tema, recentemente, è intervenuta anche la
Comunità di Sant'Egidio, che durante gli sgomberi fa da "ponte" fra i rom e
le forze dell'ordine per garantire assistenza: "Le risorse economiche, che ci
sono (a disposizione di Milano ben 13 milioni di euro), possono invece essere
destinate a garantire una stabilità seria, a soluzioni abitative, percorsi di
inserimento, sostegno alle positive esperienze scolastiche, insomma al rispetto
della dignità della persona, di cui i rom, come chiunque, hanno diritto".
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