Sull'episodio di Silvi Marina
Di Fabrizio (del 27/08/2009 @ 09:44:22, in Regole, visitato 2283 volte)
Ricevo da Federazione Romanì
Comunicato 26 Agosto 2009
Due ristoranti di Silvi Marina rifiutano di far pranzare nel loro esercizio
pubblico un gruppo di 14 alunni di Roma e 5 accompagnatori, perché sono di etnia
Rom (vedi
QUI ndr).
La denuncia pubblica della Federazione romanì per la grave discriminazione
razziale subita a Silvi Marina dagli alunni rom di Roma in visita guidata in
Abruzzo con il progetto scolarizzazione, attivato da XI° Dipartimento del comune
di Roma e gestito da Casa dei Diritti sociali in collaborazione con
l’associazione Romà onlus, aveva la finalità il sollecitare una reazione
dell’opinione pubblica e della politica contro ogni forma di discriminazione
razziale e razzismo, infatti tanti cittadini residenti e ospiti presenti in
città hanno incontrato i ragazzi rom per manifestare la loro solidarietà, gesto
che i ragazzi rom e tutto il gruppo Romano hanno molto apprezzato.
La denuncia pubblica di questo fatto era doveroso per la sua gravità in una
città sempre accogliente e tollerante, per storia e cultura, come Silvi Marina,
in cui vivono 32 diverse etnie, più di 1300 persone di cultura diversa (circa
10% della popolazione totale residente), compresi una decina di famiglie rom
Italiani, comunitari ed immigrati.
Spiazza il silenzio dell’amministrazione comunale e di tutte le forze politiche
di Silvi a fronte di un atto di discriminazione razziale tanto grave. Un
silenzio preoccupante che dimostra l’assenza di una volontà politica a percepire
i cambiamenti in atto e programmare la sicurezza sociale, culturale ed economica
di tutti i cittadini.
Quella sicurezza tanto "propagandata" dalla politica nazionale e locale per
contrastare la "paura" dei cittadini, la "paura" che è diventata lo strumento
della politica per ricercare il potere e molto pericolosamente per la
cancellazione di reazioni umanitarie.
Se la politica oggi non è LIBERA di esprimere pubblicamente la propria
indignazione a fronte di gravi atti di discriminazione razziale e di razzismo
(negare di un pasto caldo ad innocenti bambini, perché di etnia rom, è crudele)
allora significa che la "fabbrica della paura" può produrre nelle persone solo
la morte sociale e culturale.
Ma … non è mai troppo tardi per sperare in un intervento pubblico degli
amministratori e delle forze politiche di Silvi Marina per condannare la grave
discriminazione razziale subita dai bambini rom ed esprimere loro la solidarietà
Il presidente
Nazzareno Guarnieri
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