Niente espulsione per il virtuoso rom della fisarmonica cromatica
Segnalazione di Cristina Seynabou Sebastiani
Repubblica.it A Jovica Jovic un permesso provvisorio dopo la denuncia di Repubblica
di Luca De Vito
Jovica Jovic
Niente più decreto di espulsione per Jovica Jovic, il fisarmonicista rom di fama
internazionale fino a poco tempo fa costretto a vivere da clandestino. Dopo che
il caso è stato denunciato da "Repubblica" la questura di Roma ha deciso di
annullare il decreto e di consegnare a Jovic un permesso provvisorio in attesa
di studiare la possibilità di rilasciargliene uno definitivo, garantendogli
lŽopportunità di spostarsi in Europa (alcuni dei suoi figli vivono in Austria e
in Inghilterra).
Lui, ora, è felicissimo: «Finalmente non devo più nascondermi». Con Jovic
esultano i membri dellŽassociazione Terra del Fuoco, dove lui ogni mercoledì
insegna fisarmonica cromatica: «È un ottimo risultato - dice Mauro Poletti - ma
speriamo con sviluppi positivi: il maestro merita un permesso definitivo».
IL CASO
Il musicista in fuga
Nato in Serbia nel 1953 da genitori rom, Jovic si è trasferito in Italia nel
1971. Nella sua carriera è salito sui palchi con artisti come Piero Pelù, Moni
Ovadia e Vinicio Capossela. Con la sua famiglia ha vissuto a Rho nel campo
nomadi di via Sesia fino al 2007, quando è iniziato il suo calvario. Bloccato
allŽaeroporto di Roma a causa di un visto non rinnovato è stato rinchiuso in un
Cpt, da cui è uscito solo per le sue precarie condizioni di salute e con un
decreto di espulsione.
Da quel momento è iniziata una doppia vita: artista in appuntamenti ufficiali da
una parte (come quelli al binario 21 nella Giornata della Memoria), clandestino
dallŽaltra. Dopo il servizio su Repubblica, associazioni e personalità si sono
mosse in suo aiuto. Da Moni Ovadia a don Gino Rigoldi - che ha pure celebrato il
battesimo di Sanela, nuora del musicista - in molti hanno chiesto un intervento
delle istituzioni. Venerdì, dopo lŽinteressamento del ministero dellŽInterno, la
revoca dellŽespulsione. E la fine di un incubo per Jovic.
(02 marzo 2010)
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