Ricevo da Ernesto Rossi
Le tracce della piccola Denise Pipitone, la bambina siciliana
scomparsa il 1° settembre 2004 vicino a casa, sono state seguite in tutt’Italia,
controllando una serie di segnalazioni di persone che affermavano di averla
vista.
Luoghi privilegiati di queste indagini furono campi e insediamenti rom e sinti.
Ne seguirono insulti e aggressioni diffuse nei confronti di donne rom, e
qualche arresto, annullato dal riconoscimento dell’inconsistenza delle accuse.
Perché, ’come tutti sanno’, o credono di sapere, gli ‘zingari’ rubano
i nostri bambini, non contenti, evidentemente, di tutti quelli che hanno
già. Anche se un’accurata ricerca universitaria sugli ultimi quarant’anni di
analoghe notizie ha dato risultato zero: non c’è un solo caso accertato.
Una di quelle tracce portava anche a Milano. Una guardia giurata che stazionava
all’esterno d’una banca affermò di aver visto la piccola, riconosciuta e filmata
col cellulare per alcuni secondi, tutta imbacuccata per il freddo (era proprio
il gennaio di cinque anni fa), in compagnia di alcuni ‘zingari’.
Al nostro presidente Mauro, dell’Associazione Aven Amentza, fu chiesto
dall’allora capo della Squadra mobile della Questura di Milano di adoperarsi per
verificare, foto in mano, nei vari insediamenti di rom romeni, se fosse
possibile reperire tracce del passaggio, se non della presenza della bambina.
Mauro, rom autorevole e conosciuto in tutte le comunità, a Milano e
nell’hinterland, lo fece con costanza e passione per oltre un mese
(gratuitamente, è bene dirlo), tanto che riuscì a ritrovare la… piccola: stava
in un campo milanese con i suoi genitori, assai spaventati da tutto il
putiferio, e stava bene. Per quanto si possa star bene in un campo.
Solo che era un maschietto.
Sei sicuro? chiese Mauro al suo interlocutore.
Assolutamente, l’ho visto fare pipì.
Poco dopo fui contattato da un regista televisivo per un’intervista a Triboniano.
Questi accettò le condizioni dei capi rom: riprese solo dalla testa in giù, come
gli spiegammo, perché già troppi rom hanno perso il lavoro perché identificati
come tali dai loro ‘padroni’ in una ripresa o in una foto sui giornali. Così
l’intervista si svolse coi tre capi di Triboniano nella ‘baracca’ di uno di
loro, presente anch’io.
Ecco che alcuni giorni or sono leggiamo sui giornali la notizia che il gup di
Marsala, Lucia Fontana, ha rinviato a giudizio, per il sequestro di Denise, la
sorellastra Jessica Pulizzi e, per false dichiarazioni, il suo ex fidanzato
Gaspare Ghaleb.
La bambina non ha dunque girato l’Italia e tanto meno in compagnia di famigerati
‘zingari’: un’altra bufala scoppia come una bolla di sapone, per ritornare nel
mondo delle frottole e delle calunnie razziste, tanto amate da certi personaggi
della nostra politica attuale e, purtroppo, piattamente seguite da certa stampa.
Milano, 20 gennaio 2010 Ernesto Rossi, presidente di Aven Amentza.
sede legale: Via Triboniano 212 – 20156 Milano (Italia). Tel. +39.(02).48409114
Costituita il 18 luglio 2004, registrata a Milano il 22 novembre 2004 , n°
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