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Sgombero d'agosto, umanità mia non ti conosco
Di Fabrizio (del 13/08/2009 @ 17:05:19, in Italia, visitato 3230 volte)

COMUNICATO STAMPA

Sgombero d’agosto, umanità mia non ti conosco: neonati e donne incinte in campeggio libero

Venerdì 14 agosto alle 12.30 conferenza stampa presso la cascina Bareggiate, comune di Pioltello

ll giorno 6 agosto è stata sgomberata e subito demolita la cascina Bareggiate nel comune di Pioltello al confine con l’Auchan di Vimodrone, nella quale vivevano da tempo numerose famiglie di rom rumeni. Oltre 200 persone di cui la metà minori sono stati mandati a dormire sui prati tranne una decina di famiglie i cui figli frequentano le locali scuole, delle quali si è dato cura il Comune di Pioltello. Non c’è stato invece nessun intervento a tutela degli altri minori, tra i quali si contano neonati di 1, 4, 8 mesi e due donne incinte.

La situazione di queste famiglie – circa 200 persone di cui la metà minori - costrette all’addiaccio senza nessuna alternativa è stata resa più drammatica dopo che stamane pattuglie di polizia locale e carabinieri le hanno fatte sloggiare dai loro ricoveri di fortuna.

Di fronte a una situazione di grave emergenza umanitaria la Federazione Rom e Sinti insieme e l’associazione Upre Roma insieme con i capifamiglia presentano un esposto al capo dello Stato perché in prima istanza ci sia un intervento immediato a tutela della vita di questi bambini e invitano i mezzi di informazione alla conferenza stampa che si tiene domani, venerdì 14 agosto alle 12.30 nel parcheggio dell’Auchan di Vimodrone.

Di seguito l’esposto.

Per informazioni:

  • Dijana Pavlovic tel. 339-7608728
  • Fabrizio Casavola tel. 347-7179602
  • Lucan Constantin tel. 320-0944772

Al Presidente della Repubblica on. Giorgio Napolitano Palazzo del Quirinale 00187 Roma

p. c.

Al prefetto di Milano  dott. Gian Valerio Lombardi  corso Monforte 31 20122 Milano - Al dottor Razvan Rusu Ambasciatore di Romania Via Nicolò Tartaglia, 36 00197 ROMA - Al dottor Vladimir Spidla Commissario UE per Occupazione e Affari Sociali - A European Roma Rights Center H-1386 Budapest 62 Hungary

Oggetto: esposto e ricorso avverso ordinanza del prefetto di Milano prot. N. 9 b1/200900261-Gab

Illustrissimo signor Presidente,

i sottoscritti cittadini europei e le sottoscritte associazioni – Federazione Rom e Sinti insieme, associazione Upre Roma - ritengono necessario portare a Sua conoscenza la grave situazione che si è determinata in provincia di Milano con lo sgombero coattivo di una comunità rom rumena composta da numerose famiglie con figli minori. Il prefetto di Milano in qualità di commissario per l’emergenza nomadi in Lombardia notificava il 3 agosto 2009 l’ordinanza commissariale n. 1 prot. n. 91 b1/200900261-Gab, con la quale intimava lo sgombero dell’area denominata “cascina Bareggiate” insistente nel comune di Pioltello, area nella quale da oltre cinque anni era presente una comunità di Rom rumeni, alla quale si erano aggiunti altri nuclei provenienti da successivi sgomberi operati dal Comune di Milano. Nell’ordinanza non era indicata nessuna data entro la quale l’area doveva essere liberata ma alla mattina del 6 agosto le forze dell’ordine del Comune di Pioltello, coordinate dal responsabile sicurezza del comune di Milano, provvedevano allo sgombero coattivo dell’area e alla immediata demolizione dello stabile della cascina Bareggiate.

Durante lo sgombero non veniva consentito a nessuna associazione di essere presente per verificare il rispetto dei termini previsti dalla comunità internazionale in caso di sgomberi coattivi, la tutela dei numerosi minori e neppure era consentito ai mezzi di informazione di documentare quanto avveniva con l’eccezione di una troupe della televisione di Stato.

Mentre il Comune di Pioltello si dava carico di un progetto per l’inserimento di una decina di famiglie i cui figli risultano frequentanti le scuole del Comune, per le restanti 51 famiglie (200 persone di cui 87 minori) non c’era nessun tipo di assistenza e soprattutto nessun intervento che garantisse ricovero e tutela per i minori. Lasciate senza nulla davanti ai ruderi della cascina queste famiglie sono costrette a vivere all’addiaccio nonostante la presenza di donne incinte e addirittura bambini ancora lattanti (da 1, a 4 a 8 mesi) con grave rischio per la loro salute e sicurezza.

Dopo essersi sistemate in ricoveri di fortuna sui terreni circostanti la cascina queste stesse famiglie sono state sgomberate nella giornata del 13 agosto anche da questi ripari provvisori. Gli effetti di tale sgombero violano, prima ancora che le norme e le modalità previste dalla Unione europea a proposito degli sgomberi delle comunità rom, qualunque naturale rispetto nei confronti di esseri umani, uomini, donne e bambini esposti ora a una situazione di totale precarietà alla quale si aggiunge il rischio ambientale dovuto alla demolizione di tetti in eternit contenenti amianto avvenuta senza preventive verifiche e bonifiche, cosa per la quale ci riserviamo specifica denuncia.

Lo sgombero avvenuto senza alcuna proposta alternativa e la totale assenza di un intervento di assistenza a tutela dei minori costringe le sottoscritte associazioni e i sottoscritti cittadini europei a

  • chiedere un intervento immediato per far fronte all’emergenza umanitaria che si è determinata tutelando i minori;
  • denunciare le modalità dello sgombero e conseguentemente fare ricorso contro il provvedimento emesso dal prefetto di Milano, per violazione di quanto previsto dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia delle Nazioni unite del 20 novembre 1989, ratificata dalla Repubblica italiana con legge n. 176 del 27 maggio 1991, segnatamente agli articoli 19, 24 (diritto all’assistenza), 26 (diritto alla sicurezza sociale), 27 (diritto allo sviluppo sociale), 28 e 29 (diritto all’educazione).

Con i sensi della nostra stima.

Allegati: elenco dei nuclei familiari interessati, con firma dei capifamiglia, documentazione fotografica

Milano, 13 agosto 2009

Per la Federazione Rom e Sinti insieme, con sede in via Domenico Grisolino n. 132, 00156 Roma
Presidente Radames Gabrieli
la vicepresidente Dijana Pavlovic. Tel. 3397608728 – e-mail: dijana.pavlovic@fastwebnet.it

Per l’associazione Upre Roma con sede in via Pietro Colletta 55, 20137 Milano - tel. 0245488070
Il presidente Paolo Cagna Ninchi. Tel. 3391170311 – e-mail: paolo.cagnaninchi@fastwebnet.it