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Capua, una vecchia storia
Di Fabrizio (del 21/07/2009 @ 09:24:29, in casa, visitato 2057 volte)

Un articolo su una situazione "esplosiva" a Caserta. In calce riporto qualche osservazione di Nadia Marino, dell'Opera Nomadi, che vive da quelle parti

Campi profughi, gli extracomunitari dovranno 'sloggiare'
Lapidario l'annuncio dell'assessore all'Ambiente Marco Ricci. Il campo giace in pessime condizioni igienico-sanitarie
18/07/2009 - 14:47 Enza Passaro in Attualita'

Capua - "Gli extracomunitari e gli zingari dovranno trovare altri alloggi". Lapidario l'annuncio di Marco Ricci, assessore all'ambiente sulla questione del campo profughi di Capua. Il campo, infatti, giace in condizioni pessime, ove mancano le più elementari attenzioni all'ambito igienico sanitario. Purtroppo, dopo l'arrivo dei zingari, sia di etnia rom che italiani stessi provenienti per lo più dalla Sicilia, le condizioni del campo sono peggiorate. Finestre dai vetri rotti, piastrelle staccate dai muri, tubi sradicati dalle pareti e sistemi elettrici smembrati completamente. Dell'aiuola che sorgeva originariamente all'esterno dei grandi palazzi non resta che una discarica a cielo aperto, dove è possibile trovare dalle automobili dimesse a mobili rotti a spazzatura di ogni tipo. E proprio da questa situazione generale si innalza la protesta dei residenti del rione circostante. I cittadini, infatti, chiedono maggiore sicurezza, ronde e un servizio di vigilanza che tuteli le proprie abitazioni. I residenti, infatti, lamentato l'aumentarsi di piccoli furtarelli ad opera dei zingarelli che periodicamente si accampano presso il campo profughi. "Si intrufolano nelle nostre abitazioni senza che nessuno si accorga di nulla. Quando siamo in giardino siamo costretti a tenere le porte e le finestre della casa sbarrati perché rischiamo di trovare all'interno qualche male intenzionato", annuncia un residente stesso. Inoltre si innalza anche la polemica sulla questione dell'eternit, un materiale altamente cancerogeno che si trova all'interno di alcune lamiere di cui è composto la maggior parte del campo. Secondo le testimonianze dei residenti, infatti, i piccoli nomadi, per passare il tempo, si divertono a smembrare queste lamiere, originando in tal modo la fuoriuscita di tali particelle nocive per la salute dell'uomo. "Nonostante le nostre continue segnalazioni al Comune, l'unica risposta che ne proviene è che non si può fare nulla poiché il campo è di proprietà della provincia", afferma un altro residente.

Purtroppo, allo stato attuale non si conosce molto dell'evoluzione delle pratiche di acquisizione dello spazio poiché le farraginose tempistiche della burocrazia stanno rallentando notevolmente la conclusione del patto tra il Comune di Capua e la Provincia di Caserta.

Il campo profughi di Capua (foto interno18.it)

Commento di Nadia Marino: Sono tutte menzogne (come al solito la colpa è dei rom e dei sinti). I sinti stanno nella parte in cui ci sono solo i terreni e non sono responsabili del degrado che esiste da una decina di anni. I rom sono pochissimi e sono lì da pochi mesi. I rumeni hanno ristrutturato le palazzine a spese loro e realizzato un bel giardino con le agavi. Piuttosto il Comune vuole vendere ai palazzinari e quindi lucrare sugli ettari, come mi ha detto lo stesso sindaco. Inoltre ha incaricato una ditta di potare gli alberi e questa impresa ha tagliato a zero degli alberi secolari lucrando sulla vendita del legno. I palazzi stanno così da dieci anni e l'immondizia non viene prelevata.

Insomma sembra la solita storia di speculazione edilizia, vi terrò informati se ci sono novità.