Da: Stop Deportations
Cari amici
Sinora abbiamo raccolto oltre 60 adesioni di organizzazioni e 600 di singoli
cittadini, nel nostro appello
contro la deportazione di Rom, Askali ed Egizi in Kossovo e per la loro
inclusione nei colloqui sullo status della regione. Siamo particolarmente lieti
di annunciare che hanno aderito in blocco tutte le aderenti al Romani Women Network,
e che contiamo sull'adesione di TERF e IRU.
Purtroppo, sono andate perdute alcune delle vostre firme, e vi chiediamo di
controllare se nell'elenco figura la vostra
adesione, nel caso vi invitiamo a firmare nuovamente e a far conoscere il
nostro appello ad altre organizzazioni e privati cittadini.
Anche se i processi di rimpatrio sono attualmente fermi, e secondo l'UNMIK
solo qualche centinaia è stato rimpatriato a forza, questo non significa che il
loro futuro non sia più a rischio. Al contrario, le autorità continuano con le
pressioni verso i richiedenti asilo dal Kossovo perché
"volontariamente" tornino nella provincia amministrata dall'ONU.
La situazione in tensione in Kossovo è dimostrata dall'aumentata presenza di
forze militari internazionali e dalla uccisione di due giovani Serbi a Strpci
nella sera dello scorso 27 agosto. Non esiste praticamente libertà di movimento
per chi fa parte di una minoranza etnica. L'accesso alle scuole, ai servizi
sociali e ai trattamenti medici avviene a rischio costante dell'incolumità
personale. Scarse le possibilità di alloggio. La maggior parte delle case dei
Rom sono state distrutte e mai ricostruite. Inoltre ogni iniziativa di rimpatrio
su larga scala, causerebbe nuovi spostamenti nella popolazione locale.
In questi mesi si è conclusa la visita di Kai Eide, Ispettore dell'ONU. A
breve sarà pubblicato il suo rapporto. Kai Eide si è mostrato critico
soprattutto sulla situazione delle minoranze. L'impressione è che la
"comunità internazionale" voglia concedere solo "un'indipendenza
condizionata", e questo non incontra le aspettative della maggioranza
albanese.
Come promotori della petizione, abbiamo concordato di renderla pubblica in
concomitanza della presentazione del rapporto dell'Ispettore dell'ONU. Nel
contempo, insistiamo nel richiedere la sospensione dei rimpatri di Rom, Askali,
Egizi ed altre minoranze, che devono essere coinvolti nei negoziati del futuro
del Kossovo.
Invitiamo nuovamente a firmare la petizione e a farla conoscere ai vostri
contatti. Abbiamo bisogno di tutto il vostro supporto entro questo mese.
Asmet Elezovski
Karin Waringo