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Rho, continua la persecuzione dei Rom. Zucchetti festeggia il Porrajmos, con l’ennesimo sgombero
Di Fabrizio (del 21/01/2010 @ 09:37:09, in Italia, visitato 2352 volte)

Segnalazione del Centro Sociale SOS Fornace

[...] La giornata di ieri sarà ricordata per sempre come una delle pagine più vergognose vissute dalla nostra città nella sua storia recente. Dopo lo sgombero di settimana scorsa, che ha colpito un rom cieco e in dialisi, ieri un nucleo famigliare allargato composto da un uomo di 22 anni - cittadino italiano e metalmeccanico -, 4 donne e 10 bambini, tutti di etnia rom, si è visto strappare quel poco che aveva da un esercito di un centinaio di uomini in divisa che hanno così portato a compimento la "soluzione finale" prospettata dall'amministrazione razzista di Rho per la comunità rom, e cioè il progetto scientifico di un loro allontanamento dal territorio rhodense. La casa dove risiedeva il nucleo famigliare è stata sgomberata ed abbattuta dalle ruspe, e gli abitanti sbattuti su una strada.
Durante lo sgombero, in spregio ad ogni più elementare diritto umano, non è stato preposto dall'amministrazione rhodense alcun tipo di intervento di carattere "sociale" o...

Comunicato

Rho, 19 gennaio 2010.. A pochi giorni dalla ricorrenza della Giornata della Memoria, il Sindaco ciellino Zucchetti ha voluto festeggiare con uno sgombero il Porrajmos, lo sterminio nazista di Rom e Sinti. La Giunta razzista della città di Rho, dopo lo sgombero di settimana scorsa di un rom cieco e in dialisi, molto pericoloso per la sicurezza dei cittadini, questa mattina ha mandato un dispiegamento impressionante di Polizia Locale, Polizia di Stato e Carabinieri per sgomberare una decina di bambini e alcuni adulti che vivevano nella propria casa in via Magenta, abbattuta dalle ruspe.

Nonostante Zucchetti abbia fatto proprio lo slogan di Expo 2015, “Nutrire il Pianeta”, la solidarietà e l’umanità non abitano a palazzo Visconti, soprattutto quando si avvicina la campagna elettorale delle regionali e, per nascondere la servitù degli amministratori leghisti e ciellini alla Fiera e ai palazzinari, che loro rappresentano contro gli interessi della città, si tenta di puntare il dito ancora una volta contro i rom, come facevano i nazisti, indicandoli come capro espiatorio di tutti i mali della città.

Dopo avergli confiscato i terreni che avevano acquistato regolarmente da italiani, dopo avere incassato diverse rate del condono per alcune migliaia di euro per poi dichiararlo illegittimo, ora il Sindaco, appena uscito da Messa, gli ha fatto abbattere la casa, interrompendo così di fatto l’iter scolastico dei bambini e mettendo a rischio la posizione lavorativa dell’unico uomo della famiglia, tra l’altro cittadino italiano.

Tutti gli sgomberi di Rom che stanno avvenendo a Rho negli ultimi mesi sono finalizzati anche a liberare terreni che con il Pgt cambieranno destinazione d’uso, essendo inseriti in aree di trasformazione che da agricole diventeranno edificabili. Così nella città vetrina di Expo i razzisti e gli speculatori viaggiano a braccetto, compiendo l’ennesimo atto disumano.

Alcuni esponenti del centro sociale Fornace, tenuti a distanza dalla Polizia, hanno assistito alle operazioni di sgombero testimoniando alle persone vittime di questa ingiustizia, la propria solidarietà. Nei prossimi giorni ci saranno a Rho iniziative di protesta.

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