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Niente espulsione per il virtuoso rom della fisarmonica cromatica
Di Fabrizio (del 03/03/2010 @ 09:22:39, in Kumpanija, visitato 1610 volte)

Segnalazione di Cristina Seynabou Sebastiani

Repubblica.it A Jovica Jovic un permesso provvisorio dopo la denuncia di Repubblica di Luca De Vito
Jovica Jovic

Niente più decreto di espulsione per Jovica Jovic, il fisarmonicista rom di fama internazionale fino a poco tempo fa costretto a vivere da clandestino. Dopo che il caso è stato denunciato da "Repubblica" la questura di Roma ha deciso di annullare il decreto e di consegnare a Jovic un permesso provvisorio in attesa di studiare la possibilità di rilasciargliene uno definitivo, garantendogli lŽopportunità di spostarsi in Europa (alcuni dei suoi figli vivono in Austria e in Inghilterra).

Lui, ora, è felicissimo: «Finalmente non devo più nascondermi». Con Jovic esultano i membri dellŽassociazione Terra del Fuoco, dove lui ogni mercoledì insegna fisarmonica cromatica: «È un ottimo risultato - dice Mauro Poletti - ma speriamo con sviluppi positivi: il maestro merita un permesso definitivo».

IL CASO Il musicista in fuga

Nato in Serbia nel 1953 da genitori rom, Jovic si è trasferito in Italia nel 1971. Nella sua carriera è salito sui palchi con artisti come Piero Pelù, Moni Ovadia e Vinicio Capossela. Con la sua famiglia ha vissuto a Rho nel campo nomadi di via Sesia fino al 2007, quando è iniziato il suo calvario. Bloccato allŽaeroporto di Roma a causa di un visto non rinnovato è stato rinchiuso in un Cpt, da cui è uscito solo per le sue precarie condizioni di salute e con un decreto di espulsione.

Da quel momento è iniziata una doppia vita: artista in appuntamenti ufficiali da una parte (come quelli al binario 21 nella Giornata della Memoria), clandestino dallŽaltra. Dopo il servizio su Repubblica, associazioni e personalità si sono mosse in suo aiuto. Da Moni Ovadia a don Gino Rigoldi - che ha pure celebrato il battesimo di Sanela, nuora del musicista - in molti hanno chiesto un intervento delle istituzioni. Venerdì, dopo lŽinteressamento del ministero dellŽInterno, la revoca dellŽespulsione. E la fine di un incubo per Jovic.

(02 marzo 2010)