La sicurezza che piace
Di Fabrizio (del 31/07/2009 @ 23:34:57, in Regole, visitato 2164 volte)
Questa segnalazione arriva da
Todo Cambia
Un comune campano contro la legge sulla sicurezza. Ronde vietate e tasse
sui rinnovi a carico del primo cittadino
Roma – 24 luglio 2009 - La risposta alle ordinanze anti immigrati dei sindaci
leghisti arriva da Sicignano degli Alburni, poco più di tremila abitanti in
provincia di Salerno.
In questo paese, dove il 10% dei residenti sono immigrati, si vive secondo il
sindaco Alfonso Amato "una vera integrazione". E in nome della convivenza
pacifica e dell'uguaglianza dei diritti tra italiani e stranieri a Sicignano non
si applicheranno tre punti chiave della nuova legge sulla sicurezza.
È scritto in altrettante ordinanze firmate dal sindaco ai primi di luglio,
subito dopo il via libera alla legge in Parlamento.
"Per l'intero territorio comunale – recita la prima – è categoricamente vietato
ogni e qualsivoglia ricorso alle ronde". Una scelta giustificata dal fatto che
Sicignano "si è sempre distinto per l'assoluta civiltà dei suoi abitanti
(cittadini italiani e cittadini-fratelli stranieri)" e quindi "non ha bisogno
alcuno né di ronde né di delegare a privati l'imprescindibile funzione di tutela
della convivenza civile".
Le altre due ordinanze sono invece dedicate ai nuovi contributi sulle domande
per la cittadinanza (200 euro) e per il rilascio dei permessi di soggiorno (da
80 a 200). Tasse, recitano i provvedimenti, "assolutamente spropositate e
smoderatamente esose", che potrebbero addirittura ostacolare la presentazione
delle domande da parte dei "fratelli stranieri".
La soluzione? Gli immigrati non sborseranno un euro, perché le tasse su permessi
e cittadinanze verranno versate "tramite prelievo dall'indennità di carica del
sindaco". Il primo cittadino ha deciso insomma di tagliarsi lo stipendio pur di
non far pagare gli immigrati contributi che ritiene ingiusti.
Al di là della sostenibilità dell'iniziativa (l'indennità del sindaco di un
paesino non è certo milionaria…), la battaglia di Sicignano non finisce qui.
Amato vuole coinvolgere anche altri sindaci e lanciare un referendum abrogativo
contro il reato di immigrazione clandestina: "Un'offesa - dice - alla cultura
giuridica del nostro Paese, incriminare una persona perché è nata in Africa
anzichè in Italia è una bestialità".
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